Roma,
Teatro Lo Spazio (via Locri 42/44). Fino al 16 novembre 2014
Un inno alla vita. Un canto d’amore,
passione e dolore, come tutta la sua vita. Mercedes Sosa rivive sul palco del
teatro Lo Spazio di Roma grazie a Maria Letizia Gorga, brava attrice e
sorprendente cantante, e al testo di Pino Ammendola, coraggioso sperimentatore
delle scene teatrali. La grande artista argentina, che divenne il simbolo della
lotta al feroce regime dittatoriale che la confinò in esilio per tre
lunghissimi anni, e ideale madrina della testimonianza civile e toccante delle
Madri di Plaza de Mayo, assume la presenza scenica della Gorga per
raccontare e cantare la sua vita emozionando, divertendo e commovendo grazie al
suo temperamento di donna con “los cojones”.
Con la malinconia allegra del Sudamerica nei suoi occhi, Mercedes – Letizia parla del suo percorso umano e artistico, sino a non distinguere più l’uno dall’altro. Passione, amore e dolore, la partitura della sua esistenza, senza mezzi toni. Il continuo riferimento alla forza di un destino contro cui non si può combattere, al quale non si comanda. L’amore sbagliato, nel vortice di una passione delirante, che le fece conoscere l’amarezza della solitudine, “uccello variopinto senza ali”. Sola come donna, come madre, come cantante. L’amore materno, “che è prima del tempo stesso”, comela Sapienza
biblica, l’accompagnò verso il suo secondo marito, “Pocho” Mazzitelli. Anni
dolcissimi, di comprensione e amore vero, interrotti dal male spietato del suo
compagno. Su tutto, la forza del suo vero destino, quello della sua voce. Per
gli ultimi, per i bisognosi, i campesinos. Un canto rabbioso per l’ingiustizia
sociale nel mondo, non solo nella sua amata Argentina. Ma alzare la voce dà
fastidio. Le minacce, le intimidazioni, l’arresto, l’esilio. La grettezza e la
ferocia sanguinaria della dittatura militare, la sottraggono alla sua patria.
Anni di amarezza, di nostalgia, pur costellati di successi internazionali, a
Parigi e Madrid. Anni di speranza di pace e democrazia. Nasce Todo Cambia, che
canterà al ritorno in Argentina il 18 febbraio 1982, alla vigilia della caduta
del regime, per tredici trionfali concerti al Teatro dell’Opera di Buenos
Aires. Può rialzarla, ora, la sua voce e tornare a cantare per i diseredati,
quel popolo mai dimenticati, che mai ha dimenticato lei. Cantare le violenze
del mondo, cantare per ricordare, per non cedere alla violenza dell’oblìo. “Che
vale la vita se chi canta non alza la voce per chi ha bisogno?”. Fino
all’ultimo, anche dopo la malattia che nel frattempo era cresciuta dentro di
lei, silenziosa. Senza mai perdere l’amore per la vita, sublimato nella struggente
“Gracias a la vida”. Senza mai permettere alla sua anima inquieta e tormentata
di arrendersi alle difficoltà.
Con la malinconia allegra del Sudamerica nei suoi occhi, Mercedes – Letizia parla del suo percorso umano e artistico, sino a non distinguere più l’uno dall’altro. Passione, amore e dolore, la partitura della sua esistenza, senza mezzi toni. Il continuo riferimento alla forza di un destino contro cui non si può combattere, al quale non si comanda. L’amore sbagliato, nel vortice di una passione delirante, che le fece conoscere l’amarezza della solitudine, “uccello variopinto senza ali”. Sola come donna, come madre, come cantante. L’amore materno, “che è prima del tempo stesso”, come
Continuerà a cantare, Mercedes, “per tutti
quelli che non saliranno mai su un palco
e nonostante tutto continuano a sognare… Hasta la victoria siempre”.
Il recital, in anteprima nazionale,
interpretato da una convincente e credibile Maria Letizia Gorga, voce calda e
profonda, accompagnata dai bravissimi musicisti Stefano De Meo al pianoforte e
Pino Iodice alla chitarra, è un bellissimo omaggio alla grande artista
argentina. Teatro di narrazione intimamente legato a quello musicale. Un
riuscitissimo esempio di come si possa emozionare e commuovere quando si unisce
l’intensità di un testo con quella di un’interprete adeguata.
La stagione del Teatro Lo Spazio continua nel
segno delle proposte originali e sempre interessanti.
Paolo
Leone
“Todo Cambia – viaggio intimo con Mercedes
Sosa”, scritto e diretto da Pino Ammendola
Con Maria Letizia Gorga
Musiche eseguite ed arrangiate da Stefano De
Meo al pianoforte e Pino Iodice alla chitarra
Si ringrazia l’ufficio stampa dello
spettacolo nella persona di Elisabetta Castiglioni
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