Domenica 26 luglio. “Gaber, Jannacci, Milano, Noi” di e con Ale
& Franz, accompagnati da Luigi Schiavone (chitarra elettrica e acustica), Fabrizio
Palermo (basso e voce), Francesco Luppi (tastiere e voce) e Marco Orsi
(batteria).
Spettacolo senza coesione che non arriva al punto e che
non colpisce. Gaber e Jannacci, che dovrebbero essere i protagonisti della
scena, sono lasciati nella semioscurità e sono pochissime le loro canzoni
rispetto ai tanti sketch dei due comici, che, seppur talvolta divertenti,
contribuiscono a condannare lo spettacolo a non trovare un filo logico per
tutta la sua durata e a renderlo per di più monotono.
Lunedì 27 luglio. BEYOND TOUR. Concerto di
Mario Biondi con Alessandro Lugli (batteria), Federico Malaman (basso), Massimo
Greco (tastiere), David Florio (chitarre), Marco Scipione (sax), Fabio
Buonarota (tromba) e Miriam Lunari (cori, danze, coreografie).
Energico e deteterminato; istrionico e talentuoso;
artisticamente capace e umanamente sincero – ammette con ironia il suo
egocentrismo e la sua indole testarda –, non delude Mario Biondi, che con una
voce profonda, bruna (inconfondibile) entusiasma il pubblico del Mix con brani
squisitamente blues, rinforzati da un virtuosismo vocale ammaliante e da un
senso del tempo e della ritmia melodica sopra la media. Plauso anche al resto
della band, un gruppo di musicisti eccezionale.
Voto: 8
Mercoledì 29 luglio. L’ORT CON GIOVANNI SOLLIMA (VIOLONCELLO E
CONCERTATORE). Fra ritmi mediterranei, temi barocchi, grandi classici e
sonorità rock, Giovanni Sollima è un compositore e virtuoso del violoncello
capace di conquistare un pubblico molto variegato. Al Cortona Mix Festival
insieme all’ORT interpreta il suo Hell I da Songs from the Divine Comedy
(versione per violoncello e orchestra da camera, 2011), il Concerto n.1 per
violoncello e orchestra di Franz Joseph Haydn e infine le sue Folktales, per
violoncello e orchestra (2009).
Contraddistinto da una libertà artistica, personalità,
coraggio, capacità incredibili, Sollima ci trascina nel vortice del suo
universo particolare e inconfondibile. Ci propone un Haydn nuovo, moderno,
contemporaneo, mai sentito, la cui poliedrica ritmia ci fa assaporare una
freschezza che non si può commentare, ma solo ascoltare lasciandocisi
travolgere. Così accade per le composizioni del musicista, allo stesso tempo
liriche e vulcaniche, sentimentali e clownesche, intrise di “strumenti”
inconsueti, come battiti di mani e grida. Un uragano Sollima, le cui
interpretazione e mimica sono quelle di un “pazzo” positivo, di un genio che
c’immerge con la sua immensità. Ottima anche la prova dell’Orchestra Toscana,
che segue il maestro anche nei passaggi più complessi.
Voto: 9
Giovedì 30 luglio. BELLES DE SOMMEIL (LA
BELLA ADDORMENTATA). Compagnia Opus Ballet. Regia e coreografia: Philippe
Talard; musiche originali: Armand Amar; scene: Max Kohl; danzano: Camilla
Bizzi, Vincenzo Cappuccio, Leonardo Germani, Chiara Mocci, Giada Morandin,
Stefano Pietragalla, Claudio Roffo, Chiara Rontini, Jennifer Rosati, Adrien
Ursulet, Gabriele Vernich, Valentina Zappa; attrice: Laura Bandelloni;
coproduzione: Compagnia Opus Ballet; diretta da: Rosanna Brocanello e Grand
Théâtre de la Ville de Luxembourg.
Una “Bell’addormentata” senza Bell’Addormentata quella
che abbiamo visto al Mix; una “Belles de Sommeil” dove non è la storia in sé e
per sé quella che interessa alla compagnia, interessata invece a ricreare sul palcoscenico
le atmosfere del sonno e del risveglio, del sogno e della realtà. Bravi i
dodici danzatori, che attraverso assaggi di contact
improvisation e danza contemporanea riescono a portarci dentro il loro
universo onirico, grazie alle suggestive atmosfere campestri create in scena e
anche alle musiche dal sapore mitico di Armand Amar.
Voto: 7 ½
Venerdì
31 luglio. STORIE E CONTROSTORIE – RACCONTI D’ESTATE. Di e con Ascanio
Celestini; suono e luci: Andrea Pesce.
Ascanio Celestini tiene da solo il palcoscenico raccontando barzellette, storie e aneddoti, tra sarcasmo e comicità. Lo spettacolo non è male e ci strappa anche risate, ma il cantastorie cade però a volte nella banalità e nella pesantezza.
Voto: 6
Ascanio Celestini tiene da solo il palcoscenico raccontando barzellette, storie e aneddoti, tra sarcasmo e comicità. Lo spettacolo non è male e ci strappa anche risate, ma il cantastorie cade però a volte nella banalità e nella pesantezza.
Voto: 6
bella questa suddivisione degli spettacoli con mini recensione!
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