Martedì
30 dicembre 2014, ha avuto luogo il secondo appuntamento della
stagione concertistica di musica classica e sacra “In
Cordis Jubilo” curata dal Coro Lirico Siciliano e
dall'Arcidiocesi di Catania, con l’atteso concerto di Natale dal
titolo “Christmas in the world”. A fungere da scenario, come
sempre, l’altare maggiore della Badia di Sant’Agata a Catania.
Un lungo itinerario attraverso i brani natalizi più conosciuti oltre a quelli tipici della tradizione, ha calato il numeroso pubblico accorso all’evento in un’atmosfera magica e festosa. A dirigere il coro e l’orchestra è stata la sensibilità del Maestro Francesco Costa, a cui va un plauso speciale non soltanto per la selezione e l’impostazione dei brani ma anche per la precisione con cui ha guidato i cantanti e i musicisti. Apprezzabilissima la scelta di mettere in risalto alcune voci soliste, soprattutto e non solo nell’incipit dei brani, come è avvenuto in Bambino Divino, eseguito dalla cristallina vocalità del soprano Tiziana Fiorito, e anche nell’Adorabunt Nationes , dove a spiccare era la calda voce di Luana Saccuta. Non da meno la raffinata versione di Stille Nacht, uno dei canti di Natale più conosciuti al mondo, tradotto in varie lingue, eseguito parte in tedesco parte in italiano. Ancora uno volta il coro fa sfoggio di componenti di alto livello per un’ interpretazione misurata, vocalmente precisa e acusticamente impeccabile. Naturalmente non si può non citare l’accuratezza nell’esecuzione dei musicisti e il magnifico intro acustico del chitarrista Fulvio Midolo in Tu scendi dalle stelle. Tra i solisti, tutti bravissimi, merita di essere menzionata per l’originale performance il contralto Antonella Leotta, che ha eseguito superbamente Amazing Grace.
Un lungo itinerario attraverso i brani natalizi più conosciuti oltre a quelli tipici della tradizione, ha calato il numeroso pubblico accorso all’evento in un’atmosfera magica e festosa. A dirigere il coro e l’orchestra è stata la sensibilità del Maestro Francesco Costa, a cui va un plauso speciale non soltanto per la selezione e l’impostazione dei brani ma anche per la precisione con cui ha guidato i cantanti e i musicisti. Apprezzabilissima la scelta di mettere in risalto alcune voci soliste, soprattutto e non solo nell’incipit dei brani, come è avvenuto in Bambino Divino, eseguito dalla cristallina vocalità del soprano Tiziana Fiorito, e anche nell’Adorabunt Nationes , dove a spiccare era la calda voce di Luana Saccuta. Non da meno la raffinata versione di Stille Nacht, uno dei canti di Natale più conosciuti al mondo, tradotto in varie lingue, eseguito parte in tedesco parte in italiano. Ancora uno volta il coro fa sfoggio di componenti di alto livello per un’ interpretazione misurata, vocalmente precisa e acusticamente impeccabile. Naturalmente non si può non citare l’accuratezza nell’esecuzione dei musicisti e il magnifico intro acustico del chitarrista Fulvio Midolo in Tu scendi dalle stelle. Tra i solisti, tutti bravissimi, merita di essere menzionata per l’originale performance il contralto Antonella Leotta, che ha eseguito superbamente Amazing Grace.
Nella
seconda parte della serata gli spettatori hanno potuto gradire la
realizzazione della Misa Criolla firmata dal compositore
argentino Ariel Ramirez, che la scrisse nel 1963 allo scopo di
raccontare attraverso la musica la sua crescita spirituale.
Fondamentale alla realizzazione di questo suo progetto fu l’incontro
con Padre Mayol, il quale gli fece conoscere una serie di poemi a
carattere religioso perché li musicassi e con Padre Antonio Osvaldo
Catena che lo mise in contatto con Padre Jesú Gabriel Segade per
arrangiarla. L’opera ha visto, oltre al coro, nel ruolo di solisti
i tenori Alberto Maria Munafò e Dave Monaco e le loro voci di
pregio, accompagnati al pianoforte da Annalisa Mangano, dal
chitarrista Agatino Scuderi e da Giovanni Caruso, Davide Pennisi e
Andrea Zito alle percussioni.
Una
sonorità quella della Misa che risente fortemente dei ritmi
sudamericani e in particolare della tradizione andina, diversa e per
questo speciale, intrisa di folklorismo e di estremo senso religioso.
A conclusione dell’evento il Coro Lirico ha donato alcuni dei
brani più celeberrimi di Verdi e Mascagni , divenuti ormai di
repertorio, congedandosi dal pubblico che ha applaudito calorosamente
ogni singola esecuzioni, in pieno visibilio.
Laura
Cavallaro
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