Teatro
Nuovo, Piazza San Babila, Milano. Dal 19 al 30 Novembre 2014
Ha
debuttato a Milano, al Teatro Nuovo, la commedia di Paul Portner Forbici &
Follia, dalla struttura incredibilmente originale e con interpreti
assolutamente fantastici.
La
commedia è ambientata tutta all’interno di un negozio di parrucchiere, “Forbici
& Follia” appunto, gestito da un hair-stylist decisamente gay con l’aiuto di
una shampista-estetista. Interessante il fatto che, appena entrati in teatro,
il sipario è già aperto ed intanto che il pubblico si accomoda, in scena
succede quanto in un negozio di parrucchiere che sta aprendo: i personaggi entrano
ed escono, preparando e sistemando, fino all’apertura al pubblico, quando si
spengono le luci. E di qui a breve siamo trascinati sul set di un’opera di
Agatha Christie.
Il primo Atto vede lo svolgersi dei fatti in diretta: l’apertura del salone, l’arrivo di un antiquario a tagliarsi i capelli, poi di un distinto signore (che si rivelerà essere un commissario di polizia), infine di una ricca e snob cliente dell’alta borghesia, moglie di un politico. Intanto che i parrucchieri lavorano, facendo anche disastri, a partire dal titolare, commentano le notizie del giorno, chiacchierano, discutono di alcuni avvenimenti come si usa fare dal parrucchiere. I personaggi sono solo sei e mantengono i loro nomi reali: uno splendido Roberto Ciufoli è il titolare del salone, Milena Miconi la shampista, Barbara Terrinoni la snob, Nini Salerno il commissario, Nino Formicola (Gaspare di Gaspare & Zuzzurro) l’antiquario.
Il primo Atto vede lo svolgersi dei fatti in diretta: l’apertura del salone, l’arrivo di un antiquario a tagliarsi i capelli, poi di un distinto signore (che si rivelerà essere un commissario di polizia), infine di una ricca e snob cliente dell’alta borghesia, moglie di un politico. Intanto che i parrucchieri lavorano, facendo anche disastri, a partire dal titolare, commentano le notizie del giorno, chiacchierano, discutono di alcuni avvenimenti come si usa fare dal parrucchiere. I personaggi sono solo sei e mantengono i loro nomi reali: uno splendido Roberto Ciufoli è il titolare del salone, Milena Miconi la shampista, Barbara Terrinoni la snob, Nini Salerno il commissario, Nino Formicola (Gaspare di Gaspare & Zuzzurro) l’antiquario.
Al
piano di sopra però viene misteriosamente assassinata una famosissima pianista,
proprio all’indomani del suo imminente ritorno sulle scene: il che porta il
ritorno del cliente, che ora si svela commissario, e di un agente speciale
della Polizia (Max Pisu) per condurre le indagini. Fra battute, pasticci, doppi
sensi e gran confusione, si può dire fin qui tutto regolare; verso la fine del
primo Atto le luci in sala si accendono improvvisamente ed il commissario chiede
l’intervento dei testimoni oculari, ossia gli spettatori! L’intervallo non
esiste per gli attori: mentre l’agente Pisu scende fra il pubblico a
raccogliere testimonianze, il sipario rimane aperto ed i sospettati non possono
lasciare la scena del crimine.
Il
secondo Atto vede i poliziotti sollecitare osservazioni e domande dal pubblico,
ricostruire quanto è accaduto nel primo atto: totalmente improvvisati,
ovviamente, le giustificazioni ed i commenti degli attori; infine la votazione,
per alzata di mano da parte degli spettatori in sala, di chi possa essere l’assassino.
A seconda dei voti del pubblico, l’incriminato sarà quello che prende più voti,
e viene di conseguenza data una spiegazione. Così facendo, ogni sera il
colpevole può essere diverso per cui ci sono diversi finali a seconda della
scelta del pubblico. Un copione mai definitivo, uno spettacolo mai uguale a sé
stesso, una regia geniale: questa è originalità vera.
Incontenibile
Roberto Ciufoli, bravissimo, mai un attimo di cedimento, sempre brillantissimo,
una battuta dietro l’altra, è veramente unico. Brava anche Milena Miconi,
romana D.O.C. con tanto di accento “borgataro”, nel ruolo della shampista di
periferia catapultata in un impiccio più grande di lei. Barbara Terrinoni è
perfetta nella parte della borghese snob che pensa di passarla liscia solo
perché il marito è in politica; ruolo da antipatico per Gaspare, il rigattiere,
nonché amante della Miconi: chiaramente con atteggiamento sospetto, è il più
votato la sera in cui abbiamo assistito allo spettacolo e pertanto è
l’assassino per quella sera: il movente, il denaro. Dato che la pianista avrebbe
lasciato tutti i suoi averi alla Miconi, con cui era diventata molto amica,
Gaspare l’avrebbe uccisa per far sì che Milena avesse subito quei soldi. Bravi
anche Nini Salerno e Max Pisu, come sempre i poliziotti non ci fanno una
grandissima figura da menti eccelse, ma alla fine risolvono il caso.
Uno
spettacolo allegro, brillante, dove si ride tantissimo, pieno di battute e con
protagonisti davvero esilaranti. Da vedere per passare un paio d’ore senza pensieri
in compagnia di attori di prim’ordine.
Chiara Pedretti
Teatro
Nuovo
Piazza
San Babila, Milano
Dal
19 al 30 Novembre, ore 20.45 – domenica ore 15.30
Biglietti
da EUR 44,50 a EUR 54,50
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