24 ottobre, 2014

SOFFI VITALI E MOMENTI ETERNI. Di Massimiliano Mura


L'ultimo lavoro di Claudia Conte ci racconta un'altra faccia dell'amore vero

“Cara Valentina, ti scrivo una lettera, cosa che non si usa più fare in quest'epoca di globalizzazione...”
Marco scrive una missiva alla sua innamorata Valentina, collega di uno dei tanti uffici dell'entrate di una città del nord. Dall'inizio della lettera si possono capire e chiedersi tante cose: chi è che scrive lettere cartacee in un mondo dove Facebook, Whatsapp, Twitter e caselle postali elettroniche ne fanno da padrona; davvero i romantici sono fuori moda, snobbati dalla società moderna in una fase dove li danno, addirittura, in estinzione; ma soprattutto, chi è Valentina e cosa c'è scritto nel seguito della lettera da rendere il libro di Claudia Conte appetibile ai lettori che sognano ancora il vero amore?

Soffi Vitali è l'ultimo dei progetti andati a buon fine di Claudia Conte, giovane artista (nata a Cassino solo 22 anni fa ), ma con alle spalle una carriera che può far invidia a chi, di arte ne fa di pane quotidiano da un'intera vita: teatro, cinema, presentazioni spettacoli, autrice di altri libri, nonché redattrice di giornali e riviste di cultura e spettacolo.

Soffi Vitali è una sorta di resoconto biografico o, se vogliamo entrare nel lato più romantico, una specie di diario segreto, dove si tiene traccia di una parte importante del protagonista, Marco, dove però è la stessa Claudia a proporsi come sua scrittrice confidente. Così veniamo a sapere che Marco, dal carattere timido, romantico, poetico, sensibile ed emotivo, si ritrova, in età non più giovanile, ad  inseguire il vero amore. Il suo sogno si realizza quando incontra e conosce Valentina. Attraverso una serie di corrispondenze letterali, di sms e di incontri furtivi, Marco e Valentina scoprono di amarsi ed incominciano a vivere uno di quegli amori che tutti sognano: passionale, romantico, eterno, insuperabile, indicibile...clandestino!
In poche parole un amore da film.
Tuttavia, Soffi Vitali non è come un vero “caro diario”, dove quello che scrivi ti serve per fare previsioni e accorgerti se si avverano; non è neanche quello strumento che ti permette di rileggere “le pagine della tua vita”  e scoprire quanto sei cambiato. Anzi la verità è che Marco scopre proprio di non esserlo affatto e di capire che dentro di lui c'è  sempre stato qualcosa di vero, di raro, di unico, ma uscito solo grazie ad emozioni che non è riuscito (o voluto) a frenare grazie alla complicità emotiva irrefrenabile di Valentina.
Così Claudia ci porta, tenendoci col fiato sospeso, nella vita sentimentale di Marco, dove le certezze si scontrano con gli imprevisti, dove Amore, con la A maiuscola,  a volte non fa rima con fedeltà, tuttavia non lo rende meno vero di quanto possano credere gli scettici o coloro che lo rinnegano solo perché non hanno avuto la possibilità di viverlo. D'altronde chi può dire che il vero amore esiste se non lo si vive credendo in lui?
L'epilogo della storia non è scontato ed è degno di essere letto.
Claudia Conte non tradisce le attese, anche se, nel prologo del libro, ammette che: “…lo scrivo soltanto, non considerando concretamente che altri potranno leggerlo… L’ho scritta  perché è una storia che suscita emozioni; le ha sicuramente suscitate in me e, magari, lo farà anche chi ipoteticamente avrà l'opportunità di leggerla sotto una sua eventuale, futura, canonica forma di libro.”
E libro fu.
Ma Soffi Vitali   non è solo un libro, ma un insieme di parole fluide, scorrevoli, chiare e trasparenti, che si cercano, si trovano, si compongono e fanno amicizia; poi si conoscono tra le righe, si scompongono  e si scoprono innamorate; e da innamorate reagiscono come farebbe qualunque cosa, o qualunque persona, attratta da inspiegabili proprietà chimiche, come accade a Marco e a Valentina. Alla fine, però i due amanti dovranno fare i conti con la grammatica  del loro passato, che li chiederà di correggere quegli errori che per loro sono solo il frutto di una favola. Saranno disposti a farlo?   


Massimiliano Mura

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