Roma, Fontanone Estate, via Garibaldi 30. Lunedì 28 luglio 2014
Foto Matteo Nardone |
Con tanta fatica, dopo annunci di
cancellazioni, ricorsi, e ordinarie (ainoi) beghe burocratiche necessarie per
eludere tagli sempre più ignominiosi nei confronti della cultura, il Fontanone
Estate, celebre rassegna teatrale che da quasi un ventennio porta il teatro
d’estate al Gianicolo, proprio a ridosso della fontana da cui prende il nome,
finalmente riparte. Lo fa per la diciannovesima edizione e dedicando la serata
inaugurale sul “palco grande” ad uno dei più grandi protagonisti del teatro e
della cultura del ‘900, nonché assiduo frequentatore di questo luogo, sia come
interprete che come semplice spettatore: Arnoldo Foà. Con emozione, hanno
aperto la lunga kermesse (fino al 7 settembre), i due patron Enzo Aronica e
Riccardo Bàrbera, ricordando le ultime apparizioni del Maestro sullo stesso
palco, che nel 2009 lesse la
Divina Commedia di Dante, ma anche le sue frequentazioni in
platea, sempre attento e propositivo.
“Ci trattava malissimo”, ricorda con il sorriso Bàrbera. La serata in suo onore, dal titolo “Oh, Arnoldo” inizia ufficialmente con Lorenzo Degli Innocenti, filo conduttore del racconto della vita e soprattutto dell’animo di Foà, alternando aneddoti e brevi filmati con testimonianze e letture di altri artisti sul palco. Si parte, naturalmente, da quella Ferrara che diede i natali al grande artista nel 1916, con una vita da subito avventurosa, bambino che resta bloccato in terra straniera a seguito della disfatta di Caporetto e che solo dopo un anno e mezzo viene riportato a Firenze dai genitori.
“Ci trattava malissimo”, ricorda con il sorriso Bàrbera. La serata in suo onore, dal titolo “Oh, Arnoldo” inizia ufficialmente con Lorenzo Degli Innocenti, filo conduttore del racconto della vita e soprattutto dell’animo di Foà, alternando aneddoti e brevi filmati con testimonianze e letture di altri artisti sul palco. Si parte, naturalmente, da quella Ferrara che diede i natali al grande artista nel 1916, con una vita da subito avventurosa, bambino che resta bloccato in terra straniera a seguito della disfatta di Caporetto e che solo dopo un anno e mezzo viene riportato a Firenze dai genitori.
Foto Matteo Nardone |
Con
la madre non avrà un rapporto semplice. La vita dura, il lavoro nella
ferramenta, l’illuminazione…”Faccia la fame ma veda il mondo”. Il suo amore per
le persone, il rispetto per i colleghi pur nei suoi modi certamente non
morbidi. Il primo video è tratto dal documentario “Almeno io Fo…à”, realizzato
dallo stesso Degli Innocenti e Alan Bacchelli, e Fernando Pantini con Roberto Procaccini sono
i musicisti che per tutta la serata accompagneranno e sottolineeranno con belle
musiche i momenti più suggestivi e pregni di significativa memoria. Tra
inconvenienti tecnici (troppi, in una sola serata), quello che più che uno
spettacolo è un raduno di cultori e affezionati, direttamente o indirettamente,
alla figura di un gigante come Arnoldo Foà, scorre velocemente, sorvolando la
sua vita artistica e anche familiare. Ne ribadisce la sua grandezza che non
rimase rinchiusa nei teatri, ma che anzi lo vide protagonista in radio a
partire da quella radio alleata PWB da cui, ironia della sorte, (lui, ebreo,
escluso dal centro sperimentale di cinematografia in seguito alle leggi
razziali) la sua giovane voce annunciò la comunicazione dell’armistizio nel 1943, in televisione in
quelli che allora erano “gli sceneggiati” registrati in presa diretta, e poi il
cinema, il doppiaggio, fino ai nostri giorni.
Foto Matteo Nardone |
Insomma, una grande personalità,
rude ma buona, come hanno ricordato tutti coloro che sono intervenuti, da Elena
Balestri a Giada Desideri, dalla figlia Orsetta a Maria Rosaria Omaggio,
splendida come sempre, che ha recitato due poesie di Foà su quelle che erano
due sue grandi passioni: le donne e il teatro, quest’ultimo con un componimento
in ricordo di Salvo Randone. Molto bello il finale suggellato da una poesia di
Giorgio Caproni (da un libro che era in casa Foà), letta da Degli Innocenti con
calda interpretazione, sul congedo, l’ultimo. Quello che artisti del calibro di
Arnoldo Foà, in fondo, non danno mai. Perché restano tra noi, per sempre.
In platea, tra gli altri, Anna Procaccini
(moglie di Arnoldo), Erminia Ferrari Manfredi, Gianni Letta e una radiosa Carla
Fracci. La stagione 2014 del Fontanone è aperta, il programma completo lo
potete leggere qui: http://www.fontanonestate.it/programma/index.html
Paolo Leone
“Oh,
Arnoldo” serata inaugurale dedicata ad Arnoldo Foà, a cura di Enzo Aronica.
Con: Lorenzo Degli
Innocenti, Elena Balestri, Giada Desideri, Orsetta Foà, Maria Rosaria Omaggio.
Musiche
dal vivo con
Roberto Procaccini alle tastiere e Fernando Pantini alla chitarra.
Ufficio
Stampa:
Press Office & Public Relations di Elisabetta Castiglioni
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