Cortona
Mix Festival, Cortona,Teatro Signorelli. Mercoledì 30 luglio 2014
O Freunde, nicht diese Töne!
Sondern laßt uns angenehmere
anstimmen
und freudenvollere!
Abbiamo sentito risuonare il famoso An
die Freude (Inno alla Gioia) di
Schiller al Teatro Signorelli, dove si è assistito all’esecuzione, si può dire,
della Sinfonia più popolarmente conosciuta della storia della musica, la Sinfonia numero 9 in re minore opera 125,
conosciuta anche come la Nona di
Beethoven.
L’Orchestra della Toscana è
guidata dal direttore Daniele Rustioni, che avevamo già potuto ascoltare al Mix Festival dell’anno scorso nella Sinfonia numero 7 del Maestro e, come
allora non aveva deluso le nostre aspettative, così non le delude neanche oggi,
anche supportato dall’ottimo lavoro dell’Orchestra e dall’ottima
interpretazione del Coro del Maggio
Musicale Fiorentino, preparato dal Maestro Lorenzo Fratini.
I tre movimenti principali sono meramente strumentali, dove già si
cominciano a costruire quei temi che saranno ripetuti nel movimento conclusivo,
dove l’elemento portante è il famoso tema che tutti sappiamo cantare. Già dai
primi movimenti si assiste a una tensione straordinaria, dove l’orchestra è
portata al massimo della sua intensità sonora, riecheggiando la tipica forza
beethoveniana, in una continua evoluzione e variazione tematica tipica del
compositore tedesco. Questa intensità sfocia nell’Adagio molto e cantabile del terzo movimento, un pezzo di
straordinaria liricità quasi operistica, che propone un tema come ipnotico che
si ripete intensamente nella sua struggente dolcezza.
Ma quello che tutti attendono è il finale, il Presto-Allegro assai, dove finalmente comincia l’Inno alla Gioia e dove entrano in gioco
il coro e i cantanti – la soprano Brigitte Jäger, la mezzosoprano Laura
Polverelli, il tenore Matthias Stier e il baritono Markus Butter. Questo non è
un brano semplice e neanche particolarmente soddisfacente per i cantanti,
infatti, se le due voci maschili se la cavano piuttosto bene, altrettanto bene
forse non si può dire delle due voci femminili (la mezzosoprano forse un po’
sotto tono e la soprano forse un po’ troppo squillante), anche se bisogna
ancora ribadire la natura non proprio semplice di questo brano cantato per i
cantanti, che quindi in parte vengono scagionati.
Il Coro del Maggio si comporta
molto bene e rende al massimo la straordinaria forza e compattezza sonora,
quasi materica, beethoveniana, assistito da un’Orchestra guidata dai gesti
sicuri, anche danzanti, simbolici ma chiari, del bravissimo e giovane direttore
Rustioni (classe ‘83), che ci porta una Sinfonia numero 9 alla sua ennesima
potenza, con la maestosa stretta finale che ci lascia sempre senza fiato.
Stefano Duranti Poccetti
Orchestra
della Toscana
Daniele
Rustioni Direttore
soprano
Brigitte Jäger
mezzosoprano
Laura Polverelli
tenore
Matthias Stier
baritono
Markus Butter
Coro
del Maggio Musicale Fiorentino
Lorenzo
Fratini Maestro del Coro
Ludwig
Van Beethoven
Sinfonia
n.9 in re minore o.125
Allegro,
ma non troppo – un poco maestoso
Molto
vivace – Presto
Adagio
molto e cantabile
Finale:
Presto – Allegro assai
Durata
60 minuti circa
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