L’ edizione artistica del Festival ha raccolto entusiasmo
e partecipazione sempre crescente. Organizzazione, ospiti e dibattiti di ottimo
livello fanno di questo Festival un osservatorio privilegiato del mondo della
Comunicazione, offrendo spunti di eccellenza e riflessioni profonde su società,
mezzi di informazione, spettacolo e loro interazioni.
Il tutto si è svolto nella cornice della splendida ed
enogastronomicamente accogliente cittadina Dogliani.
Telecamere di (In) Sicurezza
Se
fossimo negli anni ’70 parleremmo di “dietrologia” e “quarto potere” invece
oggi con disincanto gli ottimi relatori ci illustrano candidamente come i mass
media manipolano, storpiano, nascondono o esaltano le notizie in relazione alle
condizioni di dominanza a cui sono assoggettate.... Asserviti al potere ?! Ma
no si tratta solo di marionette eterodirette.... Tesi molto interessante.
Popstar e TV: talent killed the radio star
I
talent sono la morte delle arti o una evoluzione sostenibile che consente ad
una massa potenziale di artisti di avere una maggior possibilità di conquistare
le scene? L’ opinione di BOOSTA è che non è il mezzo il problema ma il suo
utilizzo, la sua esasperazione, il dovere usare le persone come carne da
macello. Ci fa notare che i gruppi oggi si consumano più rapidamente, che
durano molto meno e che la vena artistica si consuma velocemente. L’ unica via
è mantenere curiosità e voglia di percorrere nuovi tracciati professionali che
stimolano la creatività e impongono riflessioni radicali della propria
dimensione artistica.
Investire in formazione
Educazione
e sperimentazione… fatta dalla base non imposta, significa avere pochi mezzi,
richiede molto impegno e coinvolgimento e cercare delle buone idee da
trasmettere per ottenere dei risultati. Sicuramente i progetti presentati, a
partire dal video “ dipinti in movimento” con la raffigurazione dei temi
fondamentali della vita (nascita, amore e morte) e il progetto artistico con l’
inclusione attiva degli spettatori-artisti sono risultati un eccelente esempio
e la dimostrazione delle potenzialità nel mezzo. Dare investimenti e attenzioni
maggiori, senza imporre cappe culturali, può sicuramente aiutare senza
condizionare la vena artistica e offrire elementi artistici di spessore e fuori
dai canoni tradizionali.
TG Zero Live
Esilarante
e brillante come al solito il duo Buffoni-Zucconi fanno da testimonial di un
patto generazionale, oramai estinto, che esaltà le diversità e al tempo stesso
le coniuga in una accezione antica. Non si tratta di un semplice passaggio di
testimone, ma di una collaborazione e di una intimità profonda in cui la differenza di età ed
esperienza è il cuore pulsante del programma sul quale i protagonisti fondano
le basi della loro riuscitissima collaborazione.
Buon compleanno RAI
Nel
segno della continuità il dibattito sui 60 anni della RAI... sembra un revival
classico di quello che fu ed è... sembra un serial “ Non mollano mai”... sempre
li pronti , presenti ad illustrare le debolezze di Mamma Rai, ma nel contempo a
rassicurarci che la sua forza interiore le permetterà di reagire e
autorigenerarsi. In effetti la nostra televisione è figlia dei tempi di crisi
che stiamo vivendo e dei budget ridotti più per questioni di opportunità pubblica
legate ai compensi, che per necessità artistiche e ritorni commerciali. Come
dice Del Noce è assolutamente vero che se non si investe non si hanno ritorni,
e che si dovrebbe sperimentare di più e meglio per trovare nuovi filoni, invece
di continuare esclusivamente a sfruttare format datati e di successo.
Un incontro con... Checco Zalone
Il
flop come liberazione dal peccato originale, il successo esagerato al
botteghino ( primo film italiano per incassi con oltre 50 milioni) e
contemporaneamente una critica per il basso profilo artistico delle sue
pellicole, sembra a Checco Zalone l’ unica via d’uscita dal vicolo cieco che lo
costringe a superare i suoi record ad ogni nuova performance. Ne esce l’
uomo e l’artista scrupoloso, attento,
quasi maniacale nella preparazione che ha saputo cogliere temi fortemente
presenti nella società civile (omosessualità, rapporto figli- genitori,
integrazione nazionale) e trattarli in modo triviale, ottenendo un consenso di
ascolti da un pubblico trasversale che non era facile da prevedere.
La TV che mi piace
Nella
presentazione di Alessandra Comazzi (madrina del Festival) sembra vedere
scorrere la nostra vita, un libro che rielabora 30 anni di vita professionale
dedicati al mezzo televisivo. Aneddoti , curiosità, personaggi della nostra
memoria visti alla lente d’ ingrandimento e da un angolo di osservazione
privilegiato.
La meravigliosa macchina del giornale
Ezio
Mauro in pista... poche derive, l’uomo è forte e deciso e arringa la folla con
certezze, riflessioni acute e una passione degna di un seguace.
Il
giornale come idea, riflessione profonda, senso di appartenenza che ancora oggi
malgrado l’ evoluzione dei mezzi resiste e coinvolge, ogni giorno, circa 400
mila persone. Il giornale come faro , come opinion leader, come cassa di
risonanza è questa la meravigliosa macchina del giornale che Repubblica e il
suo Direttore mettono in scena ogni giorno.
MTV – Il Testimone
Amato,
stimato... quasi osannato. Pif è sicuramente il personaggio televisivo del
momento, e quell’ aria svagata lo rende ancor più affascinante e credibile al
suo pubblico.
MTV
è riuscita a lanciarlo (lui e il suo genere) e a tenerlo anche per la prossima
stagione, essendo la nuova programmazione del Testimone già definita.
Team
giovane quello di MTV che dimostra che per emergere bisogna cor-rere qualche
rischio ed uscire dalla palude del consolidato.
Dalla Tv al Web: andata e ritorno
Il
dibattito tra i due guru televisivi ha mobilitato l’ interesse del numeroso
pubblico e suscitato un enorme interesse.
Le
tesi di Santoro contro l’ anonimato via web dell’ insulto e le aggressioni premedidate
ai programmi e ai loro conduttori sono attuali e verificate.
Entrambi
concordano su un progressivo schiacciamento sui temi maggioritari che sono da
una parte un pericolo per la società e dall’ altro sono un blocco alle
eccellenze.
La comunicazione politica dai comizi ai tweet
Un
incontro all’ insegna del politically correct nello stile Veltroniano. Toni
pacati, riflessioni profonde ma che non sfociano in affondi al sistema e ai
suoi interpreti.
Ne
risulta un dibattito privo di verve polemica, ravvivato in parte dalla
presentazione del film Personaggio (con la P maiuscola) Berlinguer al cui
raffronto la politica attuale scompare.
Festival
unico nel genere in Italia con punte di eccellenza e livello generale alto.
Molto seguito dal pubblico che ha fatto registrare nei 4 giorni circa 30 mila
presenze.
Carlo
De Benedetti, main sponsor del Festival, e suo mentore dimostra sempre di più
le sue doti di Editore illuminato che cerca nelle doti e nell’ intelletto umano
le risorse per affermarsi.
Concluso
il Festival, il sindaco di Dogliani, Nicola Chionetti e gli organizzatori
Simona Arpellino, Federica Mariani e Davide Valentini si ritengono soddisfatti
del risultato ottenuto e già stanno pianificando la quarta edizione.
Sabina Filice
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