Chiesa Saint
Pancratius (Kraainem), Bruxelles. 28 marzo 2014
Il luogo in cui si nasce e si cresce lascia una traccia
nelle persone, e il cosmopolitismo culturale di Trieste rappresenta una cifra
che caratterizza nel profondo i suoi abitanti, come nel caso dei protagonisti
di questa manifestazione: Vito Levi, Giulio Viozzi, Pavle Merkù e Marco Podda
ne sono infatti un classico esempio, non a caso ben raccolto dal coro
internazionale femminile Vocal Ease, diretto dal M° Marta Jacubiec in quella
che de facto è la capitale dell’Europa Unita.
Il coro è stato fondato nel 2010 da un gruppo di donne
provenienti da 13 nazioni, occupate per lo più in istituzioni dell’Unione
Europea e intenzionate ad eseguire un repertorio tutto al femminile.
Volendolo ampliare, hanno deciso di chiedere la
collaborazione al Circolo di Bruxelles dei Giuliani nel Mondo (un’associazione
di persone intenzionate a rappresentare la propria terra d’origine nella
capitale belga nella quale risiedono, non solo con la propria opera, ma anche
diffondendone la cultura in generale e l’arte, la musica, la letteratura in
particolare). Questo piccolo lembo di terra, al confine orientale della nostra
Nazione, è da sempre estremamente vivace dal punto di vista dalla creazione
musicale: qui sono nati moltissimi personaggi che con la loro opera hanno
contribuito e continuano a rendere grande il nome della propria città al di
fuori dei confini regionali e nazionali.
Da questo incontro è nato qualcosa di culturalmente bello
e significativo: nella chiesa di San Pancrazio, con tutti i posti disponibili
occupati, si è svolto “Canti e Musiche dal Nord Adriatico – Venezia Giulia e
Istria”, nel corso del quale il coro, accompagnato all’arpa da Gyde Knebusch e
al pianoforte e all’organo da Heather Charlton, ha proposto al pubblico attento
brani scritti traendo ispirazione dai versi di poeti italiani e sloveni: il
gradese Biagio Marin e il triestino Alberto de Brosenbach per Vito Levi,
Giovanni Pascoli per Giulio Viozzi, Roberto Piumini per Pavle Merkù, France
Preseren per Marco Podda, accanto ad un canto popolare istriano della zona di
Rovigno.
È stato possibile anche assistere alla prima esecuzione
assoluta di “In Paradisum”, per arpa e organo, che Marco Podda ha voluto
dedicare al Vocal Ease, su un testo liturgico medievale legato all’ufficio di
sepoltura e che accompagna la traslazione della salma dalla chiesa al cimitero,
inserito da alcuni compositori nella Messa da Requiem. Come ha bene evidenziato
il musicologo Ravel Kodric nella presentazione del brano fatta nel corso del
concerto, in questa composizione “prevale, sul cordoglio, il sereno e fiducioso
auspicio della salvezza eterna. Vi si confà egregiamente, nel nostro caso, la
distinzione fra il dinamismo dei primi soprani rispetto al ruolo di sostegno
delle altre voci, entro la celestiale cornice degli arpeggi ascendenti dello
strumento accompagnatore.”
Paola Pini
“Canti e Musiche dal Nord Adriatico – Venezia Giulia e Istria” – Coro
Internazionale Femminile Vocal Ease, Direttore: M° Mara Jakubiec; Arpa: Gyde Knebusch;
Pianoforte e Organo: Heather Charlton; Musiche di Vito Levi, Giulio Viozzi,
Pavle Merkù e Marco Podda
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