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19 febbraio, 2015

"Giuseppe Verdi. Le memorie nel petto" vola ad Hollywood grazie alla regia di Emanuela Morozzi. Di Daniela Chessa


"Giuseppe Verdi. Le memorie nel petto" vola ad Hollywood.
Lo short film di Emanuela Morozzi al Festival Los Angeles Italia
Il 20 febbraio in occasione del Festival Los Angeles Italia verrà presentato al grande pubblico lo short film “Giuseppe Verdi. Le memorie nel petto” con tre eccellenze italiane Luca Lionello, Alessandro Haber e l’affascinante Elisabetta Pellini.
Un progetto interessante prodotto da Olivia Film s.r.l. e diretto da Emanuela Morozzi, soggetto e sceneggiatura di Maria A. Listur ed Emanuela Morozzi.
Il lavoro verrà presentato in anteprima internazionale ad Hollywood presso il Chinese Theatre nel pomeriggio del 20 febbraio.


Il corto racconta un momento molto particolare della vita di Verdi: la nascita del Nabucco, accompagnato dalla colonna sonora originale di Marco Valerio Antonini.

La regista italiana Emanuela Morozzi, grazie alla sua peculiarità nel rappresentare personaggi storici italiani nel mondo, è un orgoglio tutto italiano che ha già avuto un incredibile successo a Broadway grazie alla regia del suo short film: “L’alba della libertà” una visione del tutto innovativa su Giuseppe Mazzini a 140 anni dalla sua morte.

MEMORIE NEL PETTO® è un racconto sull’ispirazione e il mondo sottile della creazione; basato su un episodio che, secondo diverse biografie, è accaduto realmente: l’impresario di Giuseppe Verdi, Bartolomeo Merelli, fu chi suggerì al compositore il libro da cui nacque Nabucco.
Appoggiate a questo evento, abbiamo creato un ambiente realistico e anche onirico dove poter raccontare il passaggio dall’oscurità d’una vita travagliata e infelice alla luce che, il successo della magnifica Opera, recò nella vita di Giuseppe Verdi.
Esiste un avvenimento realmente accaduto, raccontato in più biografie, tra Giuseppe Verdi e il suo impresario Bartolomeo Merelli: dicono sia stato quest’ultimo a proporre al compositore il libro da cui creò Nabucco. Evento questo, la cui dinamica è narrata in diversi modi, ragion per cui, abbiamo scelto nelle prospettive:

- del rispetto verso la storia documentata.

- della delicatezza che spesso gli animi feriti necessitano.

- della nostra soggettività, intenta a materializzare l’ispirazione attraverso immagini metaforiche fedeli allo sviluppo onirico ed evocativo del cortometraggio.

Le immagini metaforiche - sostenute dalla poetica degli ambienti e della luce - sono:

- il ritrovamento imprevedibile dello stesso libro proposto dal Merelli.

l’ispirazione impersonata da una donna impalpabile e leggera, abitante indecifrabile del luogo che prima risuonava soltanto le voci della sua famiglia scomparsa. Un mondo sottile, costruito a sostegno e nutrimento dell’estro, interpretato da mani femminili che nell’ombra della stanza, servono del cibo, dell’acqua, riassettano la stanza, chiudono e aprono le finestre, precedendo le azioni del compositore, facilitando ogni bisogno comune.

Tutto avviene in quell’ombra che da sempre precede una luce e, in questo caso, intensa e veritiera: il successo di Nabucco, inaugurazione della seconda parte della vita di Giuseppe Verdi chissà anche ispirata, come in “ Va Pensiero ”, dalle sue MEMORIE NEL PETTO®.

Daniela Chessa



Memorie nel Petto - Teaser

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