Human
Discount - con Nicoletta Mandelli, Camilla Maffezzoli, Paolo Scheriani, canzoni
di Paolo Scheriani e Maurizio Scheriani - drammaturgia e regia di Paolo
Scheriani - è stato lo spettacolo con cui la compagnia scheriANIMAndelli ha
inaugurato la prima stagione al TEATRO alle
COLONNE nel 2010. Oggi lo riportano in scena in una versione inedita. Ai monologhi già presentati se ne aggiungono
altri, ma cosa ancora più importante è il ritorno alla canzone di Paolo Scheriani proprio in
occasione di questo nuovo allestimento di Human Discount. Una sorta di “Teatro Canzone” ma non un “one man
show”. Ai monologhi di Nicoletta Mandelli e Camilla Maffezzoli si alterneranno le canzoni scritte
e interpretate da Paolo Scheriani. Canzoni che mettono l’accento sui temi
toccati nei monologhi o semplicemente che si ispirano a quelle parole. “Canzoni
della libertà – Human Discount Evolution” è un’opera intensa: storie capaci di
risvegliare nello spettatore una
condizione dell’animo umano spesso sopita, l’empatia. Lo spettacolo riesce a
toccare temi drammatici senza perdere la speranza, compagna dell’empatia, spinta
attiva all’azione dopo la riflessione.
E
cerca, ancora una volta, di valorizzare la poetica della trasformazione in
linea con quello che la compagnia definisce “Teatro ad Alto contenuto Umano” e
che ha scelto come proprio tratto stilistico
e distintivo. Un allestimento in equilibrio tra performance, installazioni,
videoarte e teatro di parola.
In scena Nicoletta Mandelli, Camilla Maffezzoli e Paolo Scheriani. L’opera,
oggi più che mai attuale, non vuole
tuttavia essere un reportage di stampo teatral-documentaristico. Si vuole
semmai indicare come l’arte, l’atto creativo e, in questo caso, il teatro,
possano mostrare una realtà che non si esaurisce
con la narrazione di un fatto ma si sviluppa in un modo inaspettato e sorprendente.
Paolo Scheriani, autore dei monologhi e
delle canzoni, ne cura anche la regia. Fondamentale è l’apporto di Luca Lisci (già collaboratore di Peter
Greenaway) e dei suoi video, vere e proprie opere d’arte che non fanno solo da
sfondo e/o da scenografia ma sono drammaturgicamente essenziali tanto da
diventare esse stesse protagoniste al pari delle attrici.
Nessun commento:
Posta un commento