31 gennaio, 2015

VIAGGIO ATTRAVERSO L'IMPOSSIBILE - sogni di cinema, a cura di Francesco Vignaroli. Recensione 31: "Napoli Violenta"


ITALIA 1976 91’ COLORE


REGIA: UMBERTO LENZI


INTERPRETI: MAURIZIO MERLI, JOHN SAXON, BARRY SULLIVAN, ELIO ZAMUTO


VERSIONE DVD: SI’, edizione FEDERAL VIDEO




ALLE VOLTE LA POLIZIA NON PAGA IL SABATO…” (dal film)




Reduce dall’esperienza romana raccontata nel film Roma Violenta (1975), il commissario Betti accetta di tornare in prima linea a Napoli, dove però, a causa dei suoi metodi poco ortodossi per combattere il crimine, entra subito in rotta di collisione con i superiori. D’altra parte, le pratiche da sbrigare sono tante e non si può lavorare solo di fioretto: tra micro e macrocriminalità, Betti non ha un attimo di pace, e diventa quasi impossibile operare rimanendo entro i confini della legalità.
L’inossidabile poliziotto dovrà fare i conti con: una coppia di rapinatori col vizio dello stupro; un maldestro topo d’appartamento, che ruba gioielli per conto di un ricettatore più disonesto di lui; lo strafottente bandito Casagrande, ufficialmente agli arresti domiciliari ma in realtà a capo di una banda di rapinatori di banche; il misterioso imprenditore Capuano, uomo ambiguo e dai loschi traffici; il potente boss della camorra ‘O Generale, che gestisce il racket dell’estorsione e fa affari con lo stesso Capuano.

30 gennaio, 2015

Intervista di gruppo a diversi personaggi dello spettacolo, affermati o emergenti. Oggi ci rispondono alla domanda: “Essere attori aiuta nella vita di tutti i giorni? Se sì, raccontami una situazione in cui ti è stato utile”. Curata da Stefano Duranti Poccetti



Valentina Gemelli - Caro Stefano, ti ringrazio e ti rispondo così: "Osservo il termine dal punto di vista etimologico e modifico la domanda in: essere ipocriti (dal greco ὑποκριτής -attori) serve nella vita di tutti i giorni? Beh, letta così a me fa un certo effetto! Va da sé che in quest'ultima accezione,quella più negativa del termine, non mi ci ritrovo. Preferisco,quindi, continuare ad essere attrice sulle tavole di un palcoscenico, ad apertura del sipario. E quando si richiude torno ad essere semplicemente me stessa".




Emanuele Ajello - Sono felice di risponderti perchè trovo che sia un'iniziativa innovativa e interessante: Molte persone che ci circondano sono attori, anche se non fanno di mestiere l'attore, e molte persone che fanno di mestiere l'attore non sono attori. Coloro che lo sono effettivamente, sia mestieranti che non, è inevitabile che usino questa loro "arma" sia nella loro vita privata che professionale, me compreso. Essere attori significa saper gestire il proprio umore, saper riprodurre emozioni e sentimenti, saper fingere. E' una qualità insita in ciascuno di noi, c'è chi ce l'ha più sviluppata, chi meno, bisogna solo saperla cogliere!

28 gennaio, 2015

I Teatri di Parigi: la Comédie-Française. A cura di Stefano Duranti Poccetti


Storia della Comédie-Française


Quando nasce la Comédie-Française, a Parigi esistono soltanto due Compagnie: la Compagnia dell'Hôtel de Bourgogne e la Compagnia dell’Hôtel Guénégaud ed è così che il 21 ottobre 1680 il re Luigi XIV decide di fonderle insieme per creare nella capitale un'unica Compagnia. In verità le due compagnie avevano già recitato insieme il 25 agosto per rappresentare la Phèdre di Racine, ma solo il 19 ottobre viene ufficializzata l'istituzione di questo nuovo gruppo di attori, destinati a mantenere il monopolio di Parigi, confrontandosi coll'altra équipe attoriale al tempo molto forte, quella dei comici italiani.

AVANIM (PIETRE). Una creazione di Yinon Tzafrir. Di Daria D.


Milano, Piccolo Teatro Studio Melato. Dal 27 gennaio al 1 febbraio 2015

Se le pietre potessero raccontare… avrà esclamato il creatore di “Avanim” davanti al monumento “The Warsaw Ghetto uprising” , scolpito da Nathan Rapoport e terminato nel 1948, usando le stesse pietre di granito portate a Varsavia da Albert Speer, capo architetto del Terzo Reich con lo scopo di celebrare la grandezza del Führer. Una legge del contrappasso, una espiazione cui le pietre sono state sottoposte, trasformandosi in un messaggio lanciato a tutta l’umanità perché il genocidio degli ebrei, perpetrato dai nazisti, non sia mai dimenticato.

27 gennaio, 2015

"Lascerò andare il mio cuore". Poesia di Giuseppe Sanfilippo

Les Amants, René Magritte

Ho imparato a
gestire il mio cuore,
allontanandolo da possibili
stagioni d’amore,
lo confesso anche se forse non è originale,
ma è la mia spontaneità che parla.
Sai, poter aver e dar fiducia non è stato facile, ma
da quando ti ho incontrata la vita
brilla di una luce diversa,
mi illumino d’immenso quando mi guardi,
non mi aspetto niente, ma sappi che
se prenderai le mie mani
lascerò andare il mio cuore,
stavolta non gli metterò un freno,
lo lascerò sciogliere alla sintonia d’amore
così come non mi capitava da tanto tempo,
ti aspetterò dovessi attendere una vita intera,
quando si ama, tutto si può bella mia,
qui dove nasce il sole tutto si può, se ci credi.
La mia Dama di vita tu sarai,
ti adorerò per tutti i giorni della mia vita,
sarò quell’uomo che pensi non esista,
campi d’amore infiniti troverai con me,
t’amerò su immensi campi di arancio e grano,
vedrai,
lascerò andare il mio cuore,
stavolta non gli metterò un freno,
lo lascerò sciogliere alla sintonia d’amore
così come non mi capitava da tanto tempo,
ti aspetterò dovessi attendere una vita intera,
quando si ama tutto si può bella mia,
non guarderò nessun’altra fino al giorno che
ti stringerò a me,
scriverò per te nuovi momenti del mio cuore,
saremo come la luna e il mare che si abbracciano
di notte,
quando io e te lasceremo andare i nostri cuori che
si scioglieranno alla sintonia d’amore più bella,
qui dove nasce il sole.


"La Bomba". Lo spettacolo della verità. Di Sara Bonci


Roma, Teatro Millelire. Dal 22 al 25 gennaio 2015

Lo spettacolo è dedicato alla verità”. Queste le ultime parole proiettate nel fondale del piccolo teatrino Millelire, parole che da sole raccontato tutto ciò che “La bomba” è stato. Una scommessa coraggiosa, un azzardo, un vaso di Pandora di emozioni che si è aperto. Non si può dire che lo spettacolo abbia pienamente funzionato, soprattutto dal punto di vista registico (a volte è troppo didascalico e retorico), ma ha fatto riflettere e capire che certe minacce, intimidazioni non sono state mosse solo ai Borsellino e Falcone, ma anche a persone comuni, che hanno semplicemente fatto del proprio lavoro una questione di onore. La vicenda autobiografica di Rosamaria Acquino racconta di una donna messa in disparte perché “scomoda”. Margherita - questo il nome fittizio della protagonista - ha scoperto alcuni inghippi e finti appalti comunali e ha intenzione di fare luce sulle azioni discutibili del sindaco della sua città.

26 gennaio, 2015

CON RABBIA E CON AMORE: PINO DANIELE, UN “NERO A META’ ” (prima parte). Di Francesco Vignaroli


La seconda parte dell'articolo sarà pubblicata lunedì 2 febbraio 2015.



PREMESSA




Odio i necrologi. Odio i piagnistei delle commemorazioni e le celebrazioni postume, così cariche di pomposa retorica e buonismo. Me ne sono sempre tenuto alla larga, e con il presente articolo non faccio certo un’eccezione. Per questo lascerò che sia soltanto l’arte di Pino Daniele a parlare e testimoniare la sua importanza per la musica e la cultura del nostro Paese.
Detto ciò, ritengo che l’unico modo per rendere omaggio con sobrietà e semplicità (come, spero, sarebbe piaciuto a lui) a uno dei miei cantautori preferiti sia quello di presentarvi, preceduta da un breve riepilogo storico della sua carriera antecedente, una puntigliosa ma assolutamente “partigiana” recensione di NERO A META’, per me il suo album più bello, uno dei 10/15 dischi fondamentali del cantautorato italiano.

“IL SINDACO DEL RIONE SANITÀ”. EROS PAGNI ALLE PRESE CON EDUARDO. Di Sara Bonci


Teatro Quirino, Roma. Dal 20 gennaio allo 01 febbraio 2015

I conti non sempre tornano al rione Sanità, gli abitanti vogliono farsi giustizia da soli, gli animi ribollono e chiedono vendetta. Don Antonio, capo illegittimo del quartiere napoletano, è colui che risolve tutti i problemi secondo la sua giustizia, nel tentativo di spargere meno sangue possibile. Un giorno, bussa alla sua porta un giovane accompagnato dalla moglie, pronto a uccidere il padre che lo ha diseredato. Il sindaco, come viene chiamato dal vicinato, vorrebbe acquietare gli animi del ragazzo, Rafiluccio, e farlo riconciliare con il padre, ma quest’ultimo non ne vuole sapere.

23 gennaio, 2015

“AMERICAN SNIPER”: UN EASTWOOD “NORMALE”. Di Francesco Vignaroli


Cortona, Cinema Teatro Signorelli, lunedì 19 Gennaio 2015


La vera storia di Chris Kyle, soprannominato “La leggenda”, infallibile cecchino degli U.S. Navy Seals sopravvissuto a ben quattro missioni in Iraq per poi morire in patria, ancora giovane, ucciso da un altro reduce cui stava prestando assistenza psicologica.

Otto anni dopo lo splendido dittico bellico Flags of our fathers/Lettere da Iwo Jima, che raccontava il secondo conflitto mondiale sia dal punto di vista americano che giapponese, Clint Eastwood torna a parlare di guerra rievocando le recenti e tristi vicissitudini dell’eroe americano Kyle (interpretato da Bradley Cooper), inaspettatamente caduto sul suolo natio dopo aver superato indenne –o quasi- l’Iraq.

21 gennaio, 2015

Ecco come la pensa la nostra vignettista. Disegno e testo di Sara Lovari


Libertà di espressione ma con rispetto degli altri.
nessuno deve essere padrone delle vite altrui.
Rispetto, libertà e vita. 



"La volatà di Calò", storia di un giovane visionario. Di Laura Cavallaro


Teatro Angelo Musco, Catania. Dal 13 al 25 gennaio 2015

Ha un sapore tutto genuino, di un tempo che è stato e che forse non sarà più, lo spettacolo "La Volata di Calò" in scena al teatro Angelo Musco di Catania dal 13 al 25 gennaio 2015. Tratto dal romanzo del giornalista Gaetano Savatteri (edito da Sellerio nel 2008), il testo racconta il sogno visionario, ma poi neanche tanto, del giovane Calogero Montante detto Calò, interpretato da Liborio Natali. “Tutti in Sicilia dimenticano come si chiamano” sottolinea il saggio maestro Grillo (Mimmo Mignemi) perché prendono un nomignolo che li accompagnerà a vita, proprio come il nostro protagonista. Calogero il giovane sognatore che in sella alla sua bici va in giro per le vie di campagna, con il vento a sfiorargli il viso, a immaginare con il cugino Lillo (Giorgio Musumeci) il Giro D’Italia. Un’intera esistenza, quella di Calò, nato e vissuto nel paesino di Serradifalco provincia di Caltanissetta, dedicata alla passione per le biciclette che lo spingerà a creare dal nulla un impero imprenditoriale in grado di far concorrenza all’unica fabbrica di biciclette esistente allora, la Bianchi di Milano. Apre la sua prima officina in via Dante, la via principale del paese, spendendo ore ed ore nella realizzazione di ogni singola bici costruita con amore e dedizione. Un lungo racconto, dunque, dalla giovinezza alla maturità, in un’Italia mutevole e ballerina.

20 gennaio, 2015

David Larible in “Destino di clown”. Di David Larible e Alessandro Serena. Di Daria D.


Cremona, Teatro Ponchielli. Domenica 18 gennaio 2015

A chi chiede se gli spettacoli del grande clown David Larible sono “per grandi o per bambini”, vorrei rispondere così:
Primo: sono per adulti che vogliono sentirsi ancora un po' bambini.
Secondo : come dice David “il suono più bello è la risata di un bambino”.
Terzo : sono per sognatori.
Quarto: venite e capirete.
Conosco David Larible da più di vent’anni, lo incontrai la prima volta a Los Angeles, al famoso circo RinglingBros&Barnum. Da allora ho sempre visto i suoi show, quando ho potuto, sia che fossero all’interno di un circo, che gli one man show, che le partecipazioni televisive al Festival del Circo di Montecarlo dove è stato insignito del Clown d’Argento e del Clown d’Oro.

Meam Yoar, l'arte dell'innovazione


Venerdì 16 gennaio 2015 - Roma - l'open fashion day per presentare il nuovo progetto e inaugurare il primo store Meam Yoar. Testimonial dell'evento il regista e conduttore televisivo Anthony Peth.

Venerdì 16 gennaio si è svolta a Roma l'apertura dell'open fashion day Meam Yoar, il progetto nato grazie al desiderio di Casimiro Sciscione e Tommaso Ceccano di esprimere con le loro creazioni un nuovo concetto di moda che unisce l’urban style più contemporaneo ad uno stile più minimal e geometrico.
Grande dimostrazione di coraggio per due giovani ragazzi che a dispetto della grande crisi che sta danneggiando l'economia italiana e i tanti giovani con grandi sogni e poche possibilità, si sono rimboccati le maniche e hanno dato il via ad un progetto innovativo, artistico ed estremamente ambizioso. Fra i maggiori promotori dello show biz, che indossano i capi da anni, il conduttore televisivo Anthony Peth, testimonial della serata.

18 gennaio, 2015

“A steady rain” (dentro la pioggia). In ascolto delle nostre profonde oscurità. Di Paolo Leone


Roma, Teatro Biblioteca Quarticciolo (Via Ostuni 8). 17 e 18 gennaio 2015

La ricerca di un senso della logica nelle dinamiche umane, la pioggia battente, la violenza strisciante, il puzzo di periferie e di umanità degradate. Il “marcio morale” e la difficoltà di distinguere il bene dal male. A steady rain, la pièce del drammaturgo americano Keith Huff arriva a Roma, nel grazioso Teatro Quarticciolo, dopo l’esordio nell’ultimo Festival di Todi, interpretata da Graziano Piazza e Davide Paganini. Lo schema è quello, visto e rivisto, di centinaia di film e telefilm americani. Due poliziotti, uno allergico ad ogni forma di protocollo, l’altro più rispettoso dei regolamenti. Il primo, Denny (Piazza) sul crinale del precipizio, professionale ed esistenziale, l’altro, Joey (Paganini) con le sue debolezze alcoliche e sentimentali alla ricerca di una stabilità che da solo non riesce a trovare. Due colleghi, due amici per la pelle, intrecceranno le loro vite a tal punto da diventare un nodo irrisolvibile e doloroso, se non con la tragica scomparsa di uno di loro.

Hamlet travestie. Da John Poole e Antonio Polito a William Shakespeare. Di Daria D.


Teatro Franco Parenti, Milano dal 13 al 25 gennaio 2015

Foto Lucia Baldini
Dalla Danimarca, Amleto scende nei vicoli napoletani, sotto una coperta in stile patchwork, di cui sembra vantarsi come un mantello prezioso, per mano di due autori, Emanuele Valenti anche regista e Gianni Vastarella, che interpreta il principe folle, con la collaborazione della drammaturga Marina Dammacco.
Ispirandosi all’omonima parodia scritta nel 1810 dal drammaturgo inglese John Poole, naturalmente al grande Bardo e al “Don Faust” di Antonio Petito, rappresentante importante del teatro napoletano dell’ottocento, lui stesso celebre pulcinella e drammaturgo, gli autori ambientano la vicenda non nella terra d’origine, e del resto “ò 47 nun arriva a’ Danimarca”, ma a Napoli, ai giorni nostri.

16 gennaio, 2015

Notturno, La Ragione al Sonno. Liberamente tratto da La Casa del Sonno di Jonathan Coe. Di Daria D.


Milano, Teatro Filodrammatici. Dal 13 al 18 gennaio 2015

Foto Filippo Renda
Due splendide attrici, Alice Redini e Irene Serini, lanciate fin quasi all’esagerazione, in una sorta di cabaret espressionista, novella gotica e “il ritorno degli zombie”, occhi cerchiati di nero, facce dipinte di bianco, costumi inventivi, interessanti nella loro semplicità, sono le protagoniste di questo spettacolo liberamente tratto dal romanzo “La casa del sonno” di Jonathan Coe, pubblicato nel 1997.
Non credo sia stato un lavoro facile estrapolare dal romanzo le parti più visivamente narrabili, trasportare sulla scena racconti di incubi, insonnie, fobie e disturbi del sonno e le loro interpretazioni. Infatti il regista Filippo Renda mette in chiaro che ci s' ispira liberamente, già dal titolo, comunque molto evocativo della vicenda.

15 gennaio, 2015

“Trasteverini”. La forza dirompente delle idee. Di Paolo Leone


Roma, Teatro Sette (Via Benevento 23) Dal 13 al 25 gennaio 2015


Ci sono spettacoli capaci di sorprendere, a volte, quando meno te lo aspetti. Di Trasteverini, in scena al Teatro Sette di Roma (riproposto dopo un po’ di anni), avevo sentito parlare ma non avevo mai avuto la fortuna di vederlo. Fortuna, si, perché la commedia musicale del duo Perrozzi - Vergoni (da un soggetto di Veruska Armonioso), è un vero gioiellino capace di stupire con la forza delle idee. Non troverete il solito ritratto di una Roma sparita, un nostalgico tuffo nel passato, nel “si stava meglio quando si stava peggio”, (ma sarà poi vero?). Trasteverini ha la forza del presente, di una drammaturgia moderna che soltanto fisiologicamente strizza l’occhio al passato. Voci, le voci dell’anima di questa città, di chi quotidianamente lotta coi propri sogni e con le proprie delusioni.

“Il caso Braibanti”. Un processo alla diversità. Di Paolo Leone


Roma, Teatro dei Conciatori (via dei Conciatori 5). Dal 13 al 25 gennaio 2015

L’Italia, da sempre, è un Paese dalla memoria corta. Spesso, semplicemente ignora, come fosse preda di una ricorrente damnatio memoriae, fatti accaduti e seppelliti sotto una coltre di vergogna. Fatti di cui è meglio non sapere. Un’occasione imperdibile per conoscere una parte della nostra nazione che non appartiene al medioevo, come sembrerebbe, ma soltanto a poco meno di 50 anni fa, potete coglierla al Teatro dei Conciatori, dove il regista Giuseppe Marini mette in scena Il caso Braibanti. Non soltanto uno scandalo giudiziario che fece scalpore nel 1968 e dintorni, anni in cui di fronte ad un cambiamento epocale, fisiologicamente si ergevano muri reazionari di inaudita prepotenza, ma un vero e proprio caso politico e civile, come sottolineò Umberto Eco. Aldo Braibanti, scomparso nel 2014, era un ex partigiano, artista, poeta, filosofo, studioso della vita delle formiche, comunista ed omosessuale. Un uomo colto e mite, sicuramente carismatico, accusato di “plagio” dal padre del suo giovane compagno (maggiorenne) Giovanni Sanfratello. Un reato previsto dal fascista “codice Rocco”, allora ancora in vigore, del quale Braibanti fu il primo ed ultimo ad essere incolpato, prima che venisse abolito nel 1981.

Christmas in the world. Di Laura Cavallaro



Martedì 30 dicembre 2014, ha avuto luogo il secondo appuntamento della stagione concertistica di musica classica e sacra “In Cordis Jubilo” curata dal Coro Lirico Siciliano e dall'Arcidiocesi di Catania, con l’atteso concerto di Natale dal titolo “Christmas in the world”. A fungere da scenario, come sempre, l’altare maggiore della Badia di Sant’Agata a Catania.

13 gennaio, 2015

Notturno – La ragione al sonno. Di Paola Pini


Trieste, Il Rossetti-Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, dall’8 all’11 gennaio 2015

Sarah, Gregory, Cleo, Robert. Quattro personaggi per tre attori, uno dei quali fuori scena. La vicenda è ambientata ad Ashdown, un luogo che ha cambiato uso nel corso degli anni: da abitazione privata ad alloggio per studenti universitari per diventare infine clinica privata con centro di ricerca del sonno. I personaggi vi si muovono nel tempo in un gioco di specchi che chiarisce progressivamente la storia. Liberamente tratto dal romanzo “La casa del sonno” di Jonathan Coe, edito in Italia da Feltrinelli, lo spettacolo proposto in prima nazionale alla Sala Bartoli de Il Rossetti – Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia affronta un tema presente e costante nella nostra quotidianità: l’incapacità di ascoltare davvero e i sempre più evidenti limiti del linguaggio verbale come strumento per descrivere la nostra realtà, interna od esterna che sia. Se a ciò si aggiungono una buona dose di cinismo e di osservazione dell’altro senza la minima empatia e la mancanza di senso di responsabilità verso le conseguenze delle parole dette, ecco che ci sono tutte le possibilità perché la tragedia avvenga.

“Cercasi Cenerentola”. Una favola moderna e interattiva, ma con la magia di sempre. Di Paolo Leone


Albano Laziale, Teatro Alba Radians. Lunedì 12 gennaio 2015

C’era una volta…e c’è ancora il mondo delle favole, oggi più che mai accantonato negli angoli reconditi dei nostri cuori, nei ricordi dei bambini che fummo. In questo nostro bistrattato Paese esistono realtà e nomi che sono garanzia di alta qualità, di eccellenza, e la Compagnia della Rancia ne è un fiore all’occhiello. Il musical italiano è vivo e vegeto e, se continua a crescere grazie alle idee innovative, soprattutto in chiave registica, nell’ambito off, la punta dell’iceberg brilla con le grandi produzioni, come questa che da più di un anno gira l’Italia riproponendo una delle favole più amate nel mondo, svecchiandola decisamente.

12 gennaio, 2015

“L’appartamento” di Francesco Apolloni. Si può convivere con persone di diversa nazionalità, religione ed etnia? Di Emanuele Ajello


Roma, Teatro Roma. Dal 6 al 26 gennaio 2015

L’Appartamento” è uno spettacolo teatrale diretto da Francesca Gasbarri in scena al Teatro Roma, sito in Via Umbertide 32, dal 6 al 26 Gennaio 2015.La prima coppia ad entrare in scena è quella composta da due italiani senza lavoro ed è interpretata da Antonio Conte e Gabriella Silvestri. I due hanno comprato un appartamento alla metà del prezzo di mercato e credono di aver fatto l’affare della loro vita.
Ache una simpatica coppia marocchini (Alida Sacoor e Jonis Bashir) ed un’altra spassosissima coppia di indiani (Marine Galstyan e Rishad Noorani) hanno comprato il medesimo immobile e credono di aver fatto un grande affare.

“MORITURI”. Ultimate le riprese a Torino. Di Sabina Filice



Nei giorni scorsi sono stati girati gli ultimi ciak del film “Morituri” di Daniele Segre. Il film è stato girato a Torino nell’ex-cimitero di San Pietro in Vincoli, dieci giorni di riprese a cavallo tra la fine 2014 e inizio 2015 precedute da un mese di prove nella sede della Film Commission Torino Piemonte di V. Cagliari.
Morituri” è il terzo quadro di una trilogia di film girati con un’unica inquadratura frontale che Segre ha realizzato dal 2002 con “Vecchie”, interpretato da Barbara Valmorin e Maria Grazia Grassini, e nel 2004 con “Mitraglia e il verme” interpretato da Antonello Fassari e Stefano Corsi.
Il regista definisce il suo film come un noir, comico, drammatico, ironico e inquietante.

09 gennaio, 2015

Il Teatro Eliseo ancora chiuso. L'Italia ghigliottina la Cultura. Vignetta di Sara Lovari



"Due donne e un delitto". Il giallo di un'amicizia. Di Paolo Leone


Roma, Teatro Ambra Garbatella (piazza Giovanni da Triora 15). Dall’8 al 18 gennaio 2015

Tutto in una notte. Due amiche, caratterialmente agli antipodi e in rotta di collisione per motivi che pian piano si sveleranno nello svolgersi della storia. Il misterioso omicidio (così sembra) del marito di una, il losco comportamento dell’altra. La prima chiede aiuto per un alibi inesistente, l’altra accusa e poi ricatta. Un’altalena di sospetti reciproci per cercare di arrivare alla soluzione del giallo, fino al ribaltamento a sorpresa dei ruoli, che a sua volta sarà cancellato da un finale che rimane “aperto”. Gli ingredienti della commedia scritta da Valentina Capecci, in scena al Teatro Ambra alla Garbatella dall’8 gennaio, c’erano tutti per confezionare uno spettacolo avvincente. La rivalità e l’amicizia tra donne, con tutte le sfumature dell’universo femminile, un fatto di sangue apparentemente insolubile, la dichiarata volontà di divertire coi toni della commedia, due attrici (Giorgia Wurth e Silvia Delfino) non nuove in ruoli brillanti.

08 gennaio, 2015

“La Verità” scritto e diretto da Daniele Finzi Pasca. Poema acrobatico e surrealistico con 13 artisti e un vero Dalí in scena. Di Daria D.


Piccolo Teatro Strehler, Milano.Dal 27 dicembre 2014 all'11 gennaio 2015

Il “fondale ritrovato” sembra il titolo di una fiaba invece è quello di una storia vera, anche se intrisa di magia e di fortuna. Stiamo parlando di un fondale dipinto da Dalì che, dopo essere stato dimenticato in una cassa di legno, nel deposito di un teatro di New York, viene finalmente ritrovato. È un pezzo unico, dipinto dal grande pittore surrealista negli anni Quaranta per la scenografia del balletto Tristan fou, la sua versione “surrealista” dell’opera Tristano e Isotta di Richard Wagner.

Marco Cavallaro torna a Roma con lo spettacolo “Una Splendida Vacanza”. Di Emanuele Ajello


Teatro San Paolo, Roma. Dal 6 al 26 gennaio 2015

Una splendida Vacanza” è uno spettacolo teatrale, in scena al Teatro San Paolo di Roma, sito in Via Ostiense 190 dal 6 al 26 gennaio 2015, scritto e diretto da Ester Cantoni.
Riccardo, interpretato da Giuseppe Renzo, è un trentenne squattrinato, senza lavoro, che, per sbarcare il lunario, dilapida lentamente il patrimonio familiare, gestito dalla ben più responsabile sorella Adriana (Patrizia Grossi), chiedendole in continuazione prestiti per avviare improbabili attività commerciali che, in realtà, non ha la minima intenzione di intraprendere.

Dario Baldan Bembo: “Amico è”. Per raccontare uno dei tasselli più importanti e fondamentali della nostra vita, che aiuta il benessere psicologico d’ognuno di noi . Di Giuseppe Sanfilippo


Pablo Picasso, Amicizia
L’amicizia è uno degli aspetti più importanti nella vita dell’essere umano, dopo la famiglia, il rapporto con la propria compagna di vita e con i figli. Essa dunque rientra tra le categorie fondamentali per l’uomo, che sono la vera ricchezza che un essere umano possiede e le possiamo definire vere e proprie opere d’arte. Si tratta di ricchezze insuperabili e insostituibili, infatti esse non possono essere superate né dal denaro né dal potere né nessuna altra cosa. L'amicizia è dunque un tassello fondamentale, ma chi è un amico?

07 gennaio, 2015

Intervista con Stefania Fratepietro. Un concentrato di energia anche fuori dal palco. Di Paolo Leone



Stefania Fratepietro è una delle punte di diamante del panorama “musical” italiano. Negli ultimi anni ha ricevuto riconoscimenti importanti e grandi soddisfazioni. Esponente di un movimento, quello del cosiddetto “musical off”, sempre più apprezzato dal pubblico e ricco di talenti, sia sul palco che in cabina di regia. L’abbiamo incontrata in una pausa dello spettacolo “Ti amo, sei perfetto, ora cambia”, in scena al Teatro dei Satiri di Roma, che continua a mietere consensi di pubblico e critica. Un concentrato di energia e simpatia, ha idee molto chiare e anche a parole esprime tutta la sua carica, come sul palco, e non le manda a dire. Leggete cosa racconta al Corriere…

Stefania, in questi giorni, fino all’11 gennaio, sei in scena al Teatro dei Satiri con il delizioso “Ti amo, sei perfetto, ora cambia, il musical off che, per il Corriere, ho recensito l’estate passata e che mi colpì molto (http://www.corrieredellospettacolo.com/2014/08/ti-amo-sei-perfetto-ora-cambia.html). Il tuo punto di vista sui motivi del grande successo che continuate ad ottenere?

06 gennaio, 2015

"Feet Fantasy”, la fantasia nelle mani e nei piedi. Di Daniela Chessa


Tanti gli appuntamenti romani dell'epifania ma noi di corriere dello spettacolo consigliamo a tutti coloro che amano la fantasia uno spettacolo davvero incredibile! Al teatro Lo Spazio di Roma alle ore 17 l'ultimo imperdibile appuntamento con "Feet Fantasy".
I piedi e le mani saranno i veri protagonisti dello show grazie alla maestria di Monsieur David capaci di raccontare storie comiche, poetiche e sognanti.
In un luogo dove il tempo sembra si sia fermato, per dar spazio ad un presente fatto di sensazioni, ascolto, empatia con l'ambiente, in quel presente dove il corpo ci comunica una strada, una vita, un ruolo.