Il
Théâtre des Champs-Elysées
Il
Théâtre des Champs-Elysées (negli anni ’20 anche
conosciuto con il nome di Comédie-Montaigne, dato dal
direttore Jacques Hébertot) fu costruito nel 1913 e inaugurato il 3
aprile dello stesso anno. E’ considerato uno dei più bei Teatri
parigini. La sua costruzione si deve a un gruppo di artisti :
gli architetti Henry Van de Velde e Auguste Perret, il pittore e
scultore Antoine Bourdelle (sua la facciata e altre decorazioni e
affreschi interni), il pittore Maurice Denis (che realizzò la
decorazione della cupola), i pittori Édouard Vuillard, Ker-Xavier
Roussel e Jacqueline Marval – che hanno ugualmente contribuito alla
decorazione -, che diedero a questo tempio uno stile tra l’Art déco
e il classico. La costruzione è divisa in tre sale : le Théâtre
des Champs-Élysées (1905 posti), la Comédie des
Champs-Élysées (601 posti) e lo Studio des Champs-Élysées
(230 posti). E’ stato, tra l’altro, il primo Teatro di Parigi
costruito in cemento armato. Il primo direttore fu Gabriel Atruc, che
vide la creazione della « scandalosa » Sacre du
Printemps di Stravinsky, coreografata da Nijinsky, che fu
rappresentata per la prima volta proprio in questo Teatro il 29
maggio 1913, quindi solo a poco più di un mese dalla sua apertura.
Il
debutto della Sagra della Primavera avvenne il il 29 maggio 1913 al
Théâtre des Champs-Elysées e coincise con il più clamoroso
scandalo nella storia del balletto del primo Novecento. Non appena il
sipario si aprì, scoppiò nella sala un tale tumulto che i danzatori
della compagnia dei Ballets Russe non riuscirono più a sentire
l’orchestra, che pure suonava freneticamente.
La
bacchetta del direttore, Pierre Monteux, non era certo sufficiente a
ovviare all’inaspettato clamore e il coreografo Vaslav Nijinskij,
appollaiato su uno sgabello dietro le quinte, si mise a scandire il
tempo con i piedi perché i ballerini potessero continuare a danzare.
I
fischi e gli schiamazzi persistenti costrinsero Sergej Djagilev,
l’impresario dei Ballets Russes, a levarsi in piedi e a implorare
il pubblico di lasciare proseguire lo spettacolo ; ma quando la
rappresentazione terminò, l’autore della musica, Igor Stravinskij,
dovette scappare dal teatro per evitare il furore degli spettatori1.
Si
capisce da queste parole che non fu per niente facile l’esordio
della Sagra, composta da Igor Stravinskij su coreografie di
Vaslav Nijinskij. In effetti sarà un’opera che all’epoca non
avrà molto successo, visto che sarà rappresentata tra Parigi e
Londra solo otto volte.
Era
la prima volta che si vedeva sul palcoscenico una cosa del genere. Il
soggetto è già molto particolare per l’epoca e considerato
violento a scandaloso, visto che si tratta del sacrificio di una
vergine da parte di una tribù per consacrare l’arrivo della
primavera. Fu inoltre la prima volta che i danzatori, per volere di
Nijinskij, rinunciarono alla leggerezza e alla verticalità del
balletto classico, a favore di movimenti pesanti, per niente
artificiosi, richiamanti a quell’antica civiltà primitiva.
In
ogni caso, chiudendo questa parentesi sulla Sagra, come si
capirà il Théâtre des Champs-Elysées ha avuto fin
dagli inizi un repertorio musicale (musica, danza, opera…), linea
che segue tutt’oggi. Qui sono ospitati i migliori direttori di
orchestra, cantanti, musicisti del mondo artistico : direttori e
compositori come Karl Boehm, Pierre Boulez, William Christie, Claude
Debussy, Wilhelm Furtwaengler, Valery Gergiev, Carlo Maria Giulini,
Bernard Haitink, D.E. Ingelbrecht, Herbert von Karajan, Otto
Klemperer, Josef Krips, Lorin Maazel, Kurt Masur, Zubin Mehta, Willem
Mengelberg, Pierre Monteux, Charles Münch, Riccardo Muti, Seiji
Ozawa, Manuel Rosenthal, Sir Georg Solti, Arturo Toscanini, Bruno
Walter, René Jacobs, Marc Minkowski ; cantanti Feodor
Chaliapine, Elizabeth Schwarzkopf, Maria Callas, Luciano Pavarotti,
José van Dam, Jessie Norman, Anne Sofie von Otter, Felicity Lott,
Cecilia Bartoli, Natalie Dessay, Juan Diego Florez, Angela Gheorghiu,
Roberto Alagna, e solisti del calibro di Horowitz, Serkin, Arrau,
Stern, Rostropovitch, Pollini, Brendel, Vengerov, Kissin, Anne-Sophie
Mutter. Il Teatro è stato fin dagli esordi aperto alle nuove
correnti artistiche ed è per questo che La Sagra della Primavera
ha potuto prendere vita proprio qui. Questo non è stato l’unico
esempio di novità da parte del Teatro ; anche gli stessi
Balletti Russi di Serge Diaghilev hanno avuto un palco di
eccezione proprio qui, come del resto anche altre grandi personalità
e grandi corpi di danza, come Isadora Duncan, les Ballets Suédois,
il New York City Ballet di George Balanchine, il Ballet de
Paris di Roland Petit, Maurice Béjart, Michail Barishnikov,
Trisha Brown, Sylvie Guillem, Angelin Preljocaj.
Qui
vengono rappresentate numerose opere e vengono allestite quelle dei
più importanti compositori operistici, quali Rossini, Wagner,
Donizetti, Bellini, Verdi… Anche il repertorio francese è di certo
importante e a questo provvede l’Orchestre National de France,
in residenza artistica dal 1934. E’ chiaro quindi che al
Théâtre de l’avenue Montaigne si sono esibiti tutti i
migliori solisti di musica colta, ma non è forse scontato dire che
una parte della stagione è dedicata tuttora alle vedettes del
Music-hall – si sono esibiti su questo palco Joséphine Baker,
Claude Nougaro, Elton John, Maurice Chevalier e Charles Trénet…
solo per fare degli esempi.
Il
Théâtre des Champs-Elysées, per il suo rilievo storico e
per la sua bellezza architettonica, è considerato dal 1953 uno dei
più importanti edifici del patrimonio architettonico contemporaneo,
classificato tra i Monumenti Storici del Paese. Dal 1970 è la
Cassa dei Depositi francese la proprietaria dello stabilimento, che
nel 2010 entra a far parte dell’Associazione ASTP per il sostegno
dei Teatri privati e del Sindacato Nazionale dei direttori dei Teatri
Privati (SNDTP), di cui fanno parte altri 50 Teatri parigini. Questo
per cercare di unire le forze e creare un’unione di Teatri
associati.
Per
quanto riguarda i restauri, uno importante fu nel 1985 e durò per
ben due anni, quando nel 1987 si poterono finalmente riaprire le
porte. Altri restauri, soprattutto per il miglioramento
dell’acustica, sono stati fatti nel corso degli anni 2000.
Per
quanto riguarda la direzione del Teatro, nel 1920
fu affidata a Jacques Hébertot, che finisce il suo incarico nel
1925, quando arriva l’attore Louis Jouvet, che rimane fino al 1934,
inaugurando l’arrivo di Jean Sarrus, che resta però solo per due
anni, visto che Roger Capgras lo sostituisce nel 1936. Durante la
Seconda Guerra Mondiale il Teatro resta sotto la responsabilità de
la Société des Auteurs.
Nel 1944, Roland Piétri e Claude Sainval lo dirigono insieme fino al
1948 – quest’ultimo rimarrà fino al 1977, quando verrà
rimpiazzato da Guy Descaux (fino al 1992) ; poi fu la
volta di Jacqueline Cormier e del regista Michel Fagadau, che dirige
dal 1994 fino alla sua morte (2013). L’attuale direttrice è
proprio sua figlia Stéphanie Fagadau-Mercier2.
1Marinella
Guatterini, L'ABC del Balletto, Mondatori, Milano, 2011. p.
138
2Per
la storia del teatro sono stati consultati i siti ufficiali
http://www.theatrechampselysees.fr/
e http://www.comediedeschampselysees.com/
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