Lunedì 1 dicembre,una giornata uggiosa
ha accolto il numeroso pubblico nella libreria Fahrenheit in piazza Campo de’
Fiori, nel cuore di Roma, alla presentazione del libro di Alma Daddario,
“Strani frutti”, giunto alla seconda edizione. Condizioni meteo che ben si sono
prestate a far da cornice ai racconti brevi della bravissima scrittrice e
drammaturga, attratta e appassionata dal genere noir. Relatore e coordinatore delle letture nel
corso della presentazione è stato il giornalista e scrittore Vito Bruschini,
che ha tratteggiato le caratteristiche della scrittura della Daddario,
sottolineandone la linearità e la brevità, doti che “sublimano e impressionano
il lettore”. L’autrice, rispondendo alle domande, ha tenuto a precisare che,
per quanto riguarda una ipotetica influenza delle opere di Edgar Allan Poe
nella sua scrittura, “non ci ho mai ragionato troppo. E’ stato senz’altro un
mio idolo e sono attratta dal noir per quanto riguarda la semplicità di questo
stile di scrittura, ma mi sento più che altro sospinta dal mio modo di scrivere
per il teatro.”.
Attività per la quale Alma è stata insignita del prestigioso Premio “Stanze segrete” per Siamo tutti libertini, con la regia altrettanto importante di Walter Manfrè, nonché del Premio “Fondila Pastora ” per Io…ero. Dopo una frecciatina polemica
nei confronti degli editori italiani che, contrariamente a quelli esteri,
osteggiano gli autori che propongono la forma del racconto breve, e alcune
considerazioni sul rapporto tra lei e le tematiche anche dure affrontate nei
suoi racconti, Alma Daddario ha lasciato spazio alle voci strepitose degli
attori, intervenuti per dar corpo ad alcuni racconti. Alcuni ironici, altri
decisamente drammatici, altri ancora divertentemente sui toni della favola.
Attività per la quale Alma è stata insignita del prestigioso Premio “Stanze segrete” per Siamo tutti libertini, con la regia altrettanto importante di Walter Manfrè, nonché del Premio “Fondi
Ha
iniziato Anna Teresa Rossini che ha dato voce al drammatico La madre di Cecilia, ha continuato
Mariano Rigillo leggendo e interpretando, incantando i presenti, Il piscione ed il tremendo Solo mia. Silvia Siravo, figlia d’arte,
ha divertito il pubblico interpretando da sola il cinismo di Una coppia affiatata, e poi, insieme
alla Rossini e a Rigillo, il divertissement insito ne La strana avventura di Artemisia Fagotti. Interpretazioni
bellissime che, come ha giustamente evidenziato l’autrice del libro, hanno la
proprietà di “fisicizzare” la scrittura. Magia dei teatranti.
Un libro di racconti brevi, una
ventina, che sicuramente sarà ancora più apprezzato in questa sua seconda
edizione ampliata e arricchita dalla preziosa prefazione di Aldo Carotenuto e
dal commento di Dacia Maraini.
Paolo
Leone
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