Storia della Comédie-Française
Quando
nasce la Comédie-Française, a Parigi esistono soltanto due
Compagnie: la Compagnia dell'Hôtel de
Bourgogne e la Compagnia dell’Hôtel
Guénégaud ed è così che il 21
ottobre 1680 il re Luigi XIV decide di fonderle insieme per creare
nella capitale un'unica Compagnia. In verità le due compagnie
avevano già recitato insieme il 25 agosto per rappresentare la Phèdre di Racine, ma solo il 19 ottobre viene ufficializzata l'istituzione
di questo nuovo gruppo di attori, destinati a mantenere il monopolio
di Parigi, confrontandosi coll'altra équipe
attoriale al tempo molto forte, quella dei comici
italiani.
L'attività
della Compagnia si vede legata soprattutto a quella del grande
drammaturgo Molière e si rappresentano anche testi Racine e di
Corneille. La vita per la Comédie non è però per nulla
facile, visto e considerato che i comici si vedono costretti a
lasciare l'Hôtel Guénégaud, per trovare un'altra
sistemazione nel 1689 in rue des Fossés-Saint-Germain. Cominciano
così degli anni di stabilità, dove la gli attori possono affermarsi
sulla scena parigina, iniziando a inserire nei primi decenni del
Settecento le prime tragedie di Voltaire nel loro repertorio. Nel
1770 c'è ancora un altro cambiamento di luogo, visto che la nuova
sede diventa la Salle des Machines du palais des Tuileries,
dove vengono inaugurate delle importanti opere, soprattutto di
Beaumarchais, di cui si vede la creazione del Barbiere di Siviglia
nel 1775 e quella delle Nozze di Figaro (1784), commedia
annunciatrice di quello spirito rivoluzionario, che è oramai alle
porte – rappresentata al Théâtre de l'Odéon, dove la
Compagine si trova provvisoriamente fino al 1793. Rivoluzione che
arriva nel 1789, quando la sede della Comédie prende il nome
di Théâtre de la Nation. Nel corso di questi avvenimenti
politici si vede anche una scissione all'interno della Compagnia
stessa, visto che emerge la dissidenza di un gruppo di attori
repubblicani, che guidati da Talma s'istallano in un altro Teatro, il
Théâtre de la République.
Ma il peggio deve ancora venire
per la Comédie, visto che nel 1793 viene chiusa, perché
considerata dai rivoluzionari organo elitario di prestigio, e gli
attori vengono addirittura imprigionati, rischiando la morte alla
ghigliottina. Solo nel 1799 la Comédie-Française sarà
ufficializzata così come la vediamo attualmente, dove il Teatro
principale è quello della Salle Richelieu al Palais-Royal,
ideato dall’architetto Victor Loui. Il 30 maggio dello stesso anno
sarà lo stesso Napoleone a concalmarsi suo protettore.
Da
quest'anno in poi – anno in cui la scena fu dominata dall'attore
Talma, che morirà nel 1826 – inizia la vera scalata della
Comédie-Française, che nell'arco degli anni ospiterà tutte
le correnti più emblematiche e innovative della scena francese,
aprendosi anche ad autori stranieri. La Comédie fu anche
pionieristica per quanto riguarda il Naturalismo a Teatro,
visto e considerato che il direttore Émile Perrin (dal 1871 al 1885)
fu uno dei più ferventi sostenitori di quella corrente poi portata
all'estreme conseguenze da Antoine e che vedrà quindi proprio alla
Comédie un palco d'eccezione.
La
Comédie-Française, per come la conosciamo oggi, la dobbiamo infine
a degli avvenimenti degli anni Novanta. È nel 1993 infatti, dopo
anni di appropriazioni e ritiri del Théâtre de l'Odéon, che
viene aperta una seconda sala, si tratta del Théâtre du
Vieux-Colombier; mentre nel 1996 viene inaugurato il terzo
tassello: lo Studio-Théâtre.
Dal
1995 la Comédie-Française si trova sotto la tutela dei Beni
Culturali e il suo direttore è attualmente Muriel Mayette.
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