Roma, Teatro Brancaccino. Fino al 26 ottobre
2014

La colpevolezza dove sembrava regnare la sicurezza, la lealtà dove imperava la finzione. Si celebrerà questo matrimonio? La coppia costituita dal disinvolto testimone e una giovanissima ragazza che sembra uscita da un fumetto manga, è davvero così felice come sembra? Non è giusto svelare il finale, merita di essere visto. L’originale scenografia realizzata con le opere dell’artista Marco Raparelli ci proietta in una casa tratteggiata a matita, nel mondo del povero Benni (Marco Fiorini), uomo che vive nei suoi sogni di disegnatore per bambini, un mondo in bianco e nero ma rassicurante. Dopo dodici anni di convivenza, sta per sposarsi con la sua Lily (Siddharta Prestinari), donna tutta nervi e dal passato che si scoprirà non irreprensibile. Il testimone, vecchio amico di Benni, è Thomas (Alberto Bognanni), colui che tra il serio e il faceto, apparentemente tenta di dissuadere lo sposo per puro spirito libertino, ma che cela ben altro nelle sue intenzioni. Il colore, che lui rappresenta insieme alla sua giovanissima conquista, Elynea (Monica Volpe), contrapposto al bianco e nero della coppia “politically correct”. Almeno così sembra.


Ognuno è responsabile del proprio destino,
delle scelte di ogni giorno, dagli amici al matrimonio. Il difficile è
indovinare la combinazione giusta, e avere il coraggio di non mentire a se
stessi. Come dice il buon Benni: “Il testimone di nozze, il gioco del lotto, il
matrimonio….in fondo, non ci credi, ma ci provi sempre.”
Commedia divertente, leggera ma non
troppo, ricca di vita plausibile, condotta con garbo.
Paolo
Leone
“Il
mio testimone di nozze” di Jean – Luc Lemoine
Con:
Alberto Bognanni, Marco Fiorini, Siddharta Prestinari, Monica Volpe
Adattamento
e regia di Pino Quartullo
Disegni
e scenografia di Marco Raparelli; Costumi di Rosalia Guzzo
Si
ringrazia l’ufficio stampa della Compagnia nella persona di Sara Battelli
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