Roma, Teatro Testaccio. In
scena 7 al 31 maggio 2015
Cosa si è disposti a
pagare per “l’isola che non c’e’”?. Ma esiste, nei rapporti di coppia? Vince il
desiderio di cambiare rotta o la sicurezza della quotidianità costruita negli
anni? Fugace tradimento o ripensamento (forse inconsapevole) di una vita che
non ha preso la direzione che inconsciamente si sognava? E se l’isola che non
c’è spaventa? Se occupa prepotentemente, e non senza ragioni, il nostro spazio
vitale? Se il sogno diventa incubo? Tutte queste domande, naturalmente senza
risposte, nascono dalla spassosa commedia Trenta
senza lode con cui Marco Falaguasta, insieme al fidato amico e collega
Marco Fiorini, Sara Fortini e Valeria Nardilli, ha voluto festeggiare i venti
anni trascorsi dal loro inizio nel piccolo Teatro Testaccio. Rione dove ancora
resiste qualche refolo di genuina popolarità romana in via di estinzione,
nonché territorio ricco di teatri off nel raggio di pochi isolati, spesso
fucìne di giovani talenti. L’operazione nostalgia – riconoscenza ha dato i suoi
frutti, perché per quasi un mese il pubblico ha risposto numerosissimo, pur
senza campagna pubblicitaria e il sodalizio Falaguasta – Fiorini, che tanto
successo ha mietuto negli anni in tutta Italia, ha potuto riassaporare il gusto
degli esordi teatrali.
La commedia, scritta da Falaguasta nel lontano 2003, è ispirata ad un fatto realmente accaduto ad un suo conoscente, dal quale Marco pensò bene di catturare gli aspetti comici che scaturiscono dalla lotta, spesso maldestra, tra quello che è la vita di tutti i giorni e ciò che avremmo voluto fare realmente della nostra esistenza. Ecco allora che una scappatella, anzi una “escursione” come la definisce Claudio, il protagonista della commedia, può sfuggire al controllo, che si pensava facilmente applicabile, e mettere davvero in discussione tutto quel che si era stati fino a quel momento.
La commedia, scritta da Falaguasta nel lontano 2003, è ispirata ad un fatto realmente accaduto ad un suo conoscente, dal quale Marco pensò bene di catturare gli aspetti comici che scaturiscono dalla lotta, spesso maldestra, tra quello che è la vita di tutti i giorni e ciò che avremmo voluto fare realmente della nostra esistenza. Ecco allora che una scappatella, anzi una “escursione” come la definisce Claudio, il protagonista della commedia, può sfuggire al controllo, che si pensava facilmente applicabile, e mettere davvero in discussione tutto quel che si era stati fino a quel momento.
Ancor di più se
i due sono radicalmente opposti nel loro modo di vivere la vita. Impostato
rigidamente lui, estroversa e fantasiosa lei. I nodi verranno presto al pettine
e tra fantasie erotiche, feste all’insegna della trasgressione e repentini
ritorni alla realtà, il panico si impossesserà di Claudio (Falaguasta) in vista
dell’imminente rientro della sua compagna. Come liberarsi di quella donna, che ha
mille argomenti, sicura, decisa, lei si in grado di scegliere la vita che
vuole? Nel dilemma sarà coinvolto il suo fraterno amico Egidio (Fiorini), che
complicherà ancor di più la situazione. Il finale sarà comicamente
sorprendente. Il sodalizio Falaguasta – Fiorini, forte di tempi comici rodati
nel tempo, riesce ad essere esilarante nelle situazioni, nei dialoghi, nelle
loro espressioni e le due belle Sartini e Nardilli sono perfettamente in parte
e credibili (la seconda, una scoperta per me). Commedia molto gradevole, semplice, che spinge agli eccessi le
situazioni grottesche e scatena l’ilarità del pubblico. Non poteva esserci
miglior ritorno alla base da cui la lunga storia teatrale dei due Marco partì
venti anni fa. Un gesto di umiltà e riconoscenza più importante di una
commedia.
Paolo
Leone
Trenta senza lode, scritta e
diretta da Marco Falaguasta
Con Marco Falaguasta, Marco
Fiorini, Sara Sartini e Valeria Nardilli.
Luci e fonica: Simone China;
Scene: Adelaide Stazi.
Nessun commento:
Posta un commento