Foto Alex Comaschi |
Flora, il tuo curriculum è molto ampio, puoi cercare di
sintetizzarlo, cercando di dirmi come tutto per te ebbe inizio?
Non
è mai facile fare una sintesi della propria vita, ma posso dire che forse tutto
ebbe inizio da quando L’Oreal mi scelse per la sua campagna pubblicitaria… da
lì poi mi si sono aperte altre strade. Partecipai al concorso nazionale per
aspiranti attrici « Ragazza Cinema
Ok » e vinsi ; anche questa fu una grande soddisfazione.
Poi partecipasti a altri concorsi, vincendo anche dei
premi e ti chiamarono, oltretutto, a fare da rappresentante al « Gran Premio della Musica Internazionale »
di Jurmala in Lettonia, Complimenti ! In seguito ti sei trasferita a
Palermo…
Amo
la Sicilia e amo Palermo e ho trovato lì una realtà veramente stimolante per le
mie ambizioni. Sono arrivata là nel 2005 e mi sono diplomata alla scuola di
recitazione al Teatro Biondo stabile, sotto la direzione artistica di Pietro
Carriglio. E’ proprio qui, a Palermo, che ho iniziato a recitare in dei lavori
diretti da Michele Perriera…
Poi nel 2011 arrivi a Roma, dove abiti tuttora… tappa
obbligata per un’attrice!
Sì,
questa tappa non poteva mancare! Appena sono arrivata nella capitale ho cominciato a formarmi con Giorgio Albertazzi, poi piano piano mi sono fatta strada, fino ad arrivare a girare il mio primo lungometraggio « L’ultima volontà », trasmesso al Toronto Festival in diretta mondiale, scritto da
Ruzhdi Pulaha e diretto da Namik Ajaze… qui interpretavo il ruolo di Frida, una
psicologa dalla personalità duplice. Dal punto di vista teatrale ho lavorato al fianco di Maurizio Casagrande al Teatro Ambra Jovinelli.
Qui ho lavorato anche con Rosella Izzo, Fioretta Mari e Federico Moccia e mi
sono perfezionata nel doppiaggio con Luca Ward…
Mi sembra che il ruolo da te interpretato in
« L’Ultima Volontà » si addica perfettamente agli studi da te
intrapresi, Infatti sei laureata e sei anche un po’ psicologa…
Sì,
sono laureata in Scienze dell’Educazione e specializzata in Mediazione e
Gestione dei Conflitti e devo dirti che questa laurea mi aiuta molto sia nella
vita di tutti i giorni che nel mio lavoro. Mi aiuta a capire meglio le persone
e a studiare meglio i personaggi che devo interpretare.
In realtà, a parte questo film, ne è arrivato poi un
altro… «I Fiori del Male », che
riprende il titolo dalla raccolta poetica più conosciuta di Baudelaire, dove,
in qualche modo, sei tre volte protagonista.
Foto Sergio Fiorito |
Proprio
così, è un film diretto da Claver Salizzato e prodotto da Christian
Vitale e sarà presentato al New York City International Festival dal 25 al 29 aprile 2016. E’ vero ! sono tre volte protagonista, perché interpreto tre
protagoniste. Si tratta di tre cortigiane d’alto bordo e dal valore storico e
letterario non indifferente. La prima è la poetessa Veronica Franco, vissuta
nella Venezia rinascimentale, che ebbe una relazione con Enrico III di
Francia e che fu anche accusata di stregoneria ! Poi interpreto la famosa
Marguerite Gautier, la protagonista dello splendido romanzo di Dumas « La Signora delle Camelie », di cui
un po’ tutti conosciamo la storia – anche grazie a « La Traviata » di Verdi -, con la donna che, innamorata di
Armand Duval, dovrà infine rinunciare al suo amore.
Infine interpreto Mata Hari, danzatrice e agente segreto olandese, che fu
condannata alla pena di morte per le sue attività di spionaggio durante la
prima guerra mondiale.
Deve essere un film molto interessante, almeno per me,
che sono un grande amante de «La Signora
delle Camelie », che considero uno dei libri più belli che siano stati
mai scritti. Ecco, per interpretare personaggi simili bisogna dare molto
spessore alla Donna… che cos’ è per te la Donna?
La
Donna? La Donna è un po’ tutto, è l’insieme di malizia, dolcezza,
sensualità, espressività, naturalezza, maternità, sacrificio. Tutto questo è
Donna, tutto questo è femminilità. Peccato che la femminiltà al giorno d’oggi
molte donne la stiano perdendo…
Infine, progetti futuri? Sei anche scrittrice…
Ho finito di scrivere una sceneggiatura sulla criminalità minorile...
Curata da Stefano Duranti Poccetti
CHE DIRE ....... DICIAMO .......
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