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27 marzo, 2015

Amaranto. Inatteso, sorprendente amore. Di Paolo Leone


Roma, Teatro Ambra Garbatella (Piazza Giovanni da Triora 15). Fino al 29 marzo 2015

Diventare è necessario, non essere!” L’esclamazione di uno dei sette personaggi di questa commedia, la mamma dell’avvocatessa interpretata da Barbara Pieruccetti, è il tragico equivoco dei nostri giorni intorno al quale ruota l’essenzialità di “Amaranto”, in scena al Teatro Ambra Garbatella fino al 29 marzo.
Vite vissute secondo i dettami e le decisioni altrui, che siano sociali o che provengano dai genitori poco cambia. Un assunto tanto più deleterio se applicato alla sfera sentimentale. Le passioni e i desideri repressi prima o poi esplodono, cercano la luce per non soffocare definitivamente nella selva delle convenzioni.
E allora è il caos, che va a scompigliare l’ordine imposto al quale, come saggiamente dice la portinaia “fatina” Ada (Daniela Morozzi), non c’è sempre bisogno di rimediare. L’incipit dello spettacolo è un ambiguo e misterioso messaggio che viene recapitato alla bella Federica (Elena Smorra), avvocatessa rampante reduce da festeggiamenti alcolici per l’inaugurazione dell’ambito studio associato. Un mazzo di fiori con un biglietto che recita: “Stanotte sei stata fantastica, grazie. Michela”. Sgomento, aumentato dal fatto che la ragazza non ricorda assolutamente nulla della notte precedente. Ma non crediate che si scada in un facile pecoreccio, perché la commedia si mantiene sempre su toni garbati, intelligenti, a tratti favolistici. Forse eccessivamente verbosa e con un taglio registico (di Ilenia Costanza) molto cinematografico, affronta tante tematiche con stile e con l’inserimento di brevi brani cantati egregiamente dal vivo dai protagonisti nei momenti introspettivi. Strizza l’occhio alla commedia musicale senza esserlo. Dai rapporti genitori – figli a quelli di coppia, dal difficile inserimento nel mondo del lavoro alle ipocrisie nei sentimenti per mantenere le apparenze “giuste” e non deludere le altrui aspettative, fino al coraggio di cambiare e vivere la vita che si sente propria, aprendo la porta a quell’amore inatteso e sorprendente, come recita il titolo. Anche per lo stesso sesso, perché no?
Amaranto, che è poi il nome del locale in cui tanti nodi vengono al pettine durante lo spettacolo, è una commedia brillante, una moderna favola, con tanto di lieto fine, costruita accuratamente, che si avvale di una bellissima scenografia (di Daniele Frabetti) e di attori molto bravi, talentuosi e pieni di energia. Ha spunti interessanti e i personaggi sono credibili nelle loro storie che magicamente si collegano l’un l’altra. La coinquilina della rossa Federica, attrice in cerca di ingaggio e voce narrante (Ilaria Genatiempo, grande presenza scenica e verve), il loro amico presunto gay (Enzo Piscopo), il fidanzato paludato dell’avvocatessa (Alessandro Intini), e quella che sarà il detonatore della già precaria situazione, Cosetta Turco, una ragazza lesbica .
Le perplessità sorgono nel momento della valutazione sull’impatto della messa in scena, perché pur essendo un prodotto molto curato, con movimenti scenici in alcuni momenti di bel senso estetico, non riesce a sfondare la fatidica quarta parete. Non coinvolge più di tanto lo spettatore, si crogiola troppo in un testo ricco di battute e, aimè, di retorica. Potrebbe emozionare ma ci riesce poco. Ne ha le potenzialità, si vede che è frutto di un grande e attento lavoro, ma è ancora a metà strada per diventare emozione teatrale pura.

Paolo Leone



Iervolino Entertainment presenta: “Amaranto. Inatteso…sorprendente amore”, di Ilenia Costanza e Luisa Di Maso.
Con: Daniela Morozzi, Noemi Smorra, Ilaria Genatiempo, Alessandro Intini, Cosetta Turco, Enzo Piscopo e con Barbara Pieruccetti.

Regia di Ilenia Costanza; Musiche originali di Anna Piscopo e Daniele Raggi; Scene di Daniele Frabetti; Luci di Ilenia Costanza e Daniele Frabetti; Costumi di Maria Letizia Della Felice.

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