Roma,
Auditorium di Mecenate (Largo Leopardi 22). Dall’8 al 12 settembre 2015
Le notti romane sono
sorprendenti, come la città che oscurano. Nel bene e nel male, le occasioni
sono innumerevoli, gli spettacoli fervono anche in un periodo come questo, a
ridosso dell’imminente nuova stagione teatrale. Eventi particolari, che scopri
magari per un tam tam più o meno sotterraneo, fioriscono e permettono di
scoprire siti archeologici di straordinario interesse da sempre sotto il naso,
ma ai quali quasi nessuno fa caso, ognuno travolto dai ritmi e dai rumori della
metropoli. E’ il caso di IF – Invasioni (dal) Futuro*002,
giunta alla seconda edizione, come suggerisce il titolo. Cinque serate, dall’8
al 12 settembre, fuori dall’ordinario, una lunga performance/installazione, tra
letture, musica e teatro all’interno del meraviglioso e sotterraneo Ninfeo di
Mecenate, poco al di sotto della trafficatissima via Merulana. Una graditissima
esperienza. Siamo entrati in altri mondi, non solo grazie al luogo, ma
soprattutto alle suggestive atmosfere create da un’equipe di artisti e di
tecnici preparatissimi.
Atmosfere lunari, recitava il comunicato, e posso ben
dire che mai termine fu più indovinato! Siamo stati avvolti da immagini
mozzafiato, inquietanti, algide, da musiche (anche dal vivo con le percussioni
di Gianluca Ruggeri e col sax e il clarinetto di Gabriele Coen) adeguate al contesto, che hanno fatto da
scenario e contorno ai racconti fantascentifici scelti con oculatezza e interpretati con maestrìa da 6 giovani
attori. Canti della Mutazione, nella
serata del 9, è stato un viaggio siderale nello spazio e in un tempo indefinito. Voci e immagini, racconti e sensazioni, ma anche tanta riflessione
sulla condizione dell’uomo attuale. Il racconto fantascentifico ha sempre
un appiglio ad aspetti della realtà che viviamo. Ne coglie le fallacità, i
controsensi, le verità nascoste o, se preferite, presenti in altre dimensioni.
E allora diventa profetizzante, ipotizza
scenari che partono dal qui e ora per giungere alle vette della fantasia,
dell’improbabile ma possibile. I
prossimi inquilini, di Arthur Clarke, ipotizza forme di intelligenza
estrema in piccoli animali come le termiti, in uno scenario di pericolosi
esperimenti nucleari. Il magazzino dei
mondi, di Robert Sheckley, affonda la lama nella necessità disperata e malinconica di normalità in un uomo che vive
in un “day after” desolante. Nel racconto più toccante, Dei mortali, di Orson Scott Card, si immagina un mondo in cui gli
alieni, padroni della scena, adorano gli esseri umani per la loro finitezza,
per quella anomalia che è la morte. Esseri infiniti che ne adorano altri,
stramba deviazione nella storia dell’evoluzione, fortunati per aver
“conquistato” la libertà della fine esistenza. Noi, esseri “a termine”,
creatori di bellezza e piacere proprio in virtù di questa consapevolezza,
adorati da chi è “condannato” all’infinito e ad una ripetitività alienante,
sempre uguale a se stessa. Davvero un reading appassionante e recitato con
grande capacità di coinvolgimento.
Oppure rapidi scenari di guerra, come in Sentinella, di Fredric Brown, tra
“noi alieni” e altre creature…a volte è
solo il punto di vista che cambia le cose. Con La formica elettrica, di Philip K. Dick, la vita programmata e
de-programmabile di un automa che scopre la realtà artefatta, virtuale e decide
di modificarla, con esiti disastrosi. O forse necessari. Una serata
sorprendente, particolare, di grande ma raffinato impatto visivo ed emozionale.
Gli stessi interpreti, nella loro studiata disposizione di fronte al pubblico,
con pochi ma aggraziati movimenti riescono a creare un’atmosfera elegante e
quasi sospesa, eterea. Un evento veramente speciale. Le serate proseguiranno
fino al 12 settembre, quando a chiudere la seconda edizione sarà Vinicio
Marchioni. Il Corriere sarà presente anche l’11, quando andrà in scena il
divertente Guida galattica per gli autostoppisti, di Douglas Adams.
Paolo Leone
IF
– Invasioni (dal) Futuro*002 – storie, immagini e suoni dalla fantascienza.
Un
progetto di Lacasadargilla/Lisa Ferlazzo Natoli, Alessandro Ferroni, Alice
Palazzi, Maddalena Parise, Simona Patti, con la collaborazione di Roberta
Zanardo. A cura di Lisa Ferlazzo Natoli. Progetto video Luca Brinchi e Daniele
Spanò con la collaborazione di Maddalena Parise
Canti
della Mutazione, con Simone Castano, Tania Garribba, Arianna Gaudio, Fortunato
Leccese, Alice Palazzi, Roberta Zanardo. Direzione musicale e percussioni
Gianluca Ruggeri; Clarinetto e sax Gabriele Coen.
Si
ringrazia l’Ufficio Stampa nella persona di Amelia Realino/Teatro di Roma
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