Napoli,
Teatro San Carlo. Dal 14 al 19 aprile2015. Di Andrea Arionte
Settimana
all’insegna della grande danza quella appena trascorsa al Teatro
San Carlo di Napoli, il teatro d’opera più antico del mondo, che
dopo sei anni ha riproposto sulla scena, nella versione coreografica
di Ljudmilla Semenjaka, uno dei più bei capolavori romantici del
balletto classico ottocentesco, Giselle, su
musiche del compositore Adolphe Adam,
ultimo
spettacolo di danza previsto per la stagione in corso.
Andato
in scena per la prima volta all’Opéra di Parigi il 28 giugno
1841, Giselle rappresenta
la più alta espressione del genere dei ballet
blanc (balletto
bianco) al quale appartengono tutti quei titoli di repertorio
incentrati sulla figura della ballerina eterea in tutù bianco,
protagonista di un mondo diviso fra astrazione e realismo.
Ispirato
alla poesia Fantômes
di Victor Hugo e ad un passo dell’opera Uber
Deutschland di
Heinrich Heine, il balletto è suddiviso in due atti e narra della
triste storia d’amore di Giselle, giovane contadina di un villaggio
della Renania che ama danzare, la quale corteggiata dal bellissimo
Albrecht (principe travestito da contadino e fidanzato della duchessa
Bathilde) muore per folle disperazione, diventando una delle Willi, i
leggendari spiriti delle fanciulle tradite dai loro promessi sposi
alla vigilia delle nozze.
Le
coreografie di questa pietra miliare del balletto, sono attribuite a
Jules Perrot e Jean Coralli ─ all’epoca coreografo e principale
maître de ballet all’Académie Royale de la Musique ─ e sono tra
le più celebri ed eleganti mai create per lo stile delicato della
danza accademica francese.
Eppure
la prima Giselle della storia fu un’italiana, la danzatrice
Carlotta Grisi, musa ispiratrice del poeta Théophile Gautier il
quale scrisse il libretto dell’opera insieme ad Henri de
Saint-Georges.
Ancora
italiani sono i volti ed i corpi di due interpretazioni della Giselle
rimaste memorabili, come quelle di Carla Fracci ed Alessandra Ferri.
Sul
palcoscenico del Massimo partenopeo quest'anno ad interpretare i
ruoli principali dello spettacolo si sono alternate tre coppie star
della danza internazionale, riscuotendo un enorme successo di critica
oltre che di incassi: in primis la coppia più acclamata dal
pubblico, quella formata dal gioiello del Teatro Bol'šoj
di Mosca ed étoile scaligera Svetlana
Zakharova con il danzatore russo Ruslan Skvorcov; le stelle di casa,
ormai partner affiatatissimi, Anbeta Toromani (nota al grande
pubblico per il programma televisivo Amici)
ed Alessandro Macario; Yolanda Correa e Yoel Carreno, ex-danzatori
del prestigioso Ballet National de Cuba ed oggi principal
del Balletto Nazionale di Norvegia.
Quest'ultimi
hanno salutato gli spettatori amanti della danza la sera di Domenica
19 aprile, infondendo ─
da buoni allievi di scuola cubana ─
un carattere fresco e dinamico alla rappresentazione, così come è
stato per l'intero corpo di ballo del Lirico, il quale anche stavolta
non si è smentito, mostrando il grande livello di preparazione
tecnica raggiunto negli ultimi tempi. Preciso e professionale,
composto appunto da elementi giovanissimi, tutto l'ensemble
si è
rivelato essere un orgoglio napoletano, ha saputo mantenere vivo
l'entusiasmo della platea con i suoi virtuosismi ed i suoi gesti
pantomimici, coinvolgendolo nel racconto e distogliendolo da quelle
piccole imprecisioni che pur sempre capitano durante le performance
dal vivo.
A
completare un quadro artisticamente riuscito, non poteva mancare la
preziosa cornice scenografica firmata da Raffaele
Del Savio (presa in prestito dal Teatro Comunale di Firenze) che, con
tocco naturalistico e melanconico, ha risvegliato quelle suggestioni
fiabesche e poetiche che una storia d'amore dovrebbe avere.
Il
fascino della favola di Giselle
in
fondo sta proprio nelle sue atmosfere, nella passione e nella magia
della danza che è capace di esprimere. E' questo a renderla eterna
e moderna allo stesso tempo.
Andrea
Arionte
Foto di scena di Francesco Squeglia
Giselle
Musica
di Adolphe Adam
Coreografia:
Jean Coralli, Jules Perrot, Marius Petipa nella versione di Ljudmila
Semenjaka
Assistente
alla coreografia: Natal’ja Vyskubenko, Alessandra Veronetti,
Edmondo Tucci
Direttore:
Aleksej Baklan
Scene:
Raffaele Del Savio
Costumi:
Mario Giorsi e Giusi Giustino
Disegno
luci: Carlo Netti
Maitre
de Ballet: Lienz Chang
Orchestra
e Corpo di Ballo del Teatro di San Carlo
Allestimento del Teatro Comunale di Firenze
Interpreti
Giselle: Svetlana Zakharova (14, 16, 18 aprile ore 21.00) / Yolanda Correa (15, 19 aprile)
/ Anbeta Toromani (17, 18 aprile, ore 17.00)
Albrecht: Ruslan Skvortsov (14, 16, 18 aprile ore 21.00) / Yoel Careño (15, 19 aprile)
/ Alessandro Macario (17, 18 aprile, ore 17.00)
Hilarion: Edmondo Tucci / Ertugrel Gjoni (15, 19 aprile)
La Madre: Alessandra Veronetti / Valentina Vitale (15, 19 aprile) / Natalia Mele (17, 18 aprile ore 17.00)
Bathilda: Annalina Nuzzo / Alessandra Veronetti (15, 17, 18, ore 17.00, 19 aprile)
Il Duca: Fortunato D'angelo / Marco D'Andrea (17, 18 aprile, ore 17.00)
Due Contadini: Claudia D'Antonio / Salvatore Manzo; Sara Sancamillo
/ Stanislao Capissi (17, 18 aprile ore 17.00); Candida Sorrentino
/ Carlo De Martino (15, 19 aprile)
Amico del Principe: Massimo Sorrentino / Marcello Pepe (15, 17, 18, ore 17.00, 19 aprile)
Regina delle Willi: Luisa Ieluzzi / Annalina Nuzzo (15, 17, 19 aprile)
Due Willi: Annalina Nuzzo / Anna Chiara Amirante / Candida Sorrentino / Sara Sancamillo (15, 17, 19 aprile)
Orchestra e Corpo di Ballo del Teatro di San Carlo
Allestimento del Teatro Comunale di Firenze
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