Avevamo
parlato con Branchetti qualche mese addietro, in una lunga chiacchierata sul
teatro e sui suoi sogni di regista e attore. Pur con un curriculum artistico di
alto livello, Francesco spera e crede fortemente di poter dare libero sfogo a
quello che lui definisce “teatro d’arte”. Gli ostacoli sono molteplici, ce li
aveva accennati nella precedente intervista (http://www.corrieredellospettacolo.com/2014/04/intervista-con-francesco-branchetti-il.html).
Ora torniamo a sentirci perché, dopo tanto lavoro, la sua caparbietà ha
ricevuto un prestigiosissimo premio: il Premio Ombre della Sera quale miglior
spettacolo della stagione, per il “suo” Girotondo di Arthur Schnitzler,
recensito dal nostro Corriere (http://www.corrieredellospettacolo.com/2014/02/girotondo-di-arthur-schnitzler-un.html) con cui esordì nel Teatro dell’Angelo di
Roma prima di una lunga e felice tournèe.
Allora,
Francesco, ci eravamo lasciati qualche tempo fa, al termine della stagione
teatrale, parlando del “tuo” Girotondo. Ne avevamo parlato, dello spettacolo e
del tuo andare controcorrente. Ora la tua scelta coraggiosa è stata premiata,
so che hai vinto un premio prestigioso come “miglior spettacolo” della
stagione, nell’ambito del XII Festival Internazionale del Teatro Romano di
Volterra, il premio “Ombra della sera”! E’ stato un premio alla tua
ostinazione!
Quello a “Girotondo” è
stato un premio, secondo me, soprattutto al coraggio e alla determinazione di
fare uno spettacolo senza essere condizionati da cosa vuole il mercato. Abbiamo
lavorato tantissimo su questo spettacolo e il lavoro è stato premiato. Spero
che spettacoli coraggiosi come questo si continuino a fare e sarò sempre grato
al Teatro Garage, che mi ha dato questa
opportunità.
Non
ti fermi un attimo. Ora stai preparando uno spettacolo con Debora Caprioglio, se
non erro. Ha debuttato pochi giorni fa. Ce ne parli?
Da anni volevo portare
in scena “Sinceramente bugiardi” di Alan Ayckbourn, sono felice di aver
debuttato con molto successo al Festival
teatrale di Borgio Verezzi lo scorso 14
luglio e che lo spettacolo stia riscuotendo molto successo ovunque, per cui il
mio entusiasmo è grande! Credo di essere riuscito a coniugare nello spettacolo eleganza
ed ironia di matrice anglosassone con un allestimento di forte comunicatività. Lo
spettacolo è prodotto dal Teatro Garage di Genova e Il cast è composto da
quattro straordinari attori, Lorenzo Costa, Federica Ruggero, Fabio Fiori e appunto Debora Caprioglio con cui avevo già
lavorato in passato e con cui mi ero trovato benissimo per la sua straordinaria
capacità di calarsi in ogni personaggio, affrontando il lavoro con grande determinazione,
studio e professionalità, qualità che, unite ad una straordinaria comunicatività
in scena, rendono Debora un’attrice con cui lavorare è davvero meraviglioso per
un regista.
Francesco,
nonostante i tuoi tanti impegni, credo che tu sia al corrente di questa estate
bollente per i teatri. I problemi dell’Eliseo, la questione del Valle occupato.
Che idea ti sei fatto di queste situazioni? E’ a rischio la nostra cultura
teatrale?
Credo che stiamo
vivendo un momento molto critico dal punto di vista teatrale e culturale in
generale, ma credo che la fiducia oggi sia il vero atto di coraggio e credo che
tutti dovremmo avere un atteggiamento
positivo e non polemico e distruttivo nei confronti delle istituzioni e di chi
sta sicuramente facendo un lavoro difficilissimo e secondo me anche buono e
valido per tutti noi teatranti e artisti. Non conosco i problemi dell’Eliseo e
non ho seguito le vicende del Valle occupato per cui non mi sono fatto alcuna
idea su questi due argomenti.
La
tua collaborazione col Teatro Garage di Lorenzo Costa ti sta dando belle
soddisfazioni, o sbaglio?
Non sbagli affatto! Quello
con il teatro Garage di Genova è stato lavorativamente e artisticamente l’incontro più felice che ho fatto in questi
ultimi anni e le soddisfazioni, sia con Girotondo che con Sinceramente
bugiardi, sono state tante e spero che continueranno ad arrivare.
Un momento della premiazione (Costa e Branchetti) |
Nel
nostro ultimo incontro, avevi accennato all’importanza degli Stabili,
auspicando di poter lavorare con più continuità nel teatro pubblico. Mi sembra
che anche lì ci siano grosse problematiche, vedi la questione del Teatro
dell’Opera di Roma. Sinceramente, come vedi il prossimo futuro del nostro
teatro, pubblico o privato che sia? Come si esce da questa situazione?
Ho molta fiducia
nelle produzioni private che affrontano con coraggio le mille difficoltà che
sicuramente ci sono in questo momento e sono fortissimamente convinto
dell’importanza del teatro pubblico, soprattutto per la sopravvivenza di un
teatro “d’arte”, di ricerca e per l’importanza che il teatro pubblico può avere
per la nuova drammaturgia, soprattutto italiana. Da questa situazione di crisi
del teatro si esce solo con tanta pazienza, fiducia e voglia di fare, secondo
me .
Tra
poco più di due mesi comincia la stagione teatrale 2014/2015. Ti vedremo a Roma
e con quali lavori?
Nella prossima stagione ci saranno molti miei
spettacoli in tournée , porterò in scena
“Cleopatra” di Gianni Guardigli con
Daniela Giovanetti e proseguirà la tournée di “Sinceramente bugiardi” ma non
arriveranno a Roma per quest’anno; a Roma invece al Teatro dei Conciatori tornerà
in scena “Senso” di Gianni Guardigli, arrivato
alla sua quarta stagione di repliche ed interpretato da una straordinaria
Isabella Giannone. Inoltre tornerà in scena al Teatro dell’Angelo ”Io, Ettore Petrolini”
di Giovanni Antonucci con il bravissimo Antonello Avallone e infine sto
lavorando a un paio di progetti
nuovi ancora in fase di
costruzione, sempre per la prossima stagione teatrale.
Bene
Francesco, noi del Corriere ti auguriamo un buon proseguimento di estate e ti
aspettiamo in teatro, sia come attore che come regista!
Altrettanto a voi e
grazie dell’attenzione che dedicate al mio lavoro di regista e attore!
Curata da Paolo
Leone
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