Roma, Teatro Ambra alla Garbatella. Dal
27 al 31 maggio 2015
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foto Garufi&Dito
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Gli
zombie esistono, eccome se esistono! Stanno in agguato, intorno a noi, non è
facile vederli, né tantomeno accorgersi se stai diventando come loro. Un attimo
di distrazione, di superficialità, e non c’è più niente da fare, non c’è più
speranza: si diventa mostri, tutti uguali. Si può decidere di combatterli, ma
il prezzo da pagare è salato…esclusione, derisione, a rischio pazzia. Il nuovo
spettacolo di Gabriele Mazzucco andato in scena dal 28 al 31 maggio al Teatro
Ambra Garbatella ha mostrato, con le peculiarità della cifra artistica del suo
autore, un quadro a tinte fosche in contrasto con la bellezza della scenografia
sul palco.
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foto Garufi&Dito
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La realtà si racconta da sola, il genio sta nel mostrarla con
artifizi drammaturgici che, intelligentemente, attingono a piene mani nel
surreale. Gli zombie raccontati in M’iscrivo ai terroristi sono le nostre paure
indotte da un ordine subdolo, le paure di vivere in un contesto minaccioso che
proclama di continuo le sue ragioni, anche e soprattutto tramite i media. Quel
mondo “di fuori” da cui i tre personaggi
(interpretati con molta cura) tentano di fuggire, altro non è che un assetto
sociale che con la sua informazione nevrotica alimenta la paura. La paura di
tutto. E si sa che la paura è il grande persuasore sociale: rende fragili e
sottomessi. Si combatte o ci si adegua, ci si conforma. Si diventa la massa
degli zombie, indistinta e fagocitante. Detto questo, M’iscrivo ai terroristi va ad inserirsi di prepotenza nella più moderna
drammaturgia contemporanea. Anzi, forse addirittura anticipatrice di un nuovo
modo di fare teatro. Un sedicente Conte Dracula in disgrazia (un bravissimo
giovane, Teo Guarini) e una cartomante stralunata e bisognosa d’amore (Chiara
Fiorelli, brillante e deliziosa nel ruolo), si rifugiano nel magazzino del Luna
Park in cui lavorano, per sfuggire ad un attacco di zombie, che tra l’altro
nessuno ha visto. Lì dentro incontrano un clochard (Andrea Alesio,
impeccabilmente inquietante) che da tempo ha fatto di quel luogo la sua dimora.
Un uomo assennato, sembra, in confronto ai due fuggitivi.
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foto Garufi&Dito
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Ma le cose forse non
stanno proprio così. La ragionevolezza apparente del povero barbone, così
familiare a tutti noi di fronte a due improbabili personaggi come Dracula (in
realtà un disperato che lavora ininterrottamente nella casa degli orrori perché
costretto dall’indigenza e che si è convinto di essere Vlad l’impalatore,
immortale) e quella cartomante così svampita che brama amore a piè sospinto,
fragilissima e incostante, da subito ci porta
a simpatizzare per il primo. Il più normale, appunto. Sarà invece
proprio lui che, cinicamente, alla fine aprirà la porta alla massa degli zombi
incalzanti, decidendo di dare spazio alla mortifera normalizzazione. Ma la vera sorpresa è la tessitura drammaturgica
di questo spettacolo, una scrittura sorprendente costituita di concetti,
immagini, affermazioni, boutades divertenti, legata da un esile filo logico, ma
tutta giocata sul ritmo sostenutissimo. Come tutte le novità, un genere che può
dividere, ma che tenta di proporre qualcosa che somiglia molto a
un’avanguardia. Sarà il tempo e, come sempre, il pubblico a decretarne la
riuscita o meno. Nel frattempo, si esce da teatro con la sensazione di aver
assistito a qualcosa di nuovo, da sviluppare e affinare, lontano dalle
pedanterie di certe sperimentazioni.
Paolo Leone
Roma,
Teatro Ambra alla Garbatella. Dal 27 al 31 maggio 2015
Produzione
Orizzonte Comunicazione srl presenta: M’iscrivo ai terroristi. Scritto e
diretto da Gabriele Mazzucco. Interpreti: Andrea Alesio, Chiara Fiorelli e Teo
Guarini. Con la partecipazione di: Livio Fiorelli, Noemi Piersensini, Paolo La
Farina e Paola Raciti.
Aiuto
regia: Federica Orrù; Scene di Chiara Balducci; Foto di scena di Angelo Garufi
& Carmelina Dito. Ufficio stampa: Valeria Morucci & Alessandro Rubino.
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