E’
stato senza dubbio l’evento dell’estate milanese 2014: per la prima volta in
Italia, e proprio nel capoluogo lombardo, il Corpo di Ballo del Crazy Horse di
Parigi, con lo spettacolo Forever Crazy, in scena al Teatro Nuovo nel mese di
luglio. Alla Marco Guerini Comunicazione è riuscito il colpaccio di assicurare
al pubblico milanese l’autentico ed esclusivo cabaret parigino.
Fondato
nel 1951 da Alain Bernardin, grande ammiratore del genere femminile, con l’idea
di creare uno spettacolo di cabaret in cui la donna ne fosse il centro
assoluto, sviluppa così, anno dopo anno, un linguaggio artistico che vede
ballerine classiche dai corpi perfetti ma vestite da… Proiezioni sapientemente
studiate.
Forever
Crazy è un insieme di alcuni dei numeri migliori e più famosi, più o meno
recenti, del repertorio. Si apre con God Save Our Bereskin (1989), che
dall’anno della creazione che apre tutte le serate del locale. Seguono Leçon
d’Erotisme, un assolo con la nostra Gloria nazionale, Gloria Di Parma (si veda
intervista), Peek-A-Boo, Chain Gang, Legmania, Final Fantasy, Scanner, Upside
Down, Crisis! What Crisis?, Purple Underground, Baby Buns, But I Am A Good Girl
ed il bellissimo finale U Turn Me On.
Ogni
numero, indipendente dagli altri, è frutto di un’altissima regia, che non fa
vedere nulla delle ragazze, tra giochi di luci ed ombre: mai volgare, ma di una
classe infinita, ogni quadro non può che lasciare a bocca aperta. Le artiste
sono tutte perfette, sia dal punto di vista tecnico che fisico.
Negli
anni, oltre 800 ballerine hanno calcato le scene del Crazy, e dal 2006 capita
che compaia un’ospite famosa: Dita Von Teese, Pamela Anderson, Kelly Brook fra
le altre. Non si contano le collaborazioni: Salvador Dalì, a cui si deve il
divano a forma di labbra di Leçon d’Erotisme; Paco Rabanne, Loris Azzaro, Karl
Lagerfeld, Emmanuel Ungaro hanno disegnato alcuni dei costumi; Bob Sinclair e
Beyoncé hanno avuto le ragazze del Crazy per alcuni loro video.
Le
coreografie sono dello stesso Alain Bernardin, di Philippe Decouflé e Patricia
Folly, ex ballerina del Crazy; le musiche sono curate appositamente per il
Crazy da Jacques Morali, Mirwais e Fred Pallem. Le scarpe (ognuna delle ragazze
ne ha almeno sei paia di ogni modello) sono di Christian Louboutin, i costumi
di Stefano Canulli, lo stesso del Cirque du Soleil, Antoine Kruk, Poupie
Cadolle e Fifi Chachnil.
Delle
trenta danzatrici circa in forza al Crazy, a Milano ne abbiamo viste dieci: di
varie nazionalità, qui sono otto francesi, una inglese e la nostra Gloria.
Tutte hanno un nome d’arte; il pubblico non può né salutarle dietro le quinte
né avvicinarle a fine spettacolo. Tutte assolutamente identiche fisicamente:
altezza fra 1,68 e 1,72, misure standard da rispettare al millimetro. Infatti,
sembrano tutte un'unica persona, è difficilissimo distinguerle se non dai
capelli.
In
tutta questa bellezza e seduzione, ad un certo punto appare un uomo: Robert
Muraine, 25enne di Los Angeles, sembra inizialmente un intermezzo comico per
spezzare il filo dello spettacolo. Si rivela un ballerino-contorsionista
incredibile, con doti fisiche fuori dal comune, tanto da sembrare senza
articolazioni o tendini.
Il
Teatro Nuovo, agghindato in stile locale da cabaret, fa il resto: tolte le file
di poltrone, la platea è riempita con tavolini rotondi e sedie in stile, per
una perfetta atmosfera Crazy. Unico davvero!
Chiara Pedretti
Teatro Nuovo
Piazza San Babila
dal 2 luglio 2014,
ore 2045
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