Conclusione
esilarante quella della stagione teatrale del teatro Brancaccio di Roma con la
messa in scena del celebre film di Sergio Corbucci. Maurizio Mattioli, l’11 e
12 giugno vestirà i panni del “Conte Tacchia”.
“Il Conte Tacchia” tratteggia con grande
comicità e garbo una delle figure più celebri di Roma a cavallo tra l’800 e il
900. Adriano Bennicelli, detto Conte Tacchia, con le sue rocambolesche
avventure diverte ed emoziona ancora come una volta.
L’eterna città di
Roma, un goliardico personaggio, una storia avvincente, un cast di grandissimi
artisti: ingredienti perfetti per definirla una tra le commedie musicali più
divertenti della stagione in attesa della ricca stagione estiva.
Dopo averci stupito nei panni di Mastro Titta,
l’istrionico Maurizio Mattioli, il più grande rappresentante della romanità dei
nostri giorni, qui nel ruolo del Principe, è pronto a far rivivere ancestrali
avventure.
Venti canzoni
originali, composte dal maestro Enrico Blatti, per raccontare un’epoca lontana,
una favola ideata da uno degli autori più popolari del panorama teatrale, Toni
Fornari.
Una regia, energica e
moderna che attinge da un glorioso passato, si innerva nel presente e conquista
il futuro, curata magistralmente dall’indiscusso maestro della commedia musicale
italiana, Gino Landi.
Questo spettacolo,
grazie anche al prestigio del Teatro Brancaccio, vuol fungere da cassa di
risonanza all’ormai sempre più noto “progetto romanità”, ideato da Achille
Mellini, direttore artistico del Teatro Tirso De Molina, che ripresenta al
pubblico la stella del suo “vivaio”, il talentuoso Pietro Romano. Il progetto,
che accoglie sempre più consensi da parte di molti artisti affermati, ha come
obiettivo primario custodire, difendere e divulgare le origini e l’evoluzione
di una cultura millenaria, come quella romana.
Uno spettacolo
davvero da non perdere…
Daniela
Chessa
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