Arsène Eloy è un giovane poeta francese che mi ha dato la possibilità di pubblicare questa lirica, tradotta da me stesso. L'argomento è "La nascita di un folle". Si parla di un uomo dal Destino non comune che solo a un certo punto, colpito dal passaggio della luna, trova la forza per fuggire dal suo "bozzolo di legno", che rappresenta il mondo comune.
La naissance du fou
“Tu
sais Maman, les nuits sont
chaudes.”
Il étouffait, laissant sa peau en
proi aux chaleurs de la nuit.
“Pourquoi
pleure-t-on, nous sommes humains
pourtant?”
Une envie lui échappait. Il était
nu,
se cherchant péniblement à travers
des symbols
lointains.
“Je n’ai plus peur.” Dit-il enfin. Alors la
sombre lune sortit, bavant sur le ciel ses
immenses
étoiles, et avec la plus tendre
douceur, il s’échappa de son cocon de bois.
La nascita del folle
“Tu lo sai, mamma: sono calde
le notti.” Soffocava, la sua pelle
era in preda ai calori della notte.
“Perché si piange, non siamo forse uomini?"
In quel momento fu preso da un istinto.
Era nudo, se stesso ricercando faticosamente
attraverso simboli lontani.
“Non ho più paura.” Disse infine. Allora
L’oscura luna uscì, sbavando nel cielo le sue
immense stelle, e con la più tenera
dolcezza scappò dal suo bozzolo di legno.
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