Quando la passione,
la bravura e la forza di volontà, messe insieme, possono farti raggiungere
ottimi risultati. Non sono,questi, gli ingredienti di una ricetta culinaria, ma
ciò che il giovanissimo attore sceneggiatore e regista napoletano Marco Marra,
ha messo in gioco per raggiungere i suoi obiettivi. E possiamo ben dire che ad
oggi Marco ce l'ha fatta. Certo, come dice lui stesso, la strada è ancora tanta
ma siamo sicuri che ha imboccato quella giusta. Nato con il teatro, la passione
primaria di Marco è sempre stata quella del cinema e della regia
cinematografica: da qui poi le prime regie di cortometraggi per il web (The
Chair e Derniere) e poi di una web-serie che sta avendo ottimi consensi
“Asso”(visibile su Youtube)nominata ai Los Angeles Indipendent Film Festival
Award e premiata ai Rome Web Awards 2015 (due premi nella categoria Romance,
come Best Actor e Best Poster). Il punto di forza di Marco è sicuramente la
versatilità: in “Asso” infatti egli stesso ha recitato, ha scritto la
sceneggiatura e curato la regia; una sorta di Cerbero “con tre anime” dell'era
del 2.0. Lo abbiamo incontrato e ci siamo fatti raccontare un po' della sua
carriera artistica.
Possiamo
definirti un'artista poliedrico: reciti, scrivi e dirigi. Come nascono
esattamente queste tre passioni che, all'inizio, possono sembrare
inconciliabili?
Il primo desiderio,
per il quale mi sono avvicinato al mondo dello spettacolo, è stato quello di
diventare regista cinematografico. Questo sogno nacque quando vidi al cinema il
primo capitolo de "Il signore degli anelli" e da allora non mi ha più
abbandonato. Sognavo di lavorare nel cinema ma lo strano percorso della vita mi
portò ad iscrivermi ad una scuola di recitazione teatrale e lì ho scoperto
l'amore per quelle magiche tavole di legno. Il terzo elemento, quello della
scrittura, è sempre stato insito in me, ho dovuto semplicemente applicarlo al
campo artistico che preferivo. Scrivere, dirigere e recitare una stessa opera
significa assumersi gran parte della responsabilità della sua riuscita finale
e, se da un lato può comportare dei rischi, dall'altro è molto stimolante.
Quali
sono/sono stati i tuoi ispiratori? A chi ti ispiri come sceneggiatore, come
regista e come attore?
Hai fatto bene a
distinguere i tre aspetti perchè in ognuno di questi campi ho dei favoriti. Per
quanto non possa parlare di vere e proprie fonti di ispirazione posso senza
dubbio parlare di gusti personali. Parlando di autori posso definirmi un amante
delle commedie classiche di Aristofane, avere la possibilità di leggerle dopo
oltre 2000 anni ci fa capire come le tematiche affrontate siano attualissime
ancora oggi. Per quanto riguarda i registi di Cinema potrei citarne un'infinità
ma se proprio dovessi scegliere dei nomi farei quelli del coreano Kim Ki-Duk
(Il suo "Ferro 3" è, a mio avviso, un film di una bellezza unica) e
l'italiano Deodato che, con la "tecnica registica" adottata in
"Cannibal Holocaust" ha fatto scuola in tutto il mondo. Tra gli
attori che preferisco amo sempre citare Bruce Campbell,un attore molto noto
agli amanti del cinema di genere ma sconosciuto ai più. La sua interpretazione
ne "L'armata delle tenebre" è tra le migliori che abbia mai visto.
Il
tuo debutto come regista web avviene con un cortometraggio horror: The Chair.
Come hai vissuto questo debutto?
Avevo già recitato
sia in teatro che al cinema, ma affrontare per la prima volta la regia è stato
un compito tutt'altro che facile. Posso solo dire che quando ho letto il mio
nome e accanto, il nome del corto, sull'elenco dei film selezionati al primo
festival a cui lo avevo inviato è stata un'emozione straordinaria.
Dal
27 Gennaio 2015 è partita su Youtube la webserie "Asso" che ti vede
(oltre che attore) per la prima volta regista di una web-serie.
"Asso" è la storia di un Don Giovanni (o meglio Casanova come ama
definirsi lui) che incontra finalmente l'amore. Ti chiedo: come è nato il
progetto e come sei passato dal genere horror a quello sentimentale?
"Asso" è un
lavoro a cui tengo molto. Ci ho messo tanto di alcune vicende personali e
nonostante le difficoltà produttive e di realizzazione è una serie che mi ha
dato e mi sta dando tante soddisfazioni ai festival internazionali. Inoltre
l'appoggio della mia compagna nella vita nonché partner di scena, Nicoletta, ha
giovato molto a lavorare con serenità. Il passaggio dall'horror al genere
sentimentale non è stato difficile, non ho mai pensato di fossilizzarmi su un
solo genere e spero in futuro di potermi cimentare in lavori appartenenti ai
più disparati filoni, sia come attore che come regista.
“Asso"
ti sta dando parecchie soddisfazioni sia come regista che come attore. In base
a questo enorme consenso di pubblico e di critica, pensi di continuare sulla
strada della sceneggiatura (e non solo) per il web? Cosa hai in cantiere
adesso?
Ti regalo una piccola
anticipazione, sto scrivendo una commedia musicale per il teatro e spero di
riuscire a portarla in scena la prossima stagione ma per il momento non posso
svelare altro.
Quali
devono essere secondo te gli elementi per una web-serie perfetta?
Difficile dirlo anche
perché, al di là dei consensi, essendo un perfezionista lungi da me giudicare
"Asso" una serie perfetta. L'unica pillola magica che mi sento di
donare a chi vuole perseguire questa strada è di non cercare il consenso da
parte di qualcuno o meglio, di non realizzare un'opera solo perché quel genere
tira oppure perché può abbracciare un vasto pubblico, bisogna fare quello che
si sente dentro, non solo nel cuore ma nello stomaco, altrimenti si può anche
avere successo ma difficilmente si può donare un valore artistico alla suddetta
opera.
Uno
sguardo al futuro: credi che prima o poi il web potrà arrivare a sostituire la
tv?
Quanto lavoro c'è ancora da fare secondo
te?
Il web è il futuro e
ormai siamo in una società cross-mediale in cui ogni strumento è legato agli
altri, basti pensare alle web-radio, alle web-TV etc. Molte webserie di
successo hanno già guadagnato postazioni nei palinsesti televisivi e credo che
il successo di questo nuovo genere di prodotto audiovisivo non sia finito qui…
Nella
tua vita c'è anche il teatro. Oggi si pensa sempre di più che il teatro abbia
un po' perso la funzione educativo-culturale per la quale era nata. Sei
d'accordo con questa affermazione?
Un po’ si e un pò no.
Mi spiego: il teatro si è adeguato ai tempi e quello maggiormente mainstream
ormai quasi mai è teatro di qualità e questa è una cosa molto triste. Si
insegue il pubblico quando invece lo si dovrebbe spronare alla riflessione. Per
fortuna c'è ancora chi cerca di fare teatro di qualità, di sperimentazione e
questo non può che essere un segno positivo.
Una
sola persona, tre anime. Quale anima "preferisci": quella del
Marco-attore, del Marco-sceneggiatore o quella del Marco-regista?
Diciamo che sono tre
lati della mia personalità artistica legati tra loro quindi non me la sento di
privilegiare una rispetto alle altre.
Ultima
domanda: nonostante la tua giovane età di strada ne hai fatta. Che consiglio ti
senti di dare a quelli ancora più giovani di te che vogliono affacciarsi a
questo meraviglioso mondo?
Uno solo: Fregatevene
di chi vi dice di lasciar perdere, che è impossibile, che è troppo difficile.
Difficile lo è ma "troppo" è una parola che non deve esistere nel
vocabolario di un artista. Semplice, forse trito e ritrito, ma essenziale:
inseguire i propri sogni anche quando hai il mondo contro.
CONOSCIAMO
MEGLIO MARCO
Marco
è laureato in Scienze della Comunicazione presso l'Università degli Studi Suor
Orsola Benincasa di Napoli. Inizia giovanissimo a studiare recitazione presso
il Teatro Cilea di Napoli sotto la direzione di Guido Palliggiano e,
successivamente, di Benedetto Casillo. Dopo aver terminato con profitto i tre
anni di studio partecipa a diversi stage di recitazione teatrale e
cinematografica oltre che ai corsi di montaggio e regia cinematografica presso
la scuola di cinema, televisione e fotografia “Pigrecoemme”.
Buona
parte dell'esperienza e della bravura di Marco deriva, come egli stesso ci
tiene a sottolineare, dal mondo dell'animazione turistica: “Ci tengo a dire –
ci rivela - che devo tanto
all'esperienza come animatore nei villaggi turistici che mi ha permesso di
cimentarmi in spettacoli di ogni genere, dal musical al cabaret, dall'essere
presentatore al danzare e cantare. Ed è per questo motivo che continuo tuttora
a lavorare nei villaggi turistici come animatore e consiglio di farlo a quelli
che sognano di lavorare nel teatro.”
I
PREMI
-Asso
ha avuto la nomination come Miglior webserie e miglior webserie straniere ai
LOS ANGELES INDEPENDENT FILM FESTIVAL AWARDS; Ha avuto 11 nominations ai ROME
WEB AWARDS 2015 ed ha vinto due premi nella categoria Romance, Best Actor
(Marco Marra) e Best Poster; agli ACCOLADE GLOBAL FILM COMPETITION ha vinto due merit awards come Leading Actor
(Marco Marra) e Supporting Actress (Nicoletta Pane)
-Derniére
ha vinto un Diamond Awards ai CALIFORNIA FILM AWARDS 2014; è stato selezionato
come winner of the month al #TOFF; è stato selezionato ufficialmente al FI PI
LI HORROR FESTIVAL
-The
chair è stato presentato fuori concorso all'ITALIAN HORROR FEST CITTA' DI
NETTUNO 2014 ed è stato selezionato ufficialmente al FI PI LI HORROR FESTIVAL
Curata
da Francesco Pace
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