Roma,
Teatro Kopo (Via Vestricio Spurinna 47/49 – Metro A Numidio Quadrato). Dal 18
al 21 giugno 2015
Continua brillantemente la seconda rassegna
estiva del piccolo Teatro Kopo, al Tuscolano. E’ il turno di Stefano
Santomauro, attore livornese, che ha debuttato giovedì 18 con MeteoropatiKo.
Piccolo monologo sulla meteoropatia che,
come ci ripete nel corso della pièce il suo protagonista, affligge un italiano
su quattro. Non crediate di trovare una comicità scontata, farcita di facili e,
ainoi, spesso banali battute alla ricerca della risata fragorosa. Non sarebbe
nello stile di questo teatro ed evidentemente non lo è in quello di Santomauro,
che interpreta il suo spettacolo “in sottrazione”, con umorismo sottile e con
espressività matura. Cosa è la meteoropatia ce lo spiega con i suoi racconti
immaginifici, surreali, tenuti insieme da un impalpabile filo logico, che
richiede l’attenzione del pubblico pur nella leggerezza del genere.
Tra improvvise perturbazioni che provengono sempre da nordest, piogge inaspettate che sconvolgono i piani costruiti a tavolino, personaggi straordinari come Claudio il Grande, il taxista Jorge, il pappagallo Suarez e una bambina che non piange mai, si dipana un’umanità in balìa di eventi esterni alla propria volontà, patologicamente credulona, paranoica. La sua comicità ricorda, in alcune delicate sfumature, l’umorismo noir di Alessandro Benvenuti. E di spessore è il personaggio narrante, che irrompe in scena devastato dalle proprie nevrosi, chiuso nel bozzolo delle proprie immotivate paure. Interpretazione convincente.
Tra improvvise perturbazioni che provengono sempre da nordest, piogge inaspettate che sconvolgono i piani costruiti a tavolino, personaggi straordinari come Claudio il Grande, il taxista Jorge, il pappagallo Suarez e una bambina che non piange mai, si dipana un’umanità in balìa di eventi esterni alla propria volontà, patologicamente credulona, paranoica. La sua comicità ricorda, in alcune delicate sfumature, l’umorismo noir di Alessandro Benvenuti. E di spessore è il personaggio narrante, che irrompe in scena devastato dalle proprie nevrosi, chiuso nel bozzolo delle proprie immotivate paure. Interpretazione convincente.
E se la meteoropatia avesse a che fare con la
nostra paura di vivere? Se siete curiosi, qualche risposta la troverete fino al
21 giugno sul palco del teatro Kopo, dove un meteoropatico doc vi porterà nelle
sue affascinanti e raffinate storie. Portatevi l’ombrello, è sottinteso.
Paolo
Leone
MeteoropatiKo,
scritto e diretto da Stefano Santomauro in collaborazione con Carlo Neri.
Suoni
e musica di Sarah Rondina; Regia di Stefano Santomauro e Carlo Neri
Si
ringrazia l’ufficio stampa del Teatro Kopo nella persona di Pasquale Musella
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