11 giugno, 2015

Giovanni D’Iapico. Un eclettico artista digitale. Intervista di Stefano Duranti Poccetti


Ciao Giovanni, è da un po' che non ci risentiamo, dai tempi della "famosa" intervista che mi facesti anni fa... di cosa ti sei occupato in questo periodo?

In questi anni ho fatto un bel po' di cose, appena finita l'università ho passato un paio d'anni alla ricerca di un lavoro "standard", tuttavia non ho mai abbandonato le mie passioni: la musica, in particolare scrivere canzoni, comporre e fare video.

Cos'è Audiofollia?

Ecco la pagina che può spiegare tutto nei minimi

Mi ricordo che sei un personaggio molto eclettico: reciti, suoni... sei un po' uno show-man. Qual è l'arte che preferisci?

Principalmente amo scrivere canzoni e arrangiare, successivamente amo comporre musica strumentale, scrivere in generale, recitare, far video, cantare.

Secondo te che cos'è l'arte?

Per me l'arte è la necessità di trasformare in realtà le proprie proiezioni mentali.

E la tua arte passa dai canali digitali... quanto sono diventati oggi per l'arte questi canali, quanto il modo di recepire l'arte è cambiata in questi ultimi anni?

Sostanzialmente dal punto di vista della "fruizione" è cambiato tutto. Da un lato c'è tantissima scelta, dall'altro sempre meno attenzione, sempre con un atteggiamento generale di "mordi e fuggi".
Non si legge mai per intero un articolo, si ascoltano pochi secondi di una canzone, si consumano pochi attimi di un video, forse solo chi ha la fortuna di andare a teatro o al cinema, si siede e fruisce dello spettacolo in maniera totale.
Dal web e dalla tv purtroppo interferiscono moltissimi altri fattori: le proprie distrazioni, la pigrizia, la mancanza di cultura dilagante. Gli aspetti positivi sono che se utilizzati al meglio sono dei mezzi potentissimi, infiniti, una grandissima risorsa, se utilizzati male
invece, un appiattimento devastante.

Come ti definiresti in poche parole?

Potrei definirmi un lavoratore creativo digitale, per via dei servizi
offerti tramite il portale Audiofollia.

Progetti futuri?

Estendere ancora di più il brand Audiofollia, non solo a livello produttivo, ma anche come webzine, continuando a moltiplicare ancora il flusso di visite in maniera esponenziale e costante.


Curata da Stefano Duranti Poccetti

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