Cortona Mix
Festival, Cortona, Teatro Signorelli. Sabato 2 agosto 2014
Il Concerto numero 2 di
Rachmaninov è forse il meno tematico dei tre scritti dal pianista e compositore
russo. È come un flusso continuo di note, che creano un effetto di sospensione
che si sviluppa dall’inizio alla fine, incessantemente, non insistendo mai su
un tema predefinito (vogliamo prendere come tema l’arpeggio quasi scolastico
del Secondo
Movimento?), ma lasciando libero corso alla musica, che attraverso un largo
utilizzo del pedale, del legato e di
un accompagnamento orchestrale non di ribattuta, ma di accompagnamento
rafforzante il flusso musicale del pianoforte, [la musica] ci trascina fino
alla fine con questo flusso infinito – un po’ come il flusso infinito della
vita. Al pianoforte troviamo un Alexander Romanovsky molto preparato e in grado
di renderci al meglio la concezione musicale di Rachmaninov, facendoci
assaporare questa atmosfera di poetica sospensione.
Il pianista ci saluta con un fuori programma da Chopin, lasciando piede
libero all’Orchestra della Toscana e
al direttore Dietrich Paredes. Se con Rachmaninov ci trovavamo di fronte a una
composizione atematica, con la Sinfonia
numero 4 di Tchaikovsky ci troviamo di fronte a qualcosa di completamente
diverso. Non si tratta infatti di una composizione atematica, ma anzi, forse di
una composizione che di temi ne ha anche troppi (come è tipico per il
compositore), soprattutto nel Primo
movimento, in cui non si capisce dove la musica voglia andare veramente a
parare. La Sinfonia prende una certa
forma andando avanti con il procedere dei Movimenti, fino ad arrivare ai due
ultimi più famosi: lo Scherzo. Pizzicato
ostinato e il Finale. Allegro con
fuoco, dove finalmente arriviamo a qualcosa di compiuto, tornito del
classico colorativismo russo e dal brio e dall’estro di Tchaikovsky.
Ottima la prova dell’ORT diretta
da un Paredes che l’Orchestra dimostra in tutto per tutto di seguire e di
apprezzare e non esiste qualità migliore per un direttore di Orchestra se non
quella di essere stimato dai propri musicisti.
Stefano Duranti Poccetti
Orchestra della
Toscana
Dietrich Paredes direttore
Alexander
Romanovsky pianoforte
Sergej Rachmaninov
Concerto n.2 in do
minore per pianoforte e orchestra op. 18
Moderato
Adagio sostenuto
Allegro scherzando
Durata 34 minuti
circa
Pyotr Ilyich Tchaikovsky
Sinfonia n. 4 in fa
minore op. 36
Andante sostenuto
(Moderato con anima)
Andantino in modo
di canzona
Scherzo. Pizzicato
ostinato
Finale. Allegro con
fuoco
Durata 40 minuti
circa
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