Cari lettori
del Corriere dello Spettacolo,
oggi abbiamo il
piacere di incontrare Valeria Paniccia, affermata documentarista e autrice di
libri come Passeggiate nei prati
dell’eternità, pubblicato da Mursia, giunto alla quarta edizione in pochi
mesi.
Parliamo della tua formazione. Quale percorso ti ha portato
a diventare giornalista e scrittrice?
Diciottenne ho cominciato a scrivere per Il Resto del Carlino, nella cronaca locale, con pezzi sul
teatro. La mia regione, le Marche, ha sempre avuto un’intensa attività
teatrale. Dei centotredici teatri all’antica italiana, ne funzionano una
settantina. Quindi ho partecipato da spettatrice a tanti spettacoli, fin da
quando ero tredicenne. Dopo la laurea
sono arrivata a Roma e per un paio di anni ho lavorato come redattrice di un
mensile di teatro.
Quando e come è iniziata la tua attività di documentarista?
Ho iniziato a collaborare con la
RAI nel 1991. Ma il percorso è stato lungo. Ho avuto tra i miei maestri
Giovanni Minoli. Proprio oggi mi hanno chiesto dall’America un documentario che
ho fatto per lui: Il caso Pasternak.
Per Mondadori
hai pubblicato tre libri nella collana degli Oscar: Professione Attore, Attore (illustrato) e Eros Italiano. Quali sono i
temi, le peculiarità, le istanze della tua anima da cui la penna attinge?
Sicuramente il teatro e la letteratura. Ho sempre e solo realizzato
volumi che non trovavo in libreria. Non ho affatto il sacro fuoco della
scrittura. Ho scritto libri che non trovavo sugli scaffali.
Quali sono
state le tue guide, quali i tuoi punti di riferimento?
I maestri nella vita arrivano. Ma avrei voluto averne di
più. Tutte le persone che stimo, bene o male, sono finite nei miei libri o
nelle trasmissioni televisive o nei miei documentari. Quindi sono fortunata:
frequentandoli, anche se per poco, ho potuto in qualche modo essere toccata dal
loro talento.
Ma la Paniccia continua a
sorprenderci e stavolta lo fa con Erotico Abbandono, installazione digitale su lenzuola di lino e cotone in mostra
a Bologna, Palazzo Re Enzo, tra gli archi trecenteschi di Sala Re
Enzo. Come nasce l'idea di Erotico Abbandono?
Avevo finito di girare una serie televisiva in cui
passeggiavo con delle guide eccellenti nei cimiteri monumentali di tutto il
mondo. Mi sono accorta che nei cimiteri, soprattutto quelli italiani, le statue
erano sculture femminili ignude, bellissime. Non potevo lasciarle lì. Le ho
catturate con la macchina fotografica e poi le ho stampate su lenzuola vere,
vissute. Così è nata l’installazione.
Nel giugno del
2013 hai pubblicato il tuo quarto libro Passeggiate nei prati dell’eternità, ispirato
al viaggio nei cimiteri di tutto il mondo realizzato per la Rai, in compagnia
di guide eccellenti (Cacciari, Servillo, Hack, Aulenti, Albertazzi, Avati,
Sartori, Sartori, Don Ciotti, Chiambretti ed altri). Ci parli di questa "avventura"
letteraria?
Avevo firmato un contratto per una casa editrice, Editori
Riuniti. Il libro si intitolava: Attrici,
Storia di un’arte. Non trovavo la data di nascita di Rosetta Calavetta, doppiatrice
di Marilyn Monroe. Un amico mi dice: “Vieni con me al Verano. So dove riposa la
Calavetta." Non ero mai entrata in un cimitero monumentale. E’ stata una
sorpresa: l’arte e la memoria a portata di mano. Un luogo niente affatto
spettrale, ricchissimo di suggestioni. Così ho ideato una serie, in quindici
puntate, girate in tutto il mondo. Un’avventura che continua. Presto farò una
lettura scenica del libro, a Firenze, in un luogo dell’Anima. Le Antiche
cantine dell’Abbazia di San Miniato al Monte, il cui ingresso è dalla splendida
Basilica. Sarò accompagnata da Susanna Bertuccioli, prima arpa del maggio
musicale Fiorentino.
Eros Italiano, il tuo catalogo segreto, approda
in Costiera Amalfitana.
Anche questa è un’avventura che continua da vent’anni! Ne ho
realizzate diverse di letture ispirate all’antologia pubblicata da Mondadori.
Ne ricordo alcune felicissime. Con Giorgio Albertazzi al Teatro Franco Parenti
di Milano. O quella con Debora Caprioglio in diversi teatri. Adesso con due
coppie, nella vita e sulla scena: Mariano Rigillo e Anna Teresa Rossini,
Vincenzo Bocciarelli e Claudia Conte.
Grazie per questa interessante intervista a Valeria
Paniccia, vero esempio di donna volitiva, abituata a
tracciare da sola la propria rotta... E' un piacere ed un
onore far parte del pregevole cast di Eros Italiano. Concludiamo con un saluto
a tutti i lettori del Corriere dello Spettacolo! Arrivederci al prossimo
articolo!
Curata da Claudia Conte
Interessantissima!!
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