Quello del Teatro Madrearte è una riapertura, già
con due stagioni all’attivo tra il 2010 e il 2013, lo spazio teatrale fondato
dall’associazione Madrearte, esistente dal 2005, dopo due anni di stop riapre
il sipario in una nuova sede che verrà inaugurata a settembre e sorgerà nel
centro di Villaricca, a nord di Napoli, unendosi alla rete degli spazi “off”
Campani creando un ponte artistico che vedrà confluire artisti da tutto il
territorio nazionale.
Il cartellone della
stagione teatrale 2015-2016 è già in fase di allestimento e verrà annunciato il
15 giugno; le associazioni, compagnie e produzioni teatrali possono inviare le
proprie proposte entro in 30 maggio, il bando per la selezione delle 12
compagnie che comporranno il cartellone è on line sul sito www.madrearte.it assieme al bando del
festival teatrale “terra dell’arte”
che vedrà esibirsi compagnie, scuole e liberi professionisti provenienti da
tutta l’Italia in un concorso con monologhi, corti teatrali, cortometraggi e
spettacoli. Il Festival abbraccerà
diverse espressioni artistiche, la denominazione vuole evidenziare la “terra dell’arte” come madre e
generatrice di arte ed artisti, contrastando l’etichetta di una terra ricordata
solo per la cronaca nera e per le note questioni ambientali.
Una particolare
attenzione l’avranno le compagnie under 35 e le nuove drammaturgie, alle quali
verrà dedicata una rassegna esclusiva di otto spettacoli nel mese di ottobre, non
mancherà di certo uno sguardo attento anche al teatro di tradizione – spiega
nell’intervista Antonio Diana - , autore, attore e regista, fondatore e direttore
del Teatro Madrearte, da qualche anno trasferitosi a Roma dove ha consacrato i
suoi lavori teatrali “abbascio ‘a
grotta” e “sakketti in rivolta”.
Quali
potrebbero essere le difficoltà gestionali di un teatro in provincia?
Sarà
un teatro “in” provincia e non “di” provincia, che spesso viene etichettata
come seconda fascia per il teatro; di provincia sarà solo l’ubicazione
geografica (tra l’altro Napoli centro è a pochi minuti). Ci accoderemo alla
rete dei teatri “off” con le
difficoltà di tutti gli spazi teatrali grandi e piccoli che riguardano la
presenza di pubblico; su questo ci stiamo adoperando già da subito per
garantire un numero soddisfacente di abbonati da suddividere nei 2-3 giorni di
repliche degli spettacoli in cartellone. Ci saranno molti progetti che
coinvolgeranno le scuole e i giovani under 25.
Nella
programmazione vedremo anche le rappresentazione della “Compagnia Madrearte”?
Di
certo il teatro diventerà un luogo dove rappresentare e sperimentare anche le
opere della compagnia madrearte teatro che negli ultimi anni ha sbarcato i
confini campani con “abbascio ‘a grotta" e “sakketti in rivolta”, Milano e
Carpi le ultime tappe. L’intenzione è pero dare spazio alle altre produzioni
teatrali, la compagnia continuerà il suo giro grazie anche all’ampliamento del
proprio organico; a completare il team della direzione del teatro madrearte, è
infatti n costituzione un collettivo teatrale di artisti per la fondazione di
un gruppo di cogestione che farà rete con diversi spazi teatrali di Napoli e
provincia e del territorio Nazionale.
Quali
sono le altre attività del teatro madrearte?
Oltre
alla produzione di spettacoli e una programmazione dedicata alle matinée scolastiche, non mancherà l’aspetto istruttivo che da quindici anni già
proponiamo, con percorsi didattici teatrali e musicali; oltre ai laboratori,
tra cui “la palestra teatrale” già
in corso a Napoli e Roma, sorgerà una vera e propria scuola di teatro per la formazione di talenti.
Anche Napoli Nord
avrà dunque un teatro, non ci resta che attendere la ricca programmazione del
nuovo teatro madrearte che si preannuncia come polo culturale ed artistico.
Gennaro
La Montagna
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