Tornano a Milano, dopo qualche anno di assenza, Les
Ballets Trockadero de Monte Carlo, la compagnia di danza formata da soli uomini
ma che rivestono ruoli femminili.
Non
sembrerebbe possibile che un intero gruppo formato da soli uomini possa
presentare Il Lago dei Cigni o Esmeralda o qualsiasi altro balletto classico. E
invece sì: sono il gruppo en travesti più longevo e famoso al mondo. I Trocks,
come sono comunemente chiamati, compiono quarant’anni e Milano è fra le tappe
del loro attuale tour. Bravissimi, tecnicamente ineccepibili e anche di una
simpatia che travolge, hanno strappato tantissimi e meritati applausi al
pubblico del Teatro Nuovo.
Chi
ha detto che la danza classica è noiosa e statica? Meno di quindici danzatori
la rendono divertente ed ironica, pur restando nel repertorio. C’è da
premettere che interpretano nella maggioranza parti femminili, con tanto di
tutù, parrucche e soprattutto scarpette da punta. Tutti con un’evidente ottima
formazione professionale alle spalle, tutti con esperienze in grandi compagnie,
ma nella formazione maschile le punte non sono previste, per cui non si
studiano e quindi non si è abituati. Le ragazze iniziano a portarle da piccole,
così il piede si abitua a questa armatura di gesso che regge l’intera persona.
Eppure, vanno sulle punte meglio di tante ballerine! Ognuno di loro ha assunto
un nome d’arte che ricorda una danzatrice russa famosa (Nadia Doumiafeyva,
Lariska Dumbchenko, Nina Immobilashvili, Alla Snizova…) e come tale si
presenta, con la sua storia ed il suo carattere. La compagnia è formata da
danzatori di tante diverse nazionalità, e conta anche diversi italiani.
Lo
spettacolo inizia con il II Atto de Il Lago dei Cigni, il classico dei
classici, dove Odette, con tanto di peli che spuntano dalla scollatura (un
fenomenale Raffaele Morra) cerca di fare del suo meglio per coronare il sogno
d’amore con Siegfried, ostacolata dal cattivo mago Rothbart e dal maldestro
Benno. Gesti, particolari e una grande dose di ironia e comicità rendono questa
tragedia del balletto molto divertente. Senza trascendere nel ridicolo o nel
disprezzo della tradizione, rendono la storia accattivante soprattutto per chi
non è un esperto di balletto. Dopo il primo intervallo, i Trocks propongono una
pièce moderna in cui tre danzatrici, molto stile Cunningham, eseguono una
coreografia contemporanea intanto che due presunte musiciste, di cui una è
sempre Raffaele Morra, ne combinano di tutti colori, tanto che l’attenzione è
più per loro che per le tre che stanno danzando. Segue il Pas de Six da
Esmeralda, la versione coreutica de Notre Dame de Paris: un fantastico Alberto
Pretto è un’Esmeralda intesa, sedotta ed abbandonata, confortata solo dalle
altre zingare e da Gringoire; un pezzo più tecnico con meno accenni comici.
Bellissimo
l’assolo La Mors du Cygne, altro classico che rese indimenticabili danzatrici
come Anna Pavlova o Maya Plissetskaja: inizia con l’occhio di bue che dovrebbe
seguire la danzatrice che vaga sul palco prima che lei entri, e quando appare
sta illuminando dalla parte opposta. Intanto che esegue la coreografia, il
Cigno perde le piume dal tutù, spargendole per tutto il palco. Altro
intervallo, anche per raccogliere le piume, e via con Paquita, altro classico
spagnoleggiante, dove spicca una danzatrice con gli occhiali (sempre Alberto
Pretto), cosa inammissibile. Mantenendo la coreografia originale con i soliti
interventi ironici, un bel gran finale, con tanto di serie di fouettés eseguiti
in maniera impeccabile.
Applauditissimi
proprio per l’insieme di bravura e simpatia: in tutti è evidente la gioia di
danzare e il divertirsi a farlo, la cosa principale per un’artista, infatti non
c’è niente di più brutto di assistere all’esecuzione meccanica dei movimenti.
Da vedere assolutamente!
Chiara Pedretti
Teatro Nuovo
Piazza San Babila,
Milano
Dal 17 al 26 Ottobre,
ore 20.45 – domenica ore 15.30
Biglietti da EUR
59,50 a EUR 49,50
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