Alessandro Canino nel 1992 debutta al Festival di
Sanremo, con una canzone apparentemente semplice, ma che conquista da subito critica e pubblico: la
canzone è «Brutta» e da lì a poco diventa uno dei pezzi più trasmessi dalle
radio, un vero e proprio tormentone. La carriera di Alessandro Canino
oltrepassa i confini Italiani per divenire uno dei cantanti italiani più
seguiti e apprezzati all’estero; tanto è il suo successo che nel 2001 ritorna a
Sanremo non nelle vesti di cantante, ma di inviato delle televisioni di stato
delle capitali dell'est Europa. Nell’ultimo periodo è tornato a far parlare di sé per il disco
«Io»; dopo anni di silenzio musicale, esce con un album completo, che sta già
mietendo consensi fra critica e pubblico - il disco è prodotto dal grande
produttore musicale Rossano Eleuteri.
Nel
1992 partecipasti a Sanremo con un pezzo che diventa in poco tempo una hit:
"Brutta". Come è stata quella esperienza?
Arrivai a Sanremo a
18 anni e fu per me la mia prima esperienza importante; dopo di quella è
partita la mia carriera, con tanti concerti all’estero, oltre che in Italia; da
lì incominciò ad essere un lavoro vero e proprio, che mi ha portato tantissime
soddisfazioni, mentre le altre due partecipazioni a Sanremo mi consolidarono il
successo e furono molto importanti, perché mi fecero crescere come artista e mi
portarono a farmi conoscere anche all’estero, dove sono tuttora spesso
impegnato in lunghi tour.
Come
hai vissuto questa esperienza da così giovane?
Da molto giovane ci
sono le giuste paure di un ragazzo che poco prima cantava nei piano-bar e che
si trovava ad esibirsi su dei grandi palchi.
La paura era proprio quella di come arrivare agli altri, come stare
davanti alla telecamera, ma c’era anche tutta quella sana curiosità di capire i
meccanismi di quello che sarebbe avvenuto dietro la telecamera. Si vive tutto
con molta semplicità, giusta e tipica di quell’età giovanile.
In
quel periodo girava voce che dovessi condurre tu la trasmissione "Non è la
Rai", ci puoi dire se è vero?
Certo che è vero,
arrivò una telefonata al mio manager
di allora. Una volta fatta la proposta però la produzione decise di mettere
Ambra, che era già interna al format
e così la cosa pian piano sfumò. Questo accadde dopo il successo di “Brutta”,
che parlava anche un po’ di quel mondo lì, di queste ragazze della porta
accanto acqua e sapone; nella canzone infatti si parla delle insicurezze di una
qualsiasi adolescente. In trasmissione ne fu fatta anche una cover molto carina.
Dopo
il tuo passato musicale parliamo del tuo presente, dell’uscita del nuovo album
«Io», un disco con sonorità pop-rock?
Il progetto nuovo
nasce dai molteplici stimoli e sicuramente dai continui viaggi all’estero,
che mi hanno portato a una ricerca musicale che si adatta alla voce e ai testi.
Quindi man mano si sono andate a delineare
sempre di più sonorità pop-rock, che,
come genere, si presenta diretto e deciso e si adatta ai testi e alla comunicazione
dell’intero album.
Qual
è la canzone alla quale sei maggiormente legato dell’intero album?
Sicuramente «Io», che
rappresenta le 12 canzoni, ed è il pezzo alla quale sono maggiormente legato.
Poi, ovvio, chi ascolterà l'album farà sua una canzone, ognuno sceglie
il proprio racconto, il proprio pezzo.
Il
disco da chi è prodotto?
Il produttore del
progetto musicale è Rossano Eleuteri, con lui abbiamo scritto a quattro mani i testi e le canzoni. Il progetto è prodotto da Ros Group e distribuito da Self.
Da
poco è uscito il tuo nuovo singolo “Salvami”…
Sì, “Salvami”,
canzone che nasce con un’artista Elvetica, Ade. Il pezzo non è presente nel disco. “Salvami” è una
canzone dal respiro internazionale, tanto
è vero che lo si proporrà e promuoverà anche in altri Paesi europei.
Quali
saranno i tuoi prossimi impegni?
Oltre a promuovere
l’ultimo singolo, partirà il nuovo tour,
che mi porterà in giro a suonare. Ci saranno due spettacoli differenti che
porterò in tour, uno spettacolo più
Rock che si adatta alle grandi piazze, dove il pubblico può sentire l’energia
dei pezzi; è un concerto acustico, un trio che si presenta più adatto per le location intimistiche. La vera forza per
un’artista è sempre il riscontro del pubblico durante i live show.
Curata
da Andrea Axel Nobile
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