22 luglio, 2015

“Sonetti d’Amore – Viaggio tra i più bei versi di William Shakespeare” La poesia del Bardo a teatro. Di Paola Pini



Silvano Toti Globe Theatre di Roma. Dal 20 luglio al 2 agosto 2015

Dal 20 luglio al 2 agosto sarà possibile assistere alla rappresentazione di uno spettacolo costruito sui Sonetti di William Shakespeare, i versi immortaliche hanno sollecitato per secoli la fantasia di chi tentava di trovarvi tracce che aiutassero a sapere di più sulla vita dell’autore. Alfonso Veneroso (William Shakespeare), Melania Giglio (la sua Musa), Clio Cipolletta (il Conte di Southampton) e Francesca Mària (la Dark Lady) daranno voce e corpo ai quattro personaggi presenti nella raccolta svolgendo così una trama densa e ambigua.
Il grande genio della letteratura, che già in altre opere seppe, come affermò Greenblatt, “essere in ogni luogo, assumere tutte le passioni, liberarsi da ogni vincolo e tenere allo stesso tempo vicinanza e distanza, intimità e distacco”, riesce qui a mostrare in modo assoluto la contraddittorietà dell’essere umano di fronte ai propri sentimenti colpiti dall’amore e dalla sofferenza che ne deriva.
Verità e menzogna sono qui mescolate in modo magistrale, creando labirinti di senso in cui ci si perde se si tenta di affrontare questa narrazione secondo principi di coerenza e stabilità, nella vana ricerca di una stretta corrispondenza con la vita dell’Autore. Ci sono invece verità nascoste che si rivelano soltanto se si abbandona qualsiasi categoria fissa per lasciarsi sorprendere ad ogni istante, se si sospende il giudizio per farsi travolgere dalla complessità, se ci si affida ai versi per essere portati in mondi dove tutto è possibile. Il testo risulta più potente se si rinuncia a cercare elementi biografici ad ogni costo, solo apparentemente fissi e stabili, e si preferisce prestare attenzione alla mutabilità che si trova ad un livello di astrazione e di universalità di molto superiore, che supera il contingente e parla a chiunque, in qualsiasi epoca.
Ecco allora che la vicenda si erge a simbolo, in cui come nei linguaggi arcaici e mitici significati opposti coesistono e permettono di intuire verità nascoste, percepibili quando, grazie a questo spettacolo, ci si lascia andare sorretti dall’arte di una rappresentazione scenica, strumento principe per il mascheramento della vita, che qui invita a cogliere l’essenza di un’arte in cui elementi secolari e trascendentali si mescolano di continuo, mostrando, come bene sa dire Calimani, che libertà etica ed estetica possono annullarsi a vicenda, magari compensandosi.
Borges disse che Shakespeare sapeva essere tutti e nessuno. Ciò è ben chiaro non soltanto nei suoi capolavori ma anche, e in maniera prepotente, nei suoi Sonetti.

Paola Pini



SONETTI D’AMORE
Viaggio tra i più bei versi di William Shakespeare

Lunedi 20 luglio e lunedi 27 luglio ore 21.15 e dal 21 luglio al 2 agosto ore 18.30 

Traduzione: Roberto Piumini, Alfonso Veneroso, Melania Giglio
Con: Alfonso Veneroso, Melania Giglio, Clio Cipolletta, Francesca Mària
A cura di Melania Giglio
Costumi - Anna Mode 
Disegno Luci - Umile Vainieri
Progetto fonico - Franco Patimo
Produzione: Politeama srl


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