Foto Sebastiano Trigilio |
L’ultimo appuntamento
della stagione concertistica di musica classica e sacra “In CordisJubilo”
organizzato dal Coro Lirico Siciliano in collaborazione con l'Arcidiocesi di
Catania è riservato a Giuseppe Verdi. Protagonisti della serata sono stati il
soprano Lella Arrigo, il mezzosoprano Antonella Arena e il baritono Salvo Di
Salvo accompagnati al pianoforte da Francesco Drago, che in un lungo concerto
hanno ripercorso le più importanti opere del compositore di Busseto. Così da
Ernani a Un ballo in maschera passando per Don Carlo, Aida e Nabucco, senza
dimenticare quella che viene definita la trilogia popolare: La traviata, Il
trovatore e Rigoletto, il pubblico ha potuto assistere ad un repertorio
emozionante e raffinato di uno dei compositori più conosciuti al mondo.
L’apertura del concerto è affidata alla formidabile voce del baritono Salvo Di
Salvo che interpreta l’aria di Don Carlo “Oh, de' verd'annimiei” dall’Ernani. Di
Salvo ha un’ottima padronanza tecnica, pulizia vocale e una buona dizione
soprattutto in brani di complessa esecuzione nei quali ha mantenuto una buona
linea di canto come per l’aria “Il balen del tuo sorriso”, “Alla vita che
t’arride”e nella struggente preghiera dal Nabucco “Dio di Giuda, perdono!”.
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Il
mezzosoprano Antonella Arenaha giocato molto sull’aspetto interpretativo nella
“Canzone del velo”,regalandole briosità e freschezza e facendo dimenticarele
vaghezze negli acuti in “Stride la vampa” e in“Oh, dischiuso è il firmamento”.
Nei panni di una straziata Amneris ha cantato con potenza il recitativo “Ohimè!
Morir mi sento”,un appassionato botta e risposta con Ramfis e il coro dei
sacerdoti. Lella Arrigo ha scelto alcune delle pagine più belle di Verdi a
cominciare dall’aria di Violetta “Addio del passato”, per proseguire con la
romanza di Amelia “Morrò, ma prima in grazia”e “Su me morente, esanime”. Il
soprano ha un bel timbroma il suo è un approccio molto tecnico, che la
favorisce in brani caratterizzati da una dinamicità e una complessa
articolazione ma che in qualche modo la limita nell’espressività. Le
potenzialità della Arrigo e della Arena di fatto si colgono appieno nel duetto
tra Aida ed Amneris“Silenzio, Aida!”.
Foto Sebastiano Trigilio |
A conclusione
dell’evento Di Salvo esegue un intenso “Cortigiani, vil razza dannata” e in
duetto con Arrigo “Sì, vendetta, tremenda vendetta” . Il soprano Arrigo questa
volta in coppia con il tenore Simone Massimino ha regalato al pubblico“Libiamo
ne' lieti calici” con annessi giri di valzer tra i due cantanti.
Qualche giorno più
tardi in occasione dell’inaugurazione delle terrazze della Badia alla presenza
dell'arcivescovo Salvatore Gristina, delle autorità e del rettore della Chiesa
Monumentale Massimiliano Parisi, il Coro Lirico Siciliano,come sempre ben
diretto da Francesco Costa, ha regalato ad una nutrita platea un bellissimo
concerto che riconferma ancora una volta il grande successo di questa
formazione.
Laura
Cavallaro
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