Il
Nuovo Imaie è l’Istituto che per legge rappresenta in Italia gli artisti
interpreti o esecutori. Compito principale dell’istituto è di incassare e
ripartire tra gli aventi diritto i compensi che maturano gli artisti per la
pubblica divulgazione delle opere da loro interpretate nel campo musicale ed in
quello audiovisivo.
L’Istituto
è vigilato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, dal Ministero del Lavoro e da quello dei Beni
Culturali. L’Istituto inoltre è assistito dalle organizzazioni sindacali
firmatarie dei contratti collettivi di lavoro.
E’
importante sottolineare che tutti gli organi dell’istituto sono esclusivamente
coperti da artisti : sono gli artisti che gestiscono direttamente i loro
compensi ed eleggono, tra gli esperti di diritto dello spettacolo, il
Presidente.
Quali diritti tutela il Nuovo Imaie?
Il
Nuovo Imaie incassa e ripartisce tra gli aventi diritto i compensi maturati a
seguito della divulgazione delle opere audiovisive o musicali da loro interpretati.
Per
legge, ogni qualvolta viene pubblicamente divulgata un’opera cinematografica o
una fiction, ovvero una registrazione musicale, matura in capo all’artista il
diritto di percepire un compenso. Proprio tale compenso è incassato e ripartito
tra gli aventi diritto dal Nuovo Imaie.
Se sono un artista perchè mi dovrei iscrivere a una
collecting e perchè proprio Nuovo Imaie?
Come
noto, il Governo Monti ha liberalizzato il settore della intermediazione dei
diritti connessi: cioè dei diritti spettanti agli artisti. Adesso è possibile
che si possano costituire società in competizione con il Nuovo Imaie, che
svolgano dunque analoga attività. Tuttavia il Nuovo Imaie è il soggetto più
rappresentativo della categoria (oltre 6.000 iscritti e oltre 400.000 mandati
di artisti da tutto il mondo). Inoltre, dalla data di costituzione, il Nuovo
Imaie ha dato prova di operare in modo addirittura straordinario rispetto al
precedente istituto (Imaie, estinto nel 2009). In pochi anni si sono
decuplicati i contratti sottoscritti con gli utilizzatori e, in un periodo pur
di crisi generale, abbiamo di gran lunga aumentato il fatturato e il totale dei
compensi corrisposti durante l’anno. Siamo una collecting in grado di porre in
pagamento i compensi ogni trimestre : un record, mi creda!
In che anno nasce il Nuovo Imaie?
Il
Nuovo Imaie nasce nel 2010, con legge 100/10.
All’epoca,
un gruppo di noti artisti, vista la legge istitutiva, hanno deciso di
costituire l’istituto, con la assistenza delle organizzazioni sindacali e delle
principali associazioni di categoria.
Che cosa ne pensa della SIAE? Quali sono i legami tra
SIAE e Nuovo Imaie?
La
SIAE è la società che gestisce i diritti degli autori e degli editori nel
nostro paese.
Verso
la Siae va tutto il mio rispetto. E’ un momento difficile, in cui il vento di
una liberalizzazione superficiale e, si potrebbe dire, alla «amatriciana»
soffia anche in viale della Letteratura.
Nulla
di peggio e dunque è proprio ciò che non mi auguro accada.
Tutti
i sistemi legislativi vanno bene (e dunque anche la liberalizzazione) ma ad una
condizione: che siano ben studiati, che siano ben ponderati e che non vengano
impiantati, all’impronta, sulla base delle istanze provenienti da una parte non
rappresentativa degli aventi diritto.
Questo
è ciò che è accaduto al Nuovo Imaie ed è ciò che non mi auguro avvenga con i
diritti spettanti agli autori.
Quando parliamo di artista, parliamo di tutti i generi di
artisti o di un campo specifico?
Gli
artisti che sono interessati all’attività del Nuovo Imaie sono esclusivamente
quelli che abbiano preso parte ad un’opera cinematografica o ad una fiction,
ovvero che abbiano interpretato un brano musicale.
A parte l’operazione di tutela ho letto che vi occupate
anche della promozione degli artisti…
Il
Nuovo Imaie ha tra i propri compiti istituzionali anche quello di sostenere la
categoria. E’ l’art. 7 della legge 93/92 che lo prevede. Siamo in procinto di
pubblicare un regolamento che attribuisce dei compensi direttamente agli
artisti, per sostenere la loro attività professionale. Ma su questo preferisco
mantenere il riserbo, in attesa di rendere pubblica la notizia.
Come è recepito questo organo dagli artisti ?
Spero
bene.
Gli
artisti sono molto contenti e soddisfatti della nostra attività e vedono
concretamente la differenza tra il livello qualitativo dei nostri servizi e
quello che veniva fornito dal vecchio istituto.
Come funziona nel resto d’Europa o del mondo?
A
parte il caso brasiliano e in Canada, in tutto il mondo il sistema della intermediazione dei diritti connessi funziona
in modo analogo a come funzionava in Italia prima che il Governo Monti
liberalizzasse il settore. E cioè, una sola collecting che ripartisce i diritti
degli artisti ovvero, con presenza di più collecting in un medesimo Paese, ma
con gestione distinta in relazione al tipo di diritto intermediato.
Mi
spiego meglio: in Germania, ad esempio, opera una sola collecting (GVL) che intermedia
i diritti di tutti gli artisti, sia del campo musicale che di quello
audiovisivo. In Spagna, diversamente, le collecting sono due, ma una opera nel
campo audiovisivo e l’altra nel campo musicale. Un sistema ben diverso – ed
aggiungo, molto più ordinato rispetto al nostro – dove tutti possono competere
su tutto: praticamente una giungla, che porterà, anzi che sta già portando, ad
una sostanziale paralisi.
Cosa significa essere artisti oggi rispetto a 15/20 anni
fa ? Che cosa significa tutelare e promuovere un artista oggi, rispetto a 15/20
anni fa?
L’artista
oggi riesce con molta più difficoltà a lavorare, poichè minori sono le
porduzioni che vengono allestite ; e le poche produzioni che vengono avviate
sono realizzate con costi contenuti, con l’ovvia conseguenza che anche
l’artista si trova costretto a dimezzare il proprio cachet.
Naturalmente,
come tutti, confido che le nuove tecnologie consentiranno di allargare il
mercato e quindi, anche attraverso l’uso di linguaggi oggi solo parzialmente
utilizzati, di aumentare le occasioni di lavoro.
Curata da Stefano
Duranti Poccetti
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