Roma,
Teatro Ambra alla Garbatella (Piazza Giovanni da Triora 15). Dal 20 al 23 e dal
27 al 30 novembre 2014
La fuga è la prima
reazione di fronte a ciò che fa paura. La crisi, quella vera, quella
esistenziale e non quella economica. L’essere umano che perde il senso di quel
che è, di quel che fa, di ciò in cui credeva di credere. La ricerca, disperata
e comica, di un nuovo senso della vita, di una nuova strada da percorrere per
non perdersi nell’oblìo di una depressione cosmica. Nuove religioni, oltre le
tre monoteiste. A-men, approdato sul palcoscenico del Teatro Ambra alla
Garbatella in Roma, ci accompagna nella ricerca di una (im)probabile nuova via
verso un centro di gravità perduto. Lo fa con la verve esplosiva di Walter
Leonardi e con un testo intelligente che riesce a divertire, inducendo a
riflettere e a riconoscersi nelle peripezie del personaggio in scena.
L’espediente drammaturgico del comico che perde il filo del discorso e della
sua stessa vita dà il via ad un racconto genialmente
sospeso tra comicità e denuncia. Surreale, visionario, a tratti profondamente
poetico, ricco di sorprese e di energia. Il palco diventa un grande
specchio in cui poter riflettere le nostre insicurezze. Leonardi sorprende,
commuove, diverte.
Lui ci crede e si percepisce dalla platea che rimane affascinata
dalla sua arte affabulatoria e dalle trovate sceniche semplici ma di grande
effetto. Un percorso di ricerca che, dopo aver avvicinato le religioni
“ufficiali”, ne cerca altre. Dal tifo calcistico all’amore, dalla new age al
veganesimo, in un volo radente stralunato su tutto ciò che abbia una parvenza
di spiritualità, fino alla celebrazione di una liturgia “informatica”, improvvisato
sciamano tecnologico, sacrificando su di un traballante altare casalingo il
nuovo ipad, alla ricerca vaneggiante di una nuova sacralità. Ma si pone
domande, il povero comico in crisi, elabora e accusa i padri mai cresciuti,
incapaci di lasciare eredità concrete ai propri figli, in balìa di un mondo
senza regole. Si immagina (ci immaginiamo) vecchio, in un bar, a blaterare luoghi
comuni, dopo una vita lasciata scorrere via, bambini invecchiati in attesa di
un cenno altrui. Parla con la luna, cerca l’amore, attratto e respinto da ogni
suo tentativo nella ricerca di un punto fermo da cui ripartire. Il finale, di
suggestiva bellezza e poesia, suggerisce una rinascita particolare,
provocatoriamente catartica.
Spettacolo
interessantissimo, intelligente, sorprendente. Un viaggio nelle nostre
incertezze, divertente e amaro, a ritmi sostenuti. Da vedere.
Paolo
Leone
Roma, Teatro Ambra alla
Garbatella (Piazza Giovanni da Triora 15). Dal 20 al 23 e dal 27 al 30
novembre.
A-MEN (gli uomini, le nuove
religioni e altre crisi), scritto da Walter Leonardi, Carlo Giuseppe Gabardini.
Regia di Walter Leonardi.
Con la collaborazione ai testi e alla regia di Paolo Li Volsi.
Scene e costumi di Paola
Tintinelli; effetti sonori e musiche originali di Paolo Li Volsi.
Organizzazione e produzione
esecutiva di Marta Ceresoli.
Si ringrazia l’ufficio
stampa del Teatro Ambra alla Garbatella nella persona di Lionella Bianca
Fiorilo
uno spettacolo molto bello veramente!
RispondiElimina