Ha proprio ragione Massimo
Romeo Piparo, direttore del Sistina nonché regista dello spettacolo più atteso
dell’anno, Billy Elliot il musical, nell’affermare che le vicende raccontate
nella celebre storia del piccolo Billy, della sua famiglia e della comunità di
minatori inglesi alle prese con la tremenda crisi economica durante il governo
Thatcher, sono quantomai attuali. “E’ la storia di un sogno” – esordisce Piparo
nella conferenza stampa di presentazione tenutasi mercoledì 29 aprile – “un
sogno negato agli adulti e quello del bambino che ha diritto a sognare e non si
arrende.” E tutti ricordiamo il bellissimo film di Stephen Daldrly del 2000 da
cui fu tratto il musical approdato a Broadway nel 2008, vincendo dieci Tony
Awards (gli Oscar del musical) e altrettanti Drama Desk Awards.
“Il mio è un adattamento del tutto originale” – continua il regista – “Io non amo i paletti, quando me li pongono preferisco rinunciare ad uno spettacolo. In questo caso mi hanno lasciato libero di adattare tutto, dalle scene alle musiche, per cui quella che sta per debuttare a Roma è un’edizione totalmente nuova. La versione inglese era semplicemente perfetta, noi ci abbiamo messo del nostro ma senza copiare da loro. Erano dieci anni che inseguivo questo spettacolo, è uno show pieno di valori, giocato sulle corde della delicatezza.” Lo show case, il piccolo pezzo di spettacolo, ci ha mostrato il quadro iniziale, quello dei minatori che scendono in sciopero e il piccolo Billy in mezzo a loro. A seguire, la scena dell’audizione del ragazzo, in cui il piccolo Alessandro Frola, quattordicenne parmense, ha potuto mostrare una parte delle sue capacità di ballerino. Come ci suggerisce il comunicato del Sistina, Frola ha un curriculum da piccola etoile.
“Il mio è un adattamento del tutto originale” – continua il regista – “Io non amo i paletti, quando me li pongono preferisco rinunciare ad uno spettacolo. In questo caso mi hanno lasciato libero di adattare tutto, dalle scene alle musiche, per cui quella che sta per debuttare a Roma è un’edizione totalmente nuova. La versione inglese era semplicemente perfetta, noi ci abbiamo messo del nostro ma senza copiare da loro. Erano dieci anni che inseguivo questo spettacolo, è uno show pieno di valori, giocato sulle corde della delicatezza.” Lo show case, il piccolo pezzo di spettacolo, ci ha mostrato il quadro iniziale, quello dei minatori che scendono in sciopero e il piccolo Billy in mezzo a loro. A seguire, la scena dell’audizione del ragazzo, in cui il piccolo Alessandro Frola, quattordicenne parmense, ha potuto mostrare una parte delle sue capacità di ballerino. Come ci suggerisce il comunicato del Sistina, Frola ha un curriculum da piccola etoile.
Con il suo talento ha subito
colpito il regista Massimo Romeo Piparo, che l’ha scelto tra oltre
milleduecento aspiranti Billy. Alessandro muove i primi passi nella scuola di
Danza diretta dalla madre Lucia Giuffrida e ancora piccolissimo si guadagna una
borsa di studio e un biglietto per due destinazioni top nel mondo della danza:
l’American Ballet di New York e il Royal Ballet di Londra. “Nei ragazzi che
sono venuti ai casting” continua Piparo “non cercavo bambini mostri. Ne abbiamo
visti, ma non mi piace partecipare ad altre cose che ci sono dietro di loro.
Cercavo la passione e non la smania del successo. In Alessandro ho visto
questo.” Al centro delle attenzioni, il giovane ed emozionatissimo Alessandro è
stato bersaglio dei flash dei tantissimi fotografi presenti in platea e di
alcune domande sulla sua esperienza su un palco così prestigioso come quello
del Sistina. Insieme a lui, altri due piccolissimi protagonisti: Christian
Roberto (l’amichetto Michael in scena) e Simone Romualdi (il piccolo Kevin e Billy
nel 2° cast), “che crescono serenamente senza invidie nei confronti di
Alessandro... arriverà anche il loro momento”, precisa un protettivo Piparo. Il
cast è di tutto rispetto, 61 persone tra protagonisti sul e dietro il
palcoscenico. Tra di loro, alcune eccellenze del musical italiano, solo per
citarne un paio: Marco Rea (addetto alle figurazioni di tap) ed Elisabetta
Tulli, che sarà la mamma di Billy, bravissima performer incontrata in diversi
spettacoli di questa stagione.
Le musiche, di Elton Joh, saranno
eseguite dal vivo dall’orchestra diretta dal Maestro Emanuele Friello (lo stesso di Jesus Christ
Superstar).
Billy Elliot il musical è
l’ennesima grande produzione di Massimo Romeo Piparo e va a completare una
fantastica trilogia di cui tutta la stampa europea ha parlato, iniziata con
Full Monty e proseguita col meraviglioso Jesus Christ Superstar. Dal 5 al 24
maggio, per ora. Le richieste di biglietti sono talmente tante che non si
esclude un’ulteriore proroga. Dopo l’esordio romano, lo spettacolo approderà a
Milano durante le prossime festività natalizie.
Paolo Leone
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