Una
proposta di CRT MILANO e delLA TRIENNALE per accompagnare con una
programmazione internazionale e multidisciplinare il periodo della
EXPO MILANESE
Grande
avvio con ELECTRIC BLUE NIGHT, due giornate per festeggiare il
restyling del teatro che si presenta completamente rinnovato
all’insegna del blu: un grande lampadario e nuovi colori progettati
da Jacopo Foggini si presentano al pubblico con un insolito connubio
di jazz, design e architettura il 17 aprile.
Domenica
19 il Teatro dell’Arte aprirà le sue porte in continuità dalle 12
alle 17 per vedere fondersi le immagini dello storico concerto che
Miles Davis fece proprio al Teatro dell’Arte nel 1964 con i nuovi
colori del designer Jacopo Foggini.
Il
programma da aprile a ottobre spazia fra teatro, danza, cinema e arti
performative e pone un forte accento su quelle esperienze
internazionali di cui il CRT è stato per tanti anni l’instancabile
ideatore: ben 10 progetti giungono a Milano letteralmente dai quattro
angoli del mondo.
Si
comincia il 20 aprile: al mattino incontro di presentazione del
programma con immagini e documenti sull’insieme delle iniziative e
al pomeriggio dalle 14 prende avvio CINEMAeARTE, 16 ore di
proiezioni dedicate al rapporto fra arte e cinema, ideata dalla
Accademia di Brera in collaborazione con la storica rassegna
Artecinema di Napoli, e che si svilupperà nei prossimi anni come un
appuntamento fisso di collaborazione tra Accademia di Brera e CRT
aprendosi in particolare ai nuovi media.
Il
teatrodanza torna ad avere una sua casa al Teatro dell’Arte: prima
mondiale in esclusiva con Puzzle me! (dal 6 al
10 maggio) del coreografo cinese Yang Jiang che ha lavorato
proprio al Teatro dell’Arte con un gruppo di giovani danzatori di
diverse nazionalità.
Poi,
di nuovo sulla scena del Teatro dell’Arte a distanza di quasi
trent’anni, ecco Maguy Marin con BiT, la sua ultima
creazione (28 e 29 maggio). Un’incursione nella danza tradizionale
indiana con Kapila Venu (7 e 8 ottobre) e l’ultima
rivelazione del teatrodanza, il greco Dimitris Papaioannou,
con la prima italiana di Still Life (dal 22 al 25 ottobre).
In
chiusura del programma di teatrodanza il collettivo artistico fondato
da Shi Jing Xin, la coreografa che ha
ideato e diretto le cerimonie di apertura e chiusura delle Olimpiadi
di Pechino (dal 29 ottobre al 1 novembre).
Le
produzioni teatrali prendono ovviamente il centro della scena nel
programma del CRT con una novità assoluta: la presenza a Milano
dell’attore e regista americano TIM ROBBINS coinvolto dal
CRT in un progetto che unisce la presentazione della sua regia
shakespeariana Midsummer’s Night Dream (dal 22 al 24 giugno)
con la creazione di un nuovo spettacolo sulla Commedia
dell’Arte che coinvolgerà attori americani e attori italiani e
avrà la sua presentazione al termine di un ciclo di workshop e prove
nel prossimo anno.
Robert
Wilson e Mikhail Baryshnikov sono rispettivamente regista
e interprete di Letter to a man (dall’11 al 20 settembre)
ispirato ai Diari di Nijinsky. Lo spettacolo, la più recente
creazione di Robert Wilson, provata per lungo tempo proprio al Teatro
dell’Arte, consolida la figura del regista statunitense come uno
degli artisti internazionali cui il CRT fa riferimento sin dai primi
anni della sua attività a metà degli anni Settanta.
Il
maestro giapponese Udaka Michishige,
grande interprete del Teatro Noh mostrerà per la prima volta,
accanto alle scene classiche dell’antico e misterioso rito
teatrale, una cerimonia normalmente impossibile da vedere: la
vestizione dello shite,
il protagonista del dramma che indossando il costume e la maschera
assume ritualmente lo spirito del personaggio.
Infine
è annunciato l’arrivo al Teatro dell’Arte di Alvis Hermanis,
regista del New Riga Theatre con la novità Black Milk, ironica
e originale indagine sulla vita rurale della Lettonia.
Il
fronte delle proposte italiane inizia con un progetto trasversale tra
teatro e musica Musica respiro celeste, in prima assoluta dal
12 al 28 giugno, creato da Franco Mussida. Il quadro nero,
film/opera di Roberto Andò con musiche di Marco Betta
e testi di ANDREA CAMILLERI prende le mosse dal celebre
dipinto Vucciria di Renato Guttuso (25, 26 e 27 settembre).
Vanno
anch’esse in precisa direzione di “cibo per la mente” le altre
produzioni italiane come Pranzo d’artista del Teatro
Alkaest tratto dal racconto Il pranzo di Babette di Karen
Blixen (dal 15 maggio al 6 giugno), Il vino e la grazia,
un progetto ideato da Daniele Abbado, Marco Angelilli e
Giovanna Bozzolo (dal 15 al 27 settembre) e infine Ode
all’olio del gruppo Sanspapié ideato da Lara Guidetti
per esplorare non tanto gli aspetti gastronomici quanto le
implicazioni cosmetiche ed erotiche dell’oro verde del Mediterraneo
(dal 21 ottobre al 1 novembre).
Da
non dimenticare infine, in esclusiva italiana, il film coreano Noodle
road, un documentario di sei ore che racconta in sei grandi
capitoli la storia della pasta dall’Asia verso l’Europa,
capovolgendo le convinzioni radicate in Italia, oggi il più grande
produttore e consumatore di pasta nel mondo (dal 14 al 17 maggio).
Al
Memory/Lab, il laboratorio permanente ideato per rendere
l’archivio storico uno strumento creativo, si ripropongono tre
tappe fondamentali della storia del CRT: La classe morta di
Tadeusz Kantor (dal 3 al 28 giugno), T.S.E. /
come in under the shadow of this red rock creato da Robert
Wilson per le Orestiadi di Gibellina nel 1994 e Winnie, dello
sguardo, una scrittura scenica che Pierluigi Pier’Alli
fece nel 1984 di Giorni felici di Beckett con le musiche di
Silvano Bussotti e la straordinaria interpretazione di Gabriella
Bartolomei.
Nei
giardini della Triennale, nella bella stagione, e nel Garden Foyer in
inverno ancora legnate e zuccate con i burattini di Daniele
Cortesi e altri burattinai italiani e stranieri, con spettacoli
che si avvicenderanno ogni sabato alle 16 e ogni domenica alle 11 e
alle 15 nella nuova coloratissima baracca appositamente disegnata da
Alessandro e Francesco Mendini che ospiterà gli spettacoli
all’aperto. Si incomincia il 18 aprile al pomeriggio con una grande
festa/sarabanda inaugurale cui sono tutti invitati, grandi e bambini.
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