29 dicembre, 2014

“Lui il Figlio” il successo di uno spettacolo innovativo. Di Andrea Axel Nobile


"Lui il figlio", progetto artistico  di Mario Gelardi, che prende spunto dal  Khail Gibran “Gesù, figlio dell'uomo” che, attraverso un nuovo punto di vista,  di dieci scrittori contemporanei che seguendo il modello di Gibran, costituito in diversi monologhi. Ricomponendo  e decostruendo la figura del Signore andando ad esplorare, quelle line di confine terse nel tempo, prendendo in studio ogni singolo mitema , fino ad arrivare a una riscrittura del mito stesso.
Posizionando il tutto  in  nuovi modelli , inclinando così il punto di vista dello spettatore più attento.
Ponendo l’accento sull’umanizzazione Cattolica del Dio, ricostruendo il punto di vista,  dove i racconti  diventano parte integrante di un vissuto quello più terreno.
Riportando con un racconto talvolta pungente, l’umanizzazione più totale del Dio creando un doppio binario, che porta a una domanda sola ed univoca dove è il Dio tanto  voto all’umano?
La risposta la si ricerca, forse proprio dall’ imperfezione che rende forse l’uomo sovrano di un regno della quale non sempre è degno di Vivere. Lo spettacolo riesce al contempo far vivere e rivivere quelle emozioni   quei dubbi esistenziali legati al misticismo religioso. 
 
Il tutto portato in scena da un nutrito gruppo, di attori che riesce con verismo a riportare in scena, con autenticità, i difficili ruoli , legati al mito Cristiano, senza mai scadere nella retorica e nel giù visto , consolidando quell’unicità che si ritrova nei testi, non sempre semplicissimi, da portare in scena, ma resi in maniera eccelsa, da una buona regia curata sapientemente  nel dettaglio da Mario Gelardi.

Le storie narrate sono dieci,  attraverso la
penna di  dieci autori contemporanei: Un uomo tra la folla della crocifissione, scritto di Tino Caspanello con Gianluca D’Agostino; Giuda, scritto da Emanuele Tirelli, con Carlo Caracciolo; Giuseppe di Arimatea – scritto da Antonella Ossorio, con Carlo Geltrude; Maria Maddalena, scritto da Sara Bilotti, con Irene Grasso; Lazzaro, scritto da Mario Gelardi con Luigi Credendino; Pietro, scritto da Cristina Zagaria con Mario di Fonzo; La madre di Giovanni Apostolo, scritto da Mario Gelardi con Roberta De Pasquale; Tommaso, scritto da Eduardo Savarese con Gennaro Maresca; Sant'Anna, scritto da Elena Merarini, interpretata da Cinzia Mirabella; La madre di Lui, scritto da Maria Cristina Sarò con Annabella Carrozza. 

Lo spettacolo replicherà il 30 Dicembre a Nuovo Teatro Sanità alle ore 21.00



Andrea Axel Nobile

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