Piccolo
Teatro Grassi, Milano. Dal 9 al 19 aprile 2015

Mi
amor...mi amor... alla fine suona falso, forzato, anche se piangono
uno nelle braccia dell’altro, carezzandosi, guardandosi negli
occhi, come se Walter fosse rimasto il bambino timido e poco dotato
che era, e lei, la sua “mamma/padrona”, quella che sa, che
giudica, che punisce, che loda, perché in nome dell’amore tutto è
possibile… anche uccidere.

Chiusa
parentesi. Dicevo che dall’entrata di Emilia in scena, come un
vento di amore/odio, tutto si sfascia, vengono fuori le pecche, le
incomprensioni, nessuno sembra più felice, tuttavia, si sforza di
mostrarsi tale.

Anche
la figura dell'ex marito di Caro, viene fuori all'improvviso e se ne
va all'improvviso, l'unico merito è di avere fatto scattare una
reazione in Walter che gli spiega cosa significa essere veramente
padre e marito.
Una
vicenda tutto sommato già vista, Emilia parte bene ma poi si ripete,
come tutto il resto, con dialoghi troppo quotidiani che non prendono
il volo, rasentando la noia e il déjà vu.
Manca
la catarsi finale, Caro che se ne va anche lei all’improvviso
rappresenta un piccolo insignificante dramma in una mancanza totale
di dramma. Perché non si può pensare che le nostre vicende
personali siano così importanti da interessare tutti, a meno che non
si innalzino da terra e spicchino il volo, sulle ali della poesia e
non della banale, a volte insignificante realtà.
E'
vero che troppo amore può nuocere gravemente alla salute.
Daria
D.
EMILIA
scritto e diretto da Claudio Tolcachir
con Elena
Boggan, Gabo Correa, Adriana Ferrer, Francisco Lumerman e Carlos
Portaluppi
scenografie e assistente regia Gonzalo Córdoba Estevez
scenografie e assistente regia Gonzalo Córdoba Estevez
disegno
luci Ricardo Sica
produzione Timbre 4
in coproduzione con Centro Cultural San Martin de Buenos Aires e Festival Santiago a Mil, Cile
in collaborazione con Teatro Pubblico Pugliese, in collaborazione con SIA Società Italia-Argentina
coordinamento e distribuzione Aldo Miguel Grompone, Roma
produzione Timbre 4
in coproduzione con Centro Cultural San Martin de Buenos Aires e Festival Santiago a Mil, Cile
in collaborazione con Teatro Pubblico Pugliese, in collaborazione con SIA Società Italia-Argentina
coordinamento e distribuzione Aldo Miguel Grompone, Roma
Foto
di scena Gustavo Pascaner
Spettacolo
in lingua spagnola con sovra-titoli in italiano
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