La
mostra su Frida Kahlo alle Scuderie del Quirinale a Roma, terminata il 31
agosto , ha avuto il pregio di proporre al notevole pubblico accorso, un quadro
completo, oltre che delle opere anche del vissuto profondo di un artista che ha profondamente
segnato la sua epoca e che è ormai una consacrata icona pop.
L’esposizione
ha presentato i capolavori assoluti dei principali nuclei collezionistici,
raccolte pubbliche e private, provenienti da Messico, Europa e Stati Uniti.
L’impressione
e la suggestione che ho ricavato nella mia visita sono quasi pari a quelle che
avevo sentito in Messico, dove la coppia Frida-Rivera sono parte del sentire
comune del popolo messicano come fossero tortilla e guacamole…
In
una società che brucia e consuma i propri idoli in un batter di ciglia, la
durevolezza del ricordo della sua vita e della sua arte danno la dimensione
dell’attualità del suo pensiero e della sua capacità di rendere comprensibile
concetti astratti, quali la trascendenza, in maniera semplice e a volte
primordiale che sono propri di una società mistica come quella messicana.
cambiò drasticamente la sua
vita e scatenò in lei la necessità di esprimersi. Essendo bloccata a letto,
iniziò a dipingere solo se stessa con l’ausilio di uno specchio.
La
sua pittura esprime l’incapacità umana di sottrarsi al dolore, come se in esso
ci fosse l’unica possibilità di redenzione, oltre al richiamo continuo alle sue
radici più profonde con la rappresentazione dei simboli tradizionali. Nello
stesso tempo, la forza e l’astrazione quasi spirituale dei suoi quadri creano
un coacervo di messaggi contrastanti ma legati da un’armonia complessiva, quasi
universale.
Frida
ha aderito al surrealismo, sperimentato varie forme espressive, fondato e
guidato una scuola di artisti, i cui allievi erano chiamati i Fridas e sono
raffigurati come scimmiette in alcuni suoi dipinti, ha amato e vissuto
intensamente le lotte politiche e di genere proprie dei suoi tempi. La sua vita
può essere considerata come un’opera astratta in cui tutti gli elementi
eterogenei hanno il filo comune: l’esagerata voglia di vivere e di lasciare
un’impronta indelebile del suo tracciato umano.
A 60
anni dalla sua morte, Frida è più popolare e attuale che mai. Ciò che la
distingue è il suo carattere libero e la sua capacità di espressione.
Ci è
riuscita lasciandoci i suoi ritratti che l’hanno resa immortale e che ogni
volta che li guardi oltre a scoprire nuovi aspetti, ti lasciano un’allegra
malinconia propria di quei rari momenti della nostra esistenza nei quali siamo
consapevolmente felici e sappiamo che sono destinati a finire.
Sabina Filice
L'ho viistata anche io ...bellissima!!
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