Roma, Teatro Ambra alla
Garbatella (Piazza Giovanni da Triora 15). Dal 13 al 16 novembre 2014
Cyrano de Bergerac,
la celebre opera del poeta francese Edmond Rostand, è sicuramente patrimonio
dell’immaginario collettivo del pubblico. Dalla fine dell’ottocento, delizia i
lettori e gli spettatori, grazie alle innumerevoli versioni teatrali, con i
suoi valori universali di amore puro e fedele, di amicizia, di poesia, che
sfidano costantemente le barriere del tempo e continuano ad affermare la
propria valenza anche in tempi come questi, di certo non contraddistinti da
simili nobili sentimenti e bellezza espressiva. Il mito di Cyrano torna sul
palcoscenico del Teatro Ambra alla Garbatella grazie al riadattamento operato
da Enrico Maria Falconi, lui stesso interprete del guascone, nonché regista
dello spettacolo. Un’operazione lodevole e coraggiosa, riproporre la commedia
di Rostand, certamente non un’operazione commerciale, ma evidentemente ispirata
da un bisogno di ricerca, di riflessione, su tutto ciò che sembra perduto in
questo inverno dei sentimenti che stiamo attraversando. La poesia contrapposta
alla grassa risata, i versi declamati (scelta intelligente quella di
conservarli) contro la sciatteria del linguaggio sempre più povero dei nostri
giorni.
L’adattamento di Falconi gioca soprattutto sulle scene, trabattelli mobili
e funzionali, su una regia interessante che si avvale di musiche contemporanee
e di luci calde, sulle belle coreografie di Emanuela Scicchitano eseguite in
scena da un corpo di ballo di giovanissime ragazze. Ma soprattutto va
sottolineata la scelta di puntare decisamente all’essenzialità della figura di
Cyrano, spogliato di ogni orpello e privato persino dei leggendari duelli nei
quali ai colpi di spada univa quelli della sua prorompente dialettica. Quello
di Falconi, bravissimo nell’interpretazione, è un Cyrano velato di malinconia,
quasi rassegnato nel suo “triste furore”, tutto e solo amore per la cugina
Rossana (Manuela Zero) e nobiltà d’animo nei confronti del bel Cristiano
(Thomas Santu). Via le spade, via i
cappelli con le piume, a parte un eccentrico ed effeminato barone De Guiche
(straordinaria interpretazione di Giuseppe Scoglio), rimangono le commoventi
lettere d’amore, le atmosfere struggenti di un sentimento segreto e mai
confessato, la poesia. Quest’ultima si, essenziale, immancabile protagonista
della scena.
Cyrano – al mio amore, è uno spettacolo che rispetta
il testo originale, illuminandone come un raggio di luna la poetica immortale.
Paolo
Leone
Blue in the face, in
collaborazione con Teatro Ambra, presentano: “Cyrano – Al mio amore”,
liberamente tratto da Edmond Rostand. Adattamento e regia di Enrico Maria
Falconi.
Cyrano: Enrico Maria
Falconi; Rossana: Manuela Zero; Cristiano: Thomas Santu; Mountflery e prete:
Simone Luciani; Barone De Guiche: Giuseppe Scoglio; Lignere: Rachele Giannini; Le
Bret: Francesca Piersante; Valvert: Matteo Schiavo; Guasconi e corpo di ballo:
Maura Principi, Veronica Iengo, Fabiana Fanni, Sharon Di Marcoberardino, Maila
Freno, Gioia Cordelli, Emily Del Bove Orlandi, Alessandra Fiore, Giorgia
Romagnoli, Alessia Petronilli, Giulia Cozzi.
Adattamento e regia di
Enrico Maria Falconi.
Coreografie di Emanuela
Scicchitano; Aiuto regia e costumi di Simone Luciani; Scenografia di Giuseppe
Scoglio.
Si ringrazia l’ufficio
stampa del Teatro Ambra alla Garbatella nella persona di Lionella Bianca
Fiorillo.
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