Roma,
Teatro Manzoni (via Monte Zebio 14) fino al 19 aprile 2015
Cosa
c’è di più scontato di una coppia con grande differenza di età,
con lei un po’ bigotta e lui disincantato, nel momento in cui la
moglie deve partire per un master e lasciare per la prima volta, dopo
anni, il marito solo per ben tre giorni? Situazione non certo nuova
in una commedia, non solo in Italia. Basti pensare al successo che
ebbe “Quando la moglie è in vacanza” di Billy Wilder nel 1955.
Argomento quanto mai banale. Eppure il testo di Cruciani –
Tortora riesce a metterci quel pizzico di modernità e quei colpi di
scena che riescono ad infondere un’inaspettata verve sul palco e
grande divertimento in platea.
“Di mamma non ce n’è una sola”, in scena al Teatro Manzoni fino al 19 aprile, sta registrando grandi risposte dal pubblico, che affolla la sala (udite udite!) anche in un tranquillo mercoledì sera. Uno spettacolo dal grande ritmo, con una regia dinamica e con i tre protagonisti principali in grande forma e con evidente sintonia tra di loro. Un ingegnere imbranato Massimliano Piccioni (Tortora) ma pronto ad approfittare dell’assenza della perfetta mogliettina (Sabrina Crocco), il suo amico Enzo (Casertano), improbabile playboy da strapazzo e procacciatore di compagnie femminili e la tremenda suocera Teresa Pellecchia (Cruciani) danno vita ad una storia ricca di sorprese. Sarà guerra tra genero e suocera dal momento in cui quest’ultima, inviata dalla figlia ad accudire il coniuge, coglierà in flagrante i due amici in compagnia intima di due avvenenti donne dell’Est nel talamo nuziale. Comincerà una battaglia fatta di reciproche accuse, ricatti, si scoprirà che il prete della loro parrocchia non è proprio ligio al segreto del confessionale. L’uomo è “sotto botta” come gli ricorda l’irreprensibile suocera. Sembra tutto finito per lui, non ha scusanti, ma la fine del primo atto sconvolgerà e capovolgerà tutta la situazione. Da quel momento in poi accadrà di tutto, e si scopriranno molte affinità tra i due litiganti. Forse non è tutto come sembra e cadranno molte barriere. Il finale, bello e inatteso, sarà l’ultima sorpresa che svincola definitivamente la commedia dal rischio del melenso che mai attecchisce, fortunatamente, nel testo dei due autori.
“Di mamma non ce n’è una sola”, in scena al Teatro Manzoni fino al 19 aprile, sta registrando grandi risposte dal pubblico, che affolla la sala (udite udite!) anche in un tranquillo mercoledì sera. Uno spettacolo dal grande ritmo, con una regia dinamica e con i tre protagonisti principali in grande forma e con evidente sintonia tra di loro. Un ingegnere imbranato Massimliano Piccioni (Tortora) ma pronto ad approfittare dell’assenza della perfetta mogliettina (Sabrina Crocco), il suo amico Enzo (Casertano), improbabile playboy da strapazzo e procacciatore di compagnie femminili e la tremenda suocera Teresa Pellecchia (Cruciani) danno vita ad una storia ricca di sorprese. Sarà guerra tra genero e suocera dal momento in cui quest’ultima, inviata dalla figlia ad accudire il coniuge, coglierà in flagrante i due amici in compagnia intima di due avvenenti donne dell’Est nel talamo nuziale. Comincerà una battaglia fatta di reciproche accuse, ricatti, si scoprirà che il prete della loro parrocchia non è proprio ligio al segreto del confessionale. L’uomo è “sotto botta” come gli ricorda l’irreprensibile suocera. Sembra tutto finito per lui, non ha scusanti, ma la fine del primo atto sconvolgerà e capovolgerà tutta la situazione. Da quel momento in poi accadrà di tutto, e si scopriranno molte affinità tra i due litiganti. Forse non è tutto come sembra e cadranno molte barriere. Il finale, bello e inatteso, sarà l’ultima sorpresa che svincola definitivamente la commedia dal rischio del melenso che mai attecchisce, fortunatamente, nel testo dei due autori.
Uno
spettacolo leggero, certamente, tagliato su misura per i suoi
interpreti che nelle rispettive recitazioni non deludono. Tortora è
divertentissimo nello storpiare tutti i nomi, nell’idiosincrasia
per le tecnologie, con la sua mimica e l’ironia che lo
contraddistingue (molto meglio rispetto a “Doppia coppia” della
stagione precedente). Sabrina Crocco, bella presenza scenica, è la
credibile e stucchevole moglie tutta d’un pezzo. Paola Tiziana
Cruciani è la conferma di sempre, le basta entrare in scena per
illuminare con la sua bravura ed esperienza. Enzo Casertano in questa
occasione torna al clichè, già ammirato negli anni passati, dello
sbruffone donnaiolo e lo fa con la stessa classe dei suoi personaggi
più seri. Simpatiche le due ragazze (Manuela Bisanti e Valentina
Galdiero) nelle doppie vesti delle donne discinte e delle suore.
Spettacolo
semplice, godibile, ottimo per avvicinare anche i giovanissimi alla
frequentazione del teatro.
Paolo
Leone
Roma,
Teatro Manzoni (via Monte Zebio 14) fino al 19 aprile 2015
Andrea
Bianco e Fabio Censi presentano:
“Di
mamma non ce n’è una sola” , scritto diretto e interpretato da
Max Tortora e Paola Tiziana Cruciani. E con: Enzo Casertano, Sabrina
Crocco, Manuela Bisanti e Valentina Galdiero.
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