12 aprile, 2014

Tra virtuosismo e contemplazione al Théâtre des Champs-Élysées. Marc-André Hamelin fa musica per le nostre orecchie. Di Stefano Duranti Poccetti


Théâtre des Champs-Élysées, Parigi. Domenica 6 aprile 2014

Ospite d’onore, Hamelin non delude le aspettative del suo pubblico e si prende l’ammirazione del teatro parigino portando un repertorio stilisticamente vario.

Si parte con il “Preludio e fuga in re maggiore BWV 532” di Bach, nella trascrizione per pianoforte di Ferruccio Busoni, dove il pianista riesce a rendere tutta la straordinaria aura mistica che contraddistingue il compositore tedesco, unita a quella forza materica voluta dal Busoni nella sua trascrizione, che fa di questa ieratica composizione, nata per organo, uno splendido pezzo, che senza perdere il suo aspetto solenne si carica di uno straordinario sapore virtuosistico.

Si cambia completamente tono con “Gaspard de la nuit” di Ravel, dove il virtuosismo lascia il posto alla poetica riflessione raveliana, che di tanto in tanto viene a fondersi con brillanti danze di note dal carattere folkloristico. Melodie lente, ripetitive e contemplative, dove l’esperto musicista riesce a immergersi, trasportando il pubblico in questo lontano universo poetico, filosofico e riflessivo tipico dello spirito raveliano.

Una fusione tra virtuosismo e contemplazione la troviamo nell’ultimo brano in programma: la celeberrima “Sonata in si minore” di Liszt, nella quale il semplice e oscuro tema iniziale si trasforma continuamente nell’arco della composizione, diventando a tratti agitato ed emotivo, a tratti speculativo, intellettuale. Una composizione che mette insieme l’aspetto virtuosistico di Busoni – grande estimatore di Liszt – e l’aspetto contemplativo di Ravel. Così Hamelin ci trascina con fluidità fino alla fine dello splendido percorso lisztiano, conducendoci alla fine di questa piacevole mattinata musicale.

Prima di andarsene il Maestro esegue due fuori programma: “Mes Joies”, che Ferenc Liszt ricavò dal “Canto Polacco n. 5” di Chopin; e un brano dello stesso Chopin, il famoso “Valzer n.6 Minuto”.
Siamo tutti entusiasta dell’ottima esecuzione di Hamelin e ce ne possiamo uscire dal teatro con le orecchie soddisfatte.

Stefano Duranti Poccetti


Marc-André Hamelin piano

Bach-Busoni - Prélude et fugue en ré majeur BWV 532
Ravel - Gaspard de la nuit

Liszt - Sonate en si mineur

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