EXPO in città, prima
assoluta domenica 18 ottobre 2015, Teatro Oscar, Milano
La parte più
interessante dello spettacolo, creato in occasione di EXPO, scritto dalla
psicologa Adele Falbo con Christian Vicini, è senz’altro quando finisce e il
simpatico e competente chef Sergio Barzetti smette i vestiti improbabili
dell’attore, in cui non era propriamente a suo agio, e ritorna ad essere quello che è: un cuoco,
che ha scritto libri e che ha partecipato a note trasmissioni televisive.
Finalmente sicuro di sé, pieno di grande
passione per il suo lavoro, conversa con il pubblico in sala e ci svela
segreti, aneddoti, dà consigli sulla
scelta del riso di cui è un esperto, ci mette in guardia sulle truffe che ci
aspettano sugli scaffali del supermercato. E’ molto preparato, sembra un
bambino che non vuole smettere di giocare con gli ingredienti, ma lo fa da
adulto, da professionista. Cita spesso la scatola magica che si tiene vicino e
che è piena di tutto, anche di quegli scarti che solitamente vengono gettati e
che durante lo spettacolo usa per fare
quella che lui chiama “acqua vegetale”.
Barzetti ci ricorda che ogni cosa in cucina genera, come un processo
alchemico, qualcos’altro, è tutta una
catena di cause ed effetti, e alla fine dovremmo sentirci soddisfatti se quello
che abbiamo ingerito e digerito era di qualità. Non dobbiamo mai dimenticarci
che il cibo è nutrimento per lo stomaco,
per la psiche e per il cuore e che richiede quel tempo necessario che sembra
abbiamo perduto nella frenesia del lavoro e degli impegni. Ma cosa c’è di più
bello che sfamare e rallegrare i nostri cari o gli amici con un pasto fatto da
noi stessi?
Peccato che la
drammaturgia sia praticamente inesistente, Annig Raimondi e Sergio Barzetti
fanno del loro meglio per vivacizzarla , ma certamente è solo quando l’attrice
legge e lo chef cucina senza “recitare” che ci interessiamo alla storia. Storia
di alchimia e cibo, come dice il titolo, di cibo che si trasforma trasformando la psiche, ingredienti che si
mescolano come per magia, in fondo tutto è questione di chimica, di reazioni
che colpiscono e nutrono i nostri sensi. Anche l’Arte dovrebbe avere la stessa
funzione, qualora sia fatta non per se stessi o per scopo di lucro, ma in
maniera disinteressata e pura.
Mangiare è una
necessità ma è anche un piacere, anche
se nei tempi veloci in cui viviamo non sempre badiamo a quello che mettiamo
nello stomaco, non sentiamo quasi i sapori, ci basta “buttare giù” qualcosa per
non svenire di fame. Ma se questo processo che
viene chiamato fast food si
ripete quotidianamente, privo di coscienza, di gusto e di amore, è presto
destinato a causare malattie, nevrosi e dipendenze.
EXPO ha messo in primo piano l’esigenza di
sfamare tutti, ma in modo sano e non speculativo o manipolativo, perché la
terra si sta sovrappopolando, e può darsi che non ci siano risorse sufficienti
per ogni abitante della terra. Allora lo
chef Barzetti con la sua semplicità ci ricorda di non sprecare nulla in cucina,
che tutto può essere il frutto di un’alchimia inspiegabile, e che potremmo
avere grandi sorprese quando mescoliamo gli ingredienti, se lo facciamo con
amore. Da queste alchimie potrebbero
nascere nuove ricette, nuovi incontri, nuove ispirazioni culinarie e
non.
Alla fine sulla scena
campeggiano svariati colorati ortaggi e un bel piatto di risotto preparato
da Barzetti. Che fame!
Daria
D.
CUCINA E ALCHIMIA
Di Adele Falbo e Christian
Vicini, con la regia di Adele Falbo
Con Annig Raimondi e lo chef
Sergio Barzetti
Produzione PACTA . dei
Teatri
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