Teatro Ambra alla Garbatella, Roma. Dal 2 al 13 aprile
2014
Quattro uomini, amici da anni. Quattro
uomini separati, chi da poco, chi da più tempo, chi nonostante tutto continua a
insistere nel rapporto di coppia perché gli “piacciono le cerimonie”. Un
appartamento invaso dagli scatoloni del trasloco di uno di loro, da poco solo
e, naturalmente, vessato da una legislazione impietosa che distrugge
economicamente l’uomo come se non bastasse il danno psicologico. Argomento serio
e tristemente attuale. La nuova commedia di Rosario Galli, alla sua prima
nazionale nel teatro Ambra alla Garbatella, riesce a far sorridere e divertire
nella giusta maniera, senza mai dimenticare quel sottofondo di drammaticità che
trapela tra una risata e l’altra. Per la sapiente regia di Claudio Boccaccini,
una garanzia, i nostri quattro danno vita ad uno spaccato di vita quanto mai
realistico e riescono con bravura ad inscenare uno spettacolo che basa le sue
fondamenta sul senso dell’amicizia vera, incorruttibile, che attraversa le
tempeste della vita uscendone orgogliosamente vittoriosa.
Lo fanno in crescendo, partendo dalle amarezze di ogni personaggio che pian piano si svelano nei racconti di ognuno, fustigate dalla caustica misoginìa di Franco, un eccezionale Andrea Lolli autentico mattatore della pièce, che non perde occasione per sferzare i suoi amici rei, a suo parere, di continuare in qualche modo a credere nella possibilità di incontrare una donna onesta. Tra le considerazioni amare sul genere femminile, si delineano i personaggi sul palcoscenico. Pippo, il più esperto, con due matrimoni alle spalle (un credibile Felice Della Corte); il giovane Marco (Gabriele Galli, physique du role) timido e romantico; Alfredo (Paolo Gasparini), pedante ma buono. Un mix perfetto per dare corpo ad una commedia coi giusti ritmi comici. Quattro mondi che sembrano parlarsi senza riuscire a comunicare pienamente ma che concordano sul fatto che le donne vogliono solo soldi. E’ nel momento in cui, coralmente, giungono a tale presa d’atto, che piomba nell’appartamento la bellissima Laura (Desiree Popper) che sembrerà rivitalizzare i quattro amici. Sarà un continuo colpo di scena, da quel momento in poi, fino al finale dolce in cui il valore nobile dell’amicizia sarà giustamente portato sugli scudi, con un lieve velo di malinconia su quel che poteva essere e non è stato.
Lo fanno in crescendo, partendo dalle amarezze di ogni personaggio che pian piano si svelano nei racconti di ognuno, fustigate dalla caustica misoginìa di Franco, un eccezionale Andrea Lolli autentico mattatore della pièce, che non perde occasione per sferzare i suoi amici rei, a suo parere, di continuare in qualche modo a credere nella possibilità di incontrare una donna onesta. Tra le considerazioni amare sul genere femminile, si delineano i personaggi sul palcoscenico. Pippo, il più esperto, con due matrimoni alle spalle (un credibile Felice Della Corte); il giovane Marco (Gabriele Galli, physique du role) timido e romantico; Alfredo (Paolo Gasparini), pedante ma buono. Un mix perfetto per dare corpo ad una commedia coi giusti ritmi comici. Quattro mondi che sembrano parlarsi senza riuscire a comunicare pienamente ma che concordano sul fatto che le donne vogliono solo soldi. E’ nel momento in cui, coralmente, giungono a tale presa d’atto, che piomba nell’appartamento la bellissima Laura (Desiree Popper) che sembrerà rivitalizzare i quattro amici. Sarà un continuo colpo di scena, da quel momento in poi, fino al finale dolce in cui il valore nobile dell’amicizia sarà giustamente portato sugli scudi, con un lieve velo di malinconia su quel che poteva essere e non è stato.
Uomini
separati
è un’opera che fà centro, grazie ad un testo che ricorda lontanamente certi
umori di “uomini sull’orlo di una crisi di nervi” (evidentemente nelle corde
dell’autore), con la grazia tipica della commedia italiana. Si ride e si
riflette. Quando un testo interessante viene affidato alla regia di Boccaccini
e ad attori che riescono a renderlo credibile, fluido, dettando tempi comici
quasi perfetti, il risultato è più che buono. Personaggi disegnati con cura e
soprattutto ben interpretati. Paolo Gasparini è sorprendente nel suo ruolo,
Felice Della Corte riesce a passare dai toni comici a quelli più seri con
grande naturalezza, Gabriele Galli rende credibile il suo personaggio che, tra
i quattro, è sicuramente quello di “rottura” con la sua ingenuità, ruolo non
facile come sembra. La bella Desiree Popper ci aveva convinto di più ad inizio
stagione ne “L’arte della truffa”. Ma la conferma, ancora una volta e non ce ne
vogliano gli altri, viene da un eccezionale Andrea Lolli, ammirato in tanti
altri palcoscenici, che qui è il trascinatore per eccellenza. La conferma che
il teatro non si inventa da un giorno all’altro. Commedia divertente, ricca di
sorprese e riflessioni sulla vita, sull’amore, sull’amicizia. Interessante, da
vedere.
Paolo
Leone
Roma, Teatro Ambra alla Garbatella (piazza Giovanni da
Triora 15). Dal 2 al 13 aprile
“Uomini separati – manuale di sopravvivenza”, di Rosario
Galli.
Con: Paolo Gasparini, Felice Della Corte, Andrea Lolli,
Gabriele Galli e Desiree Popper.
Regia: Claudio Boccaccini
Nessun commento:
Posta un commento