Théâtre
du Châtelet, Parigi. Giovedì 3 aprile 2014
L’Orchestre
National de France, diretta dall’estroso Maestro Kristjan Järvi, non delude
le aspettative, portando al Théâtre du Châtelet un programma non scontato che
oscilla tra Pärt, Grieg e Nielsen.
Il concerto si apre proprio con un brano di Arvo Pärt, “Fratres”, incipit della splendida serata
musicale con i suoi dieci minuti circa di melodia lunga, di musica sospesa in
un’intensa dimensione sognante e scandita, cadenzata ritmicamente dal suo
semplice, ma così lirico e commovente, tema che ci travolge con i suoi inesauribili
flutti, come onde che ci conducono verso un modo altro magico e sconosciuto.
Il brano di Pärt è adatto per inquadrare e dare inizio
all’andamento di questa serata musicale, all’insegna del tema dell’onirico, del
commovente, del favoloso, tutti elementi che troviamo nel “Concerto pour piano en la mineur, op. 16”, dove la pianista
Valentina Lisitsa, così delicata e determinata allo stesso tempo, ne evoca in
modo sorprendente i caratteri di questo Concerto, che a tratti è così romantico
e strappalacrime, a tratti si risveglia dalla sua dimensione romantica per riportare
le armonie e i ritmi a temi rapidi e solenni. È come un uomo pensieroso il
Concerto di Grieg, un uomo pensieroso che si perde nei suoi pensieri, nei suoi
ricordi, per poi svegliarsi d’improvviso, di tanto in tanto, per accorgersi che
il presente è diverso, che la realtà che vive non è più il nostalgico flusso
dei suoi pensieri.
La pianista ci saluta con la trascrizione per pianoforte
da parte di Liszt dell’ “Ave Maria” di Schubert e sono tanti e innumerevoli gli
applausi e i “Brava!”. Adesso è il momento della celebre Suite del “Peer Gynt”,
che l’Orchestra esegue in modo impeccabile, rendendoci quella dolce dimensione
sognante prima di Ibsen e poi di Grieg, che fa dell’opera del drammaturgo
norvegese una e vera propria fiaba in musica, a tratti danzante, a tratti forse
anche un po’ naïf, ricordando del dramma ibseniano più il suo lato
meramente fiabesco che il suo lato più arcano, oscuro e truce.
Altra Suite per finire, quella di Carl Nielsen, “Aladdin”, dalle forme favolose e
orientaleggianti, che si trasformano poi in tappeti voltanti alla ricerca di un
mondo lontano, tappeti volanti rappresentati da note in eterno sviluppo
motivico, che poi infine esplodono, ancora in temi anche briosi ed esotici.
Ottima la prova de L’Orchestre
National de France, guidata da Kristjan Järvi in modo istrionico ed
energico, come del resto veramente degna di plauso la bellissima
interpretazione pianistica di Valentina Lisitsa.
Stefano Duranti Poccetti
Orchestre National de France
Le 3 avril 2014 à 20h
PÄRT, GRIEG, NIELSEN
Arvo Pärt Fratres
Edvard Grieg
Concerto pour piano en la
mineur, op. 16
Peer Gynt, suite
Carl Nielsen Aladdin (suite)
Direction
: Kristjan Järvi
Piano :
Valentina Lisitsa
Appogiature : présentation
gratuite du concert à 18 h 45
Photo: Christophe Abramowitz
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