23 ottobre, 2014

“TROCKS”, EN TRAVESTI E’ BELLO. Di Chiara Pedretti


Tornano a Milano, dopo qualche anno di assenza, Les Ballets Trockadero de Monte Carlo, la compagnia di danza formata da soli uomini ma che rivestono ruoli femminili.

Non sembrerebbe possibile che un intero gruppo formato da soli uomini possa presentare Il Lago dei Cigni o Esmeralda o qualsiasi altro balletto classico. E invece sì: sono il gruppo en travesti più longevo e famoso al mondo. I Trocks, come sono comunemente chiamati, compiono quarant’anni e Milano è fra le tappe del loro attuale tour. Bravissimi, tecnicamente ineccepibili e anche di una simpatia che travolge, hanno strappato tantissimi e meritati applausi al pubblico del Teatro Nuovo.
Chi ha detto che la danza classica è noiosa e statica? Meno di quindici danzatori la rendono divertente ed ironica, pur restando nel repertorio. C’è da premettere che interpretano nella maggioranza parti femminili, con tanto di tutù, parrucche e soprattutto scarpette da punta. Tutti con un’evidente ottima formazione professionale alle spalle, tutti con esperienze in grandi compagnie, ma nella formazione maschile le punte non sono previste, per cui non si studiano e quindi non si è abituati. Le ragazze iniziano a portarle da piccole, così il piede si abitua a questa armatura di gesso che regge l’intera persona. Eppure, vanno sulle punte meglio di tante ballerine! Ognuno di loro ha assunto un nome d’arte che ricorda una danzatrice russa famosa (Nadia Doumiafeyva, Lariska Dumbchenko, Nina Immobilashvili, Alla Snizova…) e come tale si presenta, con la sua storia ed il suo carattere. La compagnia è formata da danzatori di tante diverse nazionalità, e conta anche diversi italiani.
Lo spettacolo inizia con il II Atto de Il Lago dei Cigni, il classico dei classici, dove Odette, con tanto di peli che spuntano dalla scollatura (un fenomenale Raffaele Morra) cerca di fare del suo meglio per coronare il sogno d’amore con Siegfried, ostacolata dal cattivo mago Rothbart e dal maldestro Benno. Gesti, particolari e una grande dose di ironia e comicità rendono questa tragedia del balletto molto divertente. Senza trascendere nel ridicolo o nel disprezzo della tradizione, rendono la storia accattivante soprattutto per chi non è un esperto di balletto. Dopo il primo intervallo, i Trocks propongono una pièce moderna in cui tre danzatrici, molto stile Cunningham, eseguono una coreografia contemporanea intanto che due presunte musiciste, di cui una è sempre Raffaele Morra, ne combinano di tutti colori, tanto che l’attenzione è più per loro che per le tre che stanno danzando. Segue il Pas de Six da Esmeralda, la versione coreutica de Notre Dame de Paris: un fantastico Alberto Pretto è un’Esmeralda intesa, sedotta ed abbandonata, confortata solo dalle altre zingare e da Gringoire; un pezzo più tecnico con meno accenni comici.
Bellissimo l’assolo La Mors du Cygne, altro classico che rese indimenticabili danzatrici come Anna Pavlova o Maya Plissetskaja: inizia con l’occhio di bue che dovrebbe seguire la danzatrice che vaga sul palco prima che lei entri, e quando appare sta illuminando dalla parte opposta. Intanto che esegue la coreografia, il Cigno perde le piume dal tutù, spargendole per tutto il palco. Altro intervallo, anche per raccogliere le piume, e via con Paquita, altro classico spagnoleggiante, dove spicca una danzatrice con gli occhiali (sempre Alberto Pretto), cosa inammissibile. Mantenendo la coreografia originale con i soliti interventi ironici, un bel gran finale, con tanto di serie di fouettés eseguiti in maniera impeccabile.
Applauditissimi proprio per l’insieme di bravura e simpatia: in tutti è evidente la gioia di danzare e il divertirsi a farlo, la cosa principale per un’artista, infatti non c’è niente di più brutto di assistere all’esecuzione meccanica dei movimenti. Da vedere assolutamente!

Chiara Pedretti


Teatro Nuovo
Piazza San Babila, Milano
Dal 17 al 26 Ottobre, ore 20.45 – domenica ore 15.30
Biglietti da EUR 59,50 a EUR 49,50

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