Pagine

11 aprile, 2015

Pubblichiamo, in esclusiva per il Corriere dello Spettacolo, una scelta di poesie inedite del poeta Pietro Pancamo



Pietro Pancamo (1972) ha fondato e coordinato il portale «L(’)abile traccia» (citato in un volume della Zanichelli). È stato conduttore e direttore editoriale di «Poesia, l(’)abile traccia dell’universo», podcast culturale della defunta emittente milanese Pulsante Radio Web.
Già redattore di «Viadellebelledonne» (che per anni è stato uno dei blog letterari più seguiti in Italia), attualmente scrive per la piattaforma culturale di Hong Kong «Beyond Thirty-Nine». Intanto su «EffettoTre» (mensile autonomo d’informazione che tre delegati della Rappresentanza Militare hanno appositamente ideato per il personale della Regione Carabinieri Sicilia) è titolare della rubrica “Effetto... Letteratura”. Collabora poi con Maratea Web Radio, per la quale cura la rubrica letteraria “(Pod)cast away”, ed è redattore del mensile digitale italo-olandese «Il Cofanetto Magico» (diretto da Maria Cristina Giongo, articolista dei quotidiani «Libero» e «Avvenire»).
È autore di «Manto di vita» (LietoColle, Como, 2005), una silloge di versi che ha suscitato l’interesse di Giancarlo Pontiggia. Compare in «Poetando. L’uomo della notte» (Aliberti editore, Roma-Reggio Emilia, 2009), antologia a cura di Maurizio Costanzo.
Nel 2012, la Rete Uno della radio nazionale della Svizzera italiana gli ha dedicato una puntata del programma «Poemondo». Nel 2014 è stato ospite di «Brussellando», trasmissione in onda ogni martedì su Radio Alma di Bruxelles.
Recensioni a sua firma sono uscite nel sito della rivista «L’Indice dei libri del mese» e in quello dell’edizione fiorentina del «Corriere della Sera».
Fra le riviste da cui è stato recensito –o su cui ha pubblicato (talora in inglese) poesie, articoli o racconti– figurano «Poesia» (Crocetti Editore), «Poesia» (blog del canale televisivo Rai News), «Vibrisse», «Gradiva», «Atelier», «Zenit», « La Mosca di Milano», «Tuttolibri» (inserto de « La Stampa »), «La poesia e lo spirito», «Poeti e poetastri» (portale gestito dall’agenzia letteraria “Perroni & Morli Studio”, strettamente connessa all’editore Bompiani), «Scriptamanent» (Rubbettino Editore), «L’Amministrazione Ferroviaria» (organo ufficiale del Collegio amministrativo ferroviario italiano), «Stilos», «El Ghibli», «Corpo12», «Lettera.com», «Subway Letteratura», «Sagarana», «IF. Insolito & Fantastico» (una delle più autorevoli riviste italiane di narrativa fantastica), «FantasyMagazine» (testata giornalistica del gruppo editoriale DelosBooks, fondato nel 2003 da un dirigente della Mondadori), «Il Paradiso degli Orchi», «BooksBrothers», «TerraNullius», «Oubliette Magazine», «GraphoMania», «Tangram», «InFonòpoli», «Books and other sorrows», «Progetto Babele», «Filling Station» (quadrimestrale canadese) e «Snow Monkey» (periodico statunitense).




Filosofia


Parole e frasi sono gli intercalari del silenzio
che smette, ogni tanto,
di pronunciare il vuoto.

Allora qualche indizio di materia
deforma l’aria,
descrivendo le pause del nulla
prima che il silenzio
si richiuda.
(Le mani si infrangono
contro un gesto incompiuto)




***




Aeroplano


Se tento
di raggiungere il cielo
la distanza rimane invariata.
M’avvicino
soltanto alle nubi.




***




Pirandelliana




Vecchio! La vita?
Ti piaceva…
Sissì… Beh
in fondo vivevo
solo per ricordare me stesso:
per non avere rimpianti
o rimorsi”.
E la seguivi, allora.
La seguivi!
Sissì…
Magari non per nobiltà
o entusiasmo
o speranza. Nonnò…


Per una ragione, invece,
molto più romantica:
perché non mi scacciava…


Ma sì! Poi l’eco di uno sguardo,
l’eco di uno sguardo
s’infrange nel cuore:
e tutto quello che resta da vedere
è il desiderio di guardare”.




***




La fuga mancata


La voce trasuda parole d’accento piagato
ma è tiepido il grido del tuo respiro,
le piaghe troppo soffocanti
perché tu abbia il fiato d’urlare.


Morire da te
è una fuga troppo leggera
per avere il sollievo.
Così
un pantano di figure
nel cuore
e il giorno s’increspa
a raccogliere il tuo soffio.




***




Nausea




Morbido silenzio, soffice
come una preghiera del sonno.
Il buio che adora fruscii e parole:
il buio, affannato dal mio respiro,
può solo accarezzare la
nausea di questa vita.


Nel giorno,
sputo della notte,
fiori freddi
come steli di pioggia.
Un’orma di luce
imbavaglia lo spazio.




***




Morte antologica permanente


Siccome la vita
ci rovina la vita
(sempre!),
a giugno ho visitato
(un po’ turista, un po’ becchino
e un po’ parente sconsolato)
l’interessante morte
antologica permanente
delle mie speranze
migliori:
quanti sogni falliti
imbalsamati in bella mostra!

Li guardavo e piangevo
desolato nero,
dannandomi frenetico
la salute.

E adesso è soltanto
stanchezza rabbiosa
resistere ogni giorno
al ripetersi ingombrante del respiro

e della luce.




***




Il mondo analizzato




Desideri esplosi nel cielo
mimano le stelle.


Regni abissali di morte,
fiorita nel respiro di Dio.


Leggende di anime affogate nel buio
sotto la volta di sentimenti castrati.


Malinconia: il pensiero animato di sole
rattrappito
nel sonno di una dolce tristezza.


E la morte vive all’inchinarsi del tempo
all’imbrunire della voce
in questa via del pensiero
ghiaiosa d’amore.


E gli uomini
(sogno di Dio, ossessione della morte)
spengono una scintilla
umida di storia;
ascoltano un nome
raggiato di follia.




***




Danzai


Danzai nelle viscere di un sentimento
all’ombra de’ tuoi occhi.

Poi l’amore s’irradiò in rivoli di tempo.

«Che sia la vita!», urlava il nostro dio
(o soltanto noi).

Ma si sbagliò (o soltanto noi sbagliammo
perché non c’era
null’altro da fare) e

fu il tempo
(o continuò… )




***




Frammento




A tratti nel buio
la filigrana di stelle
configura
la mia rabbia pensosa:
amore o incertezza, incertezza e amore.




***




Se la tua voce




Se la tua voce desidera cullarsi
nel mio cuore,
troverò i sorrisi
con la mano di un giocoliere
e i miei minuti saranno il volto di acrobazie
che, da una mano all’altra,
volano fra una mano e l’altra.




***




                                                     Verande d’azzurro



I

Un laghetto di fumo nel cuore… Processioni di frasi lasciano calzature d’intelligenza
prima di entrare nella moschea delle bocche.




II

I profumi sorridono tra le maschere di foglie. E lettere serpentine
indossano pastrani di luce.




III

Un gregge di bagliori
alle pendici dei versi
nasconde l’Ulisse della mia ispirazione…
Canicola di gioia, tanfo d’allegria
negli sguardi ciclopici del solo occhio giornaliero. Spranghe di felicità
negli acuti del sole
e, fra verande d’azzurro, spaventapasseri di poesia…




IV

Tachicardia di vento nei vestiti: il vento, cuore del cielo…
Le nuvole sembrano covoni di luce, capanne di fieno
intorno al pagliaio del sole. Nel raspo degli alberi
festoni d’aria, e gli occhi sono brandelli di nostalgia tra festuche di tempo allegro.
Stelle filanti d’erba, pendii agitati fra la bonaccia della pianura…




V

Terra diroccata e baracche di collina. Villaggi di sole.
Dal lievito nullo di rocce azzime,
paesini salgono

pioli di luce.

Nessun commento:

Posta un commento